Parlava ai microfoni di Pomeriggio 5, e probabilmente non si era nemmeno accorto di quanto fossero cruciali le sue rivelazioni. Domenico Lanza, 70enne di Polinago, sull’Appennino modenese, ha confermato di conoscere Daniela Ruggi, la 31enne di Montefiorino scomparsa nel nulla da due mesi, e di essere stato fra le ultime persone ad averla vista a metà settembre. L’uomo ha anche mostrato alcuni indumenti della donna custoditi nel bagagliaio della propria auto: un paio di calze e degli slip. Convocato in caserma dopo la messa in onda dell’intervista, secondo le prime indiscrezioni Lanza – soprannominato in paese “lo sceriffo” – sarebbe finito in manette per ipotesi di reato legate al possesso di armi.
A differenza di quanto emerso finora, l’ultimo avvistamento di Daniela Ruggi potrebbe risalire al 27 settembre e non al 18 dello stesso mese. A rendere possibile questo scenario sono le parole di alcuni compaesani della donna, riportate dal Resto del Carlino, che riferiscono come in quella data, il 27 settembre appunto, le luci della casa dove abitualmente vive Ruggi fossero accese, mentre un testimone aggiunge che avrebbe avvistato la donna camminare in strada lo stesso giorno. È nel frattempo il sindaco di Montefiorino, Maurizio Paladini, a scrivere ai propri compaesani in merito alla scomparsa della 31enne: “Più passa il tempo – le parole del primo cittadino – e più aumentano le preoccupazioni per la sorte di Daniela e l’inquietudine accompagna il dubbio di aver tralasciato qualcosa che avremmo potuto fare per il suo bene. È nostro dovere collaborare per scoprire la verità sfuggendo a inutili protagonismi, coltivando la speranza che tutto si risolva positivamente e raccontando, se ci viene richiesto, quello che conosciamo, evitando pettegolezzi, illazioni, supposizioni o ‘il sentito dire’, consapevoli che in gioco ci sono persone e famiglie con la loro dignità e i loro sentimenti”.