Cristina Incorvaia ha paura. L’ex volto di Uomini e Donne e Temptation Island sente di non essere al sicuro malgrado il suo stalker sia stato condannato. Il motivo? Dopo aver scontato i domiciliari, in attesa dell’appello l’uomo sarà libero, e la 43enne di Novara teme per la propria incolumità: “Ho ancora paura possa farmi del male […] Non ha nulla da perdere. E se mi uccide?”.
L’influencer affida i propri dubbi al Corriere della Sera, cui racconta la vicenda che la vede suo malgrado protagonista: “Le donne devono denunciare. Io l’ho fatto perché era ora di dire basta. Mi pedinava, osservava, seguiva ovunque. Era anche in possesso di un mio video, registrato senza il mio consenso”. Due anni e mezzo di reclusione per stalking e interferenze illecite nella vita dell’ex volto tv, eppure “fino a che la sentenza non passa in giudicato è un uomo libero”, ed è questo che la preoccupa. Anche lui vive a Novara e questa circostanza non la fa stare tranquilla.
E dire che all’inizio della loro conoscenza nulla lasciava presagire un finale simile. I due si erano conosciuti nel bar di un’amica, lui si era avvicinato al cagnolino di Incorvaia, offrendosi – dopo qualche giorno – di tenerglielo durante un viaggio di lavoro della donna: “Non sapevo che avesse già denunce per stalking e per altri reati” ammette lei. Malgrado fosse stata chiara da subito sulla natura del loro rapporto (“Tra noi non c’è mai stata una relazione”, ricorda), lui cambiava atteggiamento se Cristina usciva con qualcuno: messaggi nel cuore della notte, minacce con tanto di foto e video girati di nascosto, pedinamenti, “ma l’ho perdonato per due volte. Un’amica si comporta così” spiega la vittima. “L’ho perfino invitato in Sicilia, a casa dei miei, per il ferragosto. Ma una sera, in discoteca, ha bevuto e si è addormentato sul lettino. Quando sono andata a svegliarlo ha iniziato a insultarmi e minacciato dicendo: ‘ti sparo con il fucile‘”.
A quel punto è scattata la denuncia: “Avevo paura, me lo trovavo sotto casa […] Voleva distruggermi. Ero arrivata a non mangiare e dormire”. Prima dell’arresto c’è stato il divieto di avvicinamento, ma la vita di Cristina Incorvaia ormai era già cambiata: “Ero diventata io in prigione: uscivo e avevo paura, ho dovuto modificare tutti i miei orari. Ero arrivata a uscire solo nel mio cortile”. Ora che lo stalker ha scontato i domiciliari, Incorvaia ha di nuovo paura e teme ritorsioni da parte sua. Malgrado tutto quel che ha passato, però, si dice certa che lo denuncerebbe di nuovo: “Le donne devono smettere di subire e di avere paura di denunciare chi gli fa del male”.