Scintille a Otto e mezzo (La7) tra la giornalista Mariolina Sattanino e il direttore del Fatto Quotidiano Marco Travaglio sulla crisi di governo sotto la presidenza di Emmanuel Macron, a seguito della mozione di sfiducia votata dal Rassemblement national e dal Nouveau Front Populaire per far cadere l’esecutivo di Michel Barnier a soli 90 giorni dal suo insediamento.
Sattanino difende il presidente francese: “Stasera Macron ha detto che la sua iniziativa di sciogliere l’Assemblée nationale non è stata capita. Certamente è stato un grande azzardo, ma probabilmente le dimissioni di Macron, oggi come oggi, non risolverebbero assolutamente nulla. La presidenza anticipata, che è probabilmente il giochetto che avevano tentato sia Marine Le Pen che Mélenchon, adesso, senza un programma credibile, sarebbe soltanto una guerra fra egocentrici narcisisti. Non vedo come potrebbe ridare alla Francia quella stabilità necessaria a tirarsi fuori dalla crisi”.
Poi spiega la contrarietà di Macron all’ipotesi di dare un incarico a un esponente del Nouveau Front Populaire: “Dice che lì dentro ci sono anche anti-repubblicani e che sono la sinistra estrema“.
“È incredibile”, commenta sorridendo Travaglio.

“Però – obietta la conduttrice Lilli Gruber – nel Nouveau Front Populaire ci sono anche dentro i socialisti che hanno governato tanti anni in Francia e i verdi ecologisti, oltre alla France Insoumise“.
“Sì – replica Sattanino – ma hanno un programma che il presidente Macron ritiene che non possa risollevare la Francia dalla sua crisi, perché è un programma di forte progressività nelle tasse e di aumento del salario minimo“.
“Non hai convinto Travaglio”, ironizza Gruber, che dà la parola al direttore del Fatto.

“Io sono stupefatto – osserva Travaglio – ma perché non diciamo esplicitamente che la democrazia è diventata dannosa da quando gli elettori si sono messi a votare contro gli ordini delle élite? Chiudiamola qua, invece di continuare con questi giochetti. Ma scusate, lo decide Macron chi è degno di andare al governo, a prescindere dal numero di voti che prende? Lo decide Macron qual è il programma economico accettabile e quale non è accettabile o lo decidono gli elettori francesi?”.

E aggiunge, rivolgendosi a Sattanino: “Con quella sinistra che tu definisci e che lui considera degli estremisti narcisisti, che peraltro sono il fronte più votato di Francia, lui ci ha fatto gli accordi di desistenza per salvarsi le chiappe. Il suo partitucolo da 15% è arrivato secondo grazie agli accordi di desistenza con quei puzzoni che questa sera ha insultato. Quindi, si mettesse d’accordo con se stesso. Lo decidono i francesi qual è il programma economico che deve fare il governo, non questo sedicente Napoleone che ormai non vuole più nessuno“.
“Poi però il paese va gambe all’aria”, ribatte Sattanino.
“Il paese è già gambe all’aria grazie a Macron”, replica Travaglio.
Ma ha un deficit del 6,6% e 3mila miliardi di debito“, rilancia la giornalista.
E chi li ha creati? Mélenchon che non ha mai governato? O Macron che è lì da 7 anni?“, chiosa il direttore del Fatto.

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