Emergono nuovi dettagli inquietanti sulle minacce e le frasi violente rivolte da “Er Brasiliano” – arrestato – alla fidanzata. Il personaggio web, noto per le frequenti apparizioni nel programma La Zanzara, è infatti nuovamente finito nei guai. L’accusa è di lesioni personali gravi ai danni della fidanzata. Stando alla testimonianza della vittima, Massimiliano Minnocci (questo il suo vero nome) avrebbe assunto cocaina e alcolici, poi avrebbe afferrato un bastone e iniziato a picchiare la donna provocandole una frattura scomposta del braccio destro. La prognosi data dai sanitari che l’hanno presa in cura è di 30 giorni. Violenza fisica ma anche verbale.
Come riportato dal Messaggero, infatti, “Er Brasiliano” l’aveva già minacciata più volte in passato, dicendole: “Ti ammazzo”. Quindi aveva aggiunto: “Ti uccido e poi mi vado a costituire”. Il padre della vittima – che era già finita una volta in ospedale – è molto preoccupato: “Ho paura che il Minnocci possa, anche considerato il fatto che fa uso di stupefacenti e così come confidato da mia figlia, arrivare anche a ucciderla“, le parole agli agenti di polizia che sono intervenuti. Già un mese fa, era il 30 ottobre, la madre della ragazza aveva visto la figlia con “vari segni sul corpo, sulle gambe, sulle braccia e sul viso e un occhio nero”.
Di nuovo il 28 novembre scorso, alle 6.34 del mattino – scrive Il Messaggero – sempre la madre della ragazza aveva ricevuto una telefonata dalla figlia che le chiedeva di andarla a prendere trovandosi nel bar sotto casa del “Brasiliano” poiché il fidanzato l’aveva mandata al bar a comprare delle birre, trattenendo il suo telefono. Quando la madre è arrivata, ha trovato la figlia molto spaventata perché l’uomo aveva bevuto e perché la ragazza non riusciva a reagire. Una “relazione tossica”, in cui troppo spesso sono stati scambiati per amore gli inviti e i comportamenti “inizialmente normali” dell’uomo, che “la facevano passare sopra alle violenze”. Poi, con l’aiuto dei propri familiari, è arrivata la denuncia e quindi l’arresto.
Purtroppo, visto il personaggio, questi ultimi particolari non lasciano sorpresi. Minnocci è sempre stato legato agli ambienti dell’estrema destra. A confermare questa vicinanza, alcuni dei suoi tatuaggi più aberranti, tra cui quelli dei volti di Benito Mussolini e Adolf Hitler (mostrati a Enrico Lucci in tv, in un servizio per Realiti del 2019). Tatuaggi che poi ha dovuto rimuovere “per mangiare, è come se a lavoro ti chiedessero giacca e cravatta. La tuta non puoi più indossarla, ho dovuto farlo”, aveva cercato di spiegare “ai fan”. A Lucci aveva anche dichiarato: “[…] Ho venduto la cocaina per strada. Mio padre e i miei zii fanno questo. Mio padre ha preso 10 anni e ora sta a Rebibbia. Io menavo alla gente: ai barboni, ai ne**i. Per me non ci stanno poracci, dove ci sono i macelli ci sto io. Io già mi sono fatto i domiciliari”, le parole del “Brasiliano”, noto a molti anche per essere statao ospite di Cruciani a La Zanzara. Lo stesso Cruciani che ora ammette di “aver fallito”.
“Massimiliano è stato arrestato per aver rotto un braccio a bastonate a una donna. La prima vittima è la ragazza, non c’è nemmeno bisogno di dirlo. Anzi, l’unica vittima. Noi abbiamo cercato di recuperare Massimiliano in tutti i modi, abbiamo cercato di fargli capire che doveva smetterla con la cocaina. Abbiamo ripetuto in 500mila modi che era necessario smettere. Abbiamo raccontato gli effetti devastanti della cocaina – le parole del conduttore di Radio 24 riportate da Adnkronos -. Il Brasiliano ha sempre avuto la propensione a risolvere i litigi in un certo modo, non con le istituzioni. In questi anni ha cercato di reprimere questa tendenza. I social avevano esaltato il suo tentativo di uscire dall’illegalità, La Zanzara ha fatto in parte questa operazione di recupero. Io ci ho creduto veramente e ancora ci credo in parte. Purtroppo, abbiamo fallito. La cocaina e la violenza spesso sono più forti. Paghi quello che deve pagare, non è una vittima. La vittima è quella che ha preso le botte”. Intanto Minnocci resta in carcere perché, come sostenuto dal Gip, potrebbe essere altamente recidivo.