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  1. “Mostri le ferite che nascondi tra la pelle, sono 37”: i Pinguini Tattici Nucleari omaggiano Giulia Tramontano. La sorella: “La canterò a squarciagola”
  2. IL TESTO DI "MIGLIORE"
Musica

“Mostri le ferite che nascondi tra la pelle, sono 37”: i Pinguini Tattici Nucleari omaggiano Giulia Tramontano. La sorella: “La canterò a squarciagola”

C’è un brano toccante nel nuovo album dei Pinguini Tattici Nucleari “Hello World” che si intitola “Migliore”. In particolare c’è un verso che recita così: “Piccola donna, che cammini tra le stelle mostri le ferite che nascondi tra la pelle, sono 37 (…) Tu dormi bambino, ti avrei dato il nome di un lungo cammino”. Il riferimento di Riccardo Zanotti e soci è al caso della 29enne Giulia Tramontano che aspettava il piccolo Thiago, al settimo mese, e che è stata uccisa dal fidanzato Alessandro Impagnatiello, poi condannato all’ergastolo.

Un terribile caso di femminicidio, avvenuto a Senago il 27 maggio del 2023, che ha scosso il frontman della band. Immediata la reazione della sorella della vittima dell’omicidio, Chiara, che su Instagram ha scritto: “Grazie per averle dato vita attraverso la vostra musica. La canterò a squarciagola per te”.

A FqMagazine la band aveva spiegato, in merito alla canzone: “Affronta un tema molto difficile e scomodo, in qualche modo, che è quello del femminicidio. Dopo l’ennesimo caso di cronaca mi sono messo al piano e ho scritto di getto così, anche arrabbiato devo dire, questa canzone su cui ci siamo interrogati parecchio, perché noi siamo sei maschi eterossessuali e ci siamo detti: ma è giusto che raccontiamo noi di un tema così complicato, difficile, bestiale e poi ci siamo però risposti che sì, perché il problema parte da noi”.

E ancora: “È difficile ammetterlo, è difficile riconoscerlo a questa cosa, però quando si parla di femminicidi si tende a stare molto sulla bestialità del lato in sé, sul fatto che sia assurdo, si tende a disumanizzare. Però poi se ci ragioni si arriva a quel punto perché la società è incancrenita in qualche modo e dobbiamo assumerci le responsabilità del sessismo, dalla violenza di genere, di tutti quegli atteggiamenti, inizialmente possono anche sembrare innocui come una battuta in uno spogliatoio, che però portano pian piano scala dopo scala fino a un atto efferato e assurdo come un femminicidio”.

In conclusione Zanotti ha spiegato: “Chiaramente una canzone non cambierà il mondo, non abbiamo questa pretesa, però anche solo far nascere del dibattito, ecco il dibattito è una parola che noi riteniamo importantissima in questo album e in alcune canzoni vogliamo far nascere di battito quanto meno tra i nostri ascoltatori. Quindi, ecco, abbiamo detto sì, pubblichiamo la questa canzone anche se il tema è scomodo e molto difficile da affrontare”.