Una donna di 36 anni, Simonetta Cella, è stata arrestata dai carabinieri dopo essere presentata per costituirsi in relazione all’omicidio avvenuto ieri sera a Nettuno (Roma). A perdere la vita, dopo una discussione, un 44enne, Gianluca Mancuso. L’uomo è stato trovato senza vita dai carabinieri di Anzio e dai soccorritori del 118. Per l’uomo non c’è stato nulla da fare e i medici ne hanno constatato il decesso. I militari dell’Arma erano giunti sul posto dopo una segnalazione al 112 da parte dei vicini, allarmati per le urla che provenivano dall’abitazione in via Bachelet. Quando sono arrivati hanno trovato il cadavere dell’uomo in una pozza di sangue, nell’ingresso del palazzo. I due, secondo una prima ricostruzione, si erano separati e alla base dei frequenti litigi vi era l’affidamento della figlia. La donna, attualmente nel carcere di Rebibbia, ha confessato di aver ammazzato il suo ex nel corso dell’interrogatorio con il pm di turno della Procura di Velletri.

Cella ha confessato di aver colpito Monaco al culmine dell’ennesima lite per problemi economici e per la gestione della figlia e ha indicato ai militari il posto dove si era disfatta del coltello, ritrovato dai carabinieri ancora sporco di sangue. Trattenuta in caserma, la donna, al termine di un interrogatorio con il pm di turno della Procura della Repubblica di Velletri, considerati i gravi indizi di colpevolezza a suo carico, é stata arrestata e portata a Rebibbia, con l’accusa di omicidio. I due, secondo quanto ricostruito, entrambi con problemi di tossicodipendenza, gestivano assieme un bar a Nettuno.

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