Ieri a Parigi il presidente eletto degli Stati Uniti ha avuto un incontro trilaterale all’Eliseo con il presidente dell'Ucrina e con Emmanuel Macron. Poi ha fatto un appello per il "cessate il fuoco immediato" e per l’avvio di "negoziati"
Dice che Volodymyr Zelensky è pronto a negoziare per far finire la guerra. E siccome lui conosce bene Vladimir Putin, è questo il momento di agire. Donald Trump sceglie la serata dell’inaugurazione di Notre Dame per intervenire sul fronte della guerra in Ucrina. Ieri a Parigi il presidente eletto degli Stati Uniti ha avuto un incontro trilaterale all’Eliseo con Zelensky e con il presidente francese, Emmanuel Macron. Poi ha fatto un appello per il “cessate il fuoco immediato” in Ucraina e per l’avvio di “negoziati”.
L’intervento di Trump – “Zelensky e l’Ucraina vorrebbero fare un accordo e porre fine a questa follia. Hanno perso in modo ridicolo 400.000 soldati e molti più civili. Dovrebbe esserci un cessate il fuoco immediato e dovrebbero iniziare i negoziati”, ha scritto Trump sul suo social network, Truth. “Troppe vite sono state sprecate inutilmente, troppe famiglie sono state distrutte e, se continua così, può diventare qualcosa di molto più grande e di molto peggiore. Conosco bene Vladimir. È il momento di agire. La Cina può aiutare. Il mondo sta aspettando!”, ha aggiunto il futuro inquilino della Casa Bianca. Nel post, Trump ricorda che la Russia conta “600mila soldati morti o feriti in una guerra che non sarebbe mai dovuta iniziare e che potrebbe andare avanti all’infinito..Allo stesso modo, Zelensky e l’Ucraina vorrebbero fare un accordo e fermare la follia”.
Cremlino: “Zelensky cancelli divieto di negoziati” – Alle parole di Trump risponde direttamente Mosca: per facilitare negoziati sull’Ucraina Zelensky deve annullare il decreto con cui aveva vietato trattative con la leadership russa. Secondo il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, i negoziati dovranno tenere conto “delle realtà che emergono sul terreno”, e per Mosca rimangono immutate le condizioni poste dal presidente Putin lo scorso giugno: ritiro degli ucraini dalle quattro regioni parzialmente occupate dai russi e rinuncia ufficiale a entrare nella Nato. “Leggiamo con attenzione la dichiarazione del presidente eletto degli Stati Uniti, rilasciata dopo un incontro a Parigi con Macron e Zelensky”, ha detto Peskov. “Il presidente Putin ha ripetutamente affermato che la Russia è aperta ai negoziati sull’Ucraina e accoglie con favore le iniziative di pace provenienti principalmente dai paesi del Sud del mondo”, ricorda il portavoce, per poi ribadire che “le condizioni per la cessazione immediata delle ostilità sono state stabilite dal presidente Putin nel giugno di quest’anno nel suo discorso al Ministero degli Esteri russo”. Il portavoce del Cremlino ha ricordato come l’Ucraina abbia “rifiutato e continui a rifiutare i negoziati. Inoltre Zelensky, con il suo decreto, ha vietato a se stesso e alla sua amministrazione qualsiasi contatto con la leadership russa”.
Kiev: “Serve una pace che i russi non distruggano” – A stretto giro ha parlato anche lo stesso Zelensky, spiegando di aver spiegato a Trump e Macron che l’Ucrina ha bisogno di una “pace duratura” che Mosca “non possa distruggere dopo qualche anno” ai suoi interlocutori. “Ho dichiarato che abbiamo bisogno di una pace giusta e duratura: una pace che i russi non siano in grado di distruggere in pochi anni, come hanno fatto ripetutamente in passato. Gli ucraini vogliono la pace più di qualunque altra cosa. La Russia ha portato la guerra alla nostra terra ed è la Russia che cerca soprattutto di mandare all’aria le possibilità di pace”, ha sostenuto il presidente ucraina, rimarcando che Kiev ha bisogno di “previse garanzie”. Chiedendo agli alleati di “non chiudere un occhio” sull’occupazione russa. “Un cessate il fuoco senza garanzie può riprendere fuoco in qualsiasi momento, come Putin ha già fatto prima. La guerra non può essere senza fine, solo la pace deve essere permanente e affidabile”, ha detto ancora il leader ucraino.