Cronaca Nera

Insultata, minacciata e picchiata dal figlio 17enne: donna viene salvata dai suoi cani

Gli animali si sarebbero scagliati contro il figlio costringendolo a interrompere il pestaggio e a fuggire. Il giovane è stato arrestato

Una donna di Porto Empedocle, provincia di Agrigento, è stata vittima di diverse brutali aggressioni da parte del figlio 17enne, che l’avrebbe insultata, minacciata e colpita ripetutamente con schiaffi, calci e pugni. Il giovane, in uno degli episodi, avrebbe inoltre trascinato la madre nel fango per i capelli. A seguito di queste gravi accuse, l’adolescente è stato arrestato e trasferito in carcere, con l’accusa di aver aggredito sia la donna che i poliziotti intervenuti per proteggerla.

Secondo quanto riportato da Agrigento Notizie, l’aggressione non sarebbe stata un episodio isolato, ma parte di una serie di attacchi iniziati la sera precedente. La donna, picchiata brutalmente per ben tre volte in poche ore, sarebbe riuscita a evitare conseguenze ancora più gravi grazie ai suoi cani, che si sarebbero scagliati contro il figlio costringendolo a interrompere il pestaggio e a fuggire. Nell’episodio più violento, il ragazzo avrebbe lanciato delle bottiglie di vetro contro la madre prima di colpirla con calci e pugni e trascinarla nel fango. L’intervento dei cani avrebbe impedito il peggio, ma prima di allontanarsi il giovane le avrebbe inferto un pugno alla tempia. La donna, soccorsa dai poliziotti, è stata poi trasportata in ospedale per ricevere le cure necessarie.

Il 17enne è stato rintracciato dai carabinieri in un casolare abbandonato. Nel tentativo di resistere all’arresto, avrebbe lanciato una pedana di legno contro gli agenti, senza tuttavia riuscire a sfuggire alla cattura. Oltre all’accusa di resistenza a pubblico ufficiale, il ragazzo rischia ora di essere processato per maltrattamenti e lesioni personali aggravate. Il Riesame ha respinto la richiesta del legale del giovane di riesaminare l’ordinanza cautelare emessa il 23 novembre, confermando il suo mantenimento in carcere in attesa degli ulteriori sviluppi giudiziari.