Costretti a dormire in un magazzino per continuare a lavorare, è la storia di una quindicina di operai dell’azienda di produzione di divani e mobili Gruppo8 Srl di Forlì, in Emilia-Romagna. Negli scorsi giorni i lavoratori, insieme al sindacato Sudd Cobas-Prato Firenze, hanno fatto partire uno sciopero e dichiarato un presidio permanente all’interno e all’esterno degli stabilimenti, stanchi delle condizioni di lavoro a cui sono sottoposti.

“Gli operai incrociano le braccia contro turni di 12 ore al giorno per sei o sette giorni la settimana in cambio di salari inferiori ai 5 ero l’ora. Gli addetti di via Meucci, inoltre, sono da mesi costretti a vivere in un dormitorio allestito dall’azienda all’interno dello stabilimento”, si legge in una nota dei Sudd Cobas. “Un unico stanzone adibito a magazzino, privo di riscaldamento, servizi igienici adeguati e con tutte le peggiori condizioni di rischio ed insalubrità”. Da otto mesi, infatti, i dipendenti di uno degli stabilimenti, a conduzione cinese, stanno dormendo su delle brandine all’interno di un magazzino dell’azienda: questo perché molti di loro sono stati reclutati a Prato, in Toscana, con la promessa di un lavoro e di aver predisposto un alloggio per ospitarli ma così non è stato.

Al loro arrivo i dipendenti, molti di origine pakistana, hanno trovato ad aspettarli una sorta di dormitorio in un magazzino all’interno del complesso della fabbrica con pessime condizioni igieniche. Oltre a questo, i lavoratori denunciano una situazione insostenibile: turni da 12 ore per sei-sette giorni a settimana senza riposo né malattia e nessuna norma di sicurezza in azienda, secondo quanto riportato da Sudd Cobas. “Oggi abbiamo iniziato lo sciopero: una parte di noi è fuori e un’altra invece è rimasta dentro la fabbrica. Perché i lavoratori dormono dentro la fabbrica. Sono stati portati da Prato per lavorare qui”, spiega Sarah Caudiero di Sudd Cobas “dormono e mangiano qui da otto mesi e hanno deciso di entrare nel sindacato. Chiediamo giornate di lavoro da 8 ore per 5 giorni e un alloggio”.

Gli operai sono dipendenti della ditta Sofalegname Srl ma di fatto lavorano sotto il Gruppo 8 Srl, azienda italiana produce divani, mobili, letti, arredi per la casa distribuiti in tutta Italia ed Europa e fa parte del colosso della produzione di mobili HTL International, con sede a Singapore e stabilimenti in tutto il mondo. Nessuna dichiarazione al momento né dall’azienda né dalla politica locale. “Di fronte a questa vergogna Gruppo 8 deve assumersi le proprie responsabilità”, aggiungono i Sudd Cobas. E aggiungono: “Abbiamo richiesto alla società di sedersi presto ad un tavolo. A tutti i lavoratori deve essere garantito un contratto stabile e degno contro la precarietà e lo sfruttamento in cui versano oltre che un alloggio dignitoso”. La protesta continua ad oltranza, nel frattempo, il sindacato ha lanciato un appello alla cittadinanza e alla società civile affinché si uniscano al presidio e sostengano questa lotta.

Articolo Precedente

Bologna, la denuncia Cgil: sospesi tre autisti di una ditta che lavora per Amazon. “Non avevano caricato tutti i pacchi”

next