Il tribunale di Roma ha condannato a sei anni di carcere l’imprenditore Stefano Ricucci, accusato di corruzione in atti giudiziari. I giudici della seconda sezione collegiale hanno inflitto la stessa pena agli altri due imputati: l’ex consigliere di Stato Nicola Russo e per l’imprenditore Liberato Lo Conte.

Si tratta della vicenda giudiziaria che ruota intorno a presunte utilità ricevute da Russo in cambio di una sentenza d’appello favorevole per la società Magiste Real Estate Property, riconducibile a Ricucci, nella causa che la società aveva perso in primo grado contro l’Agenzia delle Entrate.

I fatti risalgono al 2014 e in particolare al contenzioso tributario tra la società capofila del gruppo Ricucci e l’Entrate con al centro un credito Iva di 8,8 milioni che la società vantava nei confronti dell’erario.

La vicenda era emersa nell’inchiesta Easy judgement, che a luglio 2016 aveva portato in cella l’ex odontoiatra di Zagarolo e Mirko Coppola per reati tributari sempre relativi alla Magiste, la galassia societaria divenuta famosa tra il 2005 e il 2007, quando l’immobiliarista Ricucci e soci sembravano un tornado finanziario inarrestabile. Per la parte riguardante le false fatturazioni, il “furbetto del quartierino” era stato condannato con rito abbreviato a 3 anni e 4 mesi nel dicembre di due anni fa.

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