Il ministero dei Trasporti ha inviato una lettera ai sindacati che hanno organizzato scioperi per giovedì 12 e venerdì 13 dicembre, “auspicando l’annullamento o il ridimensionamento delle manifestazioni”. Lo fa sapere lo stesso ministero, specificando che il ministro Matteo Salvini si è appellato al “senso di responsabilità” anche in considerazione del periodo prenatalizio caratterizzato da un incremento degli spostamenti.

“Il diritto allo sciopero è sacrosanto. Io domani a questi sindacati chiederò di limitare ad alcune ore questo sciopero, che guarda caso è sempre di venerdì. Chiederò una riduzione oraria e spero che vegano incontro alle esigenze degli italiani. Voglio ascoltare i sindacati se vorranno andare avanti in ogni caso eserciterò i miei diritti e doveri“, ha poi detto Salvini al Tg2 rispondendo ad una domanda sulla possibilità di un’ennesima precettazione.

Lo sciopero in questione è una mobilitazione di 24 ore nel settore pubblico e privato che coinvolge treni, metro, bus, taxi e trasporto marittimo, a partire già dalla serata del 12 dicembre. Escluso il settore aereo che manifesterà il 15 dicembre. A proclamare l’agitazione è stato il sindacato di base Usb e vi aderiscono anche le sigle Fi-si e Usb Lavoro Privato.

Lo scorso 30 novembre Salvini aveva minacciato di ricorrere alla precettazione per tutti gli scioperi indetti prima di Natale, suscitando la reazione di sindacati ed opposizione che parlano di attacchi ripetuti al diritto di sciopero come previsto dalla Costituzione.

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Il lavoratore guarda al sindacato come a un bar sciccoso: un posto affollato che non ha niente per lui

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