L'avvocato respinge le accuse definendole "illazioni". Ma i prossimi colloqui tra i due si svolgeranno solamente da remoto
Un bacio e altre effusioni nella sala colloqui del carcere Pagliarelli tra l’avvocato e la sua assistita Sabrina Fina. È quanto avrebbero segnalato gli agenti di polizia penitenziaria all’Ordine degli avvocati di Catanzaro, dove è iscritto il legale, così come alla procura di Termini Imerese che è titolare dell’inchiesta sulla strage di Altavilla Milicia. L’episodio – secondo quanto riportato da Palermotoday.it – sarebbe avvenuto circa un mese fa. Ma l’avvocato Franco Critelli, respinge le accuse definendole “illazioni” e “macchina del fango“.
Sabrina Fina è accusata di avere partecipato insieme al suo compagno Massimo Carandente, al muratore 54enne Giovanni Barreca e alla figlia 17enne alla tortura e all’uccisione di Antonella Salamone, e dei suoi due fratelli, Kevin di 16 anni ed Emanuel di 5 anni (moglie e figli di Barreca). Un massacro che sarebbe avvenuto durante un “rito collettivo” dove tutti erano in preda a “un delirio mistico” – come hanno scritto i pm – nel quale Fina e Carandente, ritenuti “fanatici religiosi”, avrebbero ispirato convinto Barreca a fare una sorta di “esorcismo” per liberare la casa e i corpi di moglie e figli da presenze demoniache.
Secondo quanto riporta sempre il Giornale di Sicilia, gli agenti penitenziari del Pagliarelli, in precedenza, avevano già segnalato un’altra violazione del regolamento carcerario al legale che – durante un incontro – avrebbe consegnato alla sua assistita un cornetto nonostante sia vietato introdurre cibo non registrato in carcere. In attesa delle valutazioni di Ordine e Procura, è stato già stabilito che l’avvocato e la donna non potranno più incontrarsi nel penitenziario: i prossimi colloqui si svolgeranno solamente da remoto, tramite videoconferenza.