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“A tredici anni la moglie di mio padre cercò di spararmi, i traumi sono arrivati dopo. La mia parte più bella? Quella Femminile”: parla Luca Barbareschi

Il conduttore e attuale concorrente di Ballando con le Stelle si è raccontato, ospite di Francesca Fialdini a Da Noi... A ruota Libera: "Ho pianto da Milly Carlucci perché sono in quella fase senile dove mi commuovo per tante cose"

di Giuseppe Candela
“A tredici anni la moglie di mio padre cercò di spararmi, i traumi sono arrivati dopo. La mia parte più bella? Quella Femminile”: parla Luca Barbareschi

“A tredici anni la moglie di mio padre cercò di spararmi, le mie emozioni erano congelate, i traumi sono venuti fuori tutti dopo”, ha raccontato Luca Barbareschi a “Da noi a ruota libera“. Traumi che lo hanno accompagnato per molti anni: “Il peggior nemico sono stato io stesso per anni. Vogliamo sempre che gli altri ci riconoscano per ciò che siamo veramente, ma io ho fatto troppe cose. Sono stato anche violento con un cronista, ma avevo i miei buoni motivi, aveva fatto del male a mia figlia”, ha spiegato nel salotto di Francesca Fialdini su Rai1.

Attore e regista ma anche conduttore e politico, deputato dal 2008 al 2013. Ora impegnato come concorrente a “Ballando con le Stelle” e reduce dalla chiusura anticipata per bassi ascolti di “Se mi lasci non vale“, un dating show molto simile a “Temptation Island” in onda in prima serata su Rai2: “Dalla politica sono uscito con le ossa rotte, perché entrare in politica cambia radicalmente la percezione che gli altri hanno di te. Ma io sono cambiato molto. A diciotto anni, Ruggero Miti mi intervistò per Rai2, e raccontavo con grande sicurezza della mia infelicità”.

Nello show del sabato sera di Milly Carlucci, in cui gareggia con la ballerina Alessandra Tripoli, si è anche commosso: “La mia parte più bella è quella femminile, io ho sempre sedotto di più con il mio lato gentile. Ho pianto da Milly perché sono in quella fase senile dove mi commuovo per tante cose. A ventuno anni mi sentivo già vecchio, poi sono tornato bambino dopo il divorzio e un nuovo amore. Il successo è la gratificazione dei tuoi sogni, della fatica e delle relazioni vere. Piangere è sinonimo di felicità“.

Luca Barbareschi nella lunga intervista ha raccontato anche un momento doloroso della sua vita, l’abbandono da parte di sua madre: “L’abbandono di mia madre è una ferita, che può essere vissuta anche come opportunità. Paradossalmente io ringrazio mia madre, ho anche lavorato per mantenerla, non l’ho mai maledetta, penso perché mia madre prima di andarsene mi ha lasciato un solo libro, ‘Cent’anni di solitudine’, e io leggo per ritrovarla”. “Sto continuando a studiare composizione d’orchestra perché quando avrò 80 anni con la musica terrò il cervello allenato e se c’è una lingua per parlare con Dio, è la musica”, ha concluso l’attore.

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