Aston Martin toglie i veli alla Valhalla, la nuova hypercar ibrida Made in Gaydon: sotto la sua stupefacente carrozzeria si nasconde un powertrain elettrificato e ricaricabile, racchiuso in una struttura monoscocca di fibra di carbonio (materiale con cui è realizzata pure la carrozzeria) che contribuisce a limitare il peso a secco del veicolo a 1.655 kg. Essenziali gli interni, dove spiccano i sedili monoscocca di carbonio e un volante di chiara ispirazione F1. Il sistema infotelematico sfrutta un touchscreen, ben integrato alla strumentazione tachimetrica digitale. Ancora da definire i prezzi, che saranno presumibilmente milionari, anche in virtù della tiratura del veicolo, limitata ad appena 999 unità.

Le sembianze sono da berlinetta a motore centrale: dietro i passeggeri figura un V8 di 4 litri, biturbo, interamente progettato da Aston Martin, capace di 828 Cv di potenza e dotato di albero motore piatto; quest’ultimo ha massa ridotta, minore inerzia e garantisce un più rapido guadagno di giri/min e migliore accelerazione. Il V8 è accoppiato a una trasmissione a doppia frizione a 8 marce, dotata di un motore elettrico integrato e di un differenziale posteriore elettronico. Altri due motori elettrici, che insieme a quello incorporato nel cambio erogano 251 Cv complessivi, sono posizionati sull’asse anteriore, a motorizzare l’avantreno (l’auto vanta le quattro ruote motrici).

Il risultato è una potenza complessiva di 1.079 CV e una coppia motrice di 1.100 Nm. Sicché la Valhalla può scattare da 0 a 100 all’ora in 2,5 secondi e toccare una velocità massima limitata elettronicamente a 350 km/h. Può anche viaggiare in modalità 100% elettrica per circa 14 km, a patto di non superare i 140 km/h di velocità massima. Inoltre, il motore elettrico integrato nel cambio è adoperato pure per avviare quello termico, per caricare le batteria e per supportare la sincronizzazione delle marce.

Tuttavia, i numeri prestazionali – tenuti a bada da un impianto frenante carboceramico – raccontano solo in parte il carico tecnologico della Valhalla: il suo cervellone elettronico sopraintende alla taratura di sospensioni, frenata e sterzo per garantire sempre il più alto livello prestazionale possibile. Mentre il sistema torque vectoring ripartisce la coppia motrice fra le ruote per ottimizzare la resa stradale. Al resto pensa l’aerodinamica attiva: a 240 km/h l’auto sviluppa 600 kg di carico aerodinamico, che si mantengono costanti fino alla velocità massima grazie alla perpetua regolazione delle superfici aerodinamiche attive, pensate per ridurre la deportanza alle velocità più elevate.

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