"Questa cosa varrà a Roma, a Napoli, a Palermo, Torino, da tutte le parti. Perché io devo tollerare che in un'area con minime cubature le densifichi senza nesso di continuità?"
La cosiddetta norma “salva-Milano” è una “legge che ha effetti preoccupanti” non solo “sul tema della retroattività” ma anche perché “dà motivazioni che sono in contrasto con alcune sentenze della cassazione e del consiglio di Stato”. Così Angelo Bonelli, deputato di Avs e portavoce di Europa Verde, intervenendo alla conferenza stampa del Movimento 5 stelle sulla proposta di legge ‘salva-Milano’. Per spiegarla con facilità, ha proseguito, “laddove c’era quasi il nulla sarà possibile vedere un grattacielo“. Se era stato pensato con tutta una serie di servizi, come le scuole, “tutto ciò non accadrà”.
“L’urbanistica è sempre stato il luogo in cui si nascondevano interessi che non erano coincidenti con l’interesse pubblico – ha proseguito – Quello che è preoccupante è che nel momento in cui viene consentito a un tecnico di avere contatto diretto con il costruttore per realizzare la Scia, hai l’esautorazione totale degli organismi eletti che non potranno più decidere qual è lo sviluppo della città. Un giorno ci sveglieremo e dove c’era un prato troveremo un grattacielo“.
Per questo Bonelli ha lanciato anche un appello al Partito democratico, chiedendo loro di “fermarsi”. “Questa cosa – ha insistito – varrà a Roma, a Napoli, a Palermo, Torino, da tutte le parti”. “Perché io devo tollerare che in un’area con minime cubature le densifichi senza nesso di continuità?”, ha continuato il deputato di Avs, ricordando le battaglie in quartieri fortemente edificati ma senza servizi. “Questa legge è devastante e il Pd deve capirlo. Non è sufficiente parlare di conversione ecologica se poi in temi così non troviamo un punto di contatto”, ha detto ancora Bonelli, sottolineando che l'”urbanistica è una questione seria” che incide “sulla vivibilità delle città” e chiedendo ancora al Pd di fermarsi.