1/10 “Il mostro di Roma” di Alessandro Gorza - 2/11
Roma, anni Venti. Mentre l’ombra nera del fascismo si abbatte sulla capitale con le elezioni del 6 aprile del 1924, ce n’è un’altra che si allunga sui quartieri popolari di Roma. Nella melma del lungotevere e sui prati delle zone rurali c’è un mostro senza volto che rapisce le bambine dei quartieri popolari. Quella pubblicata da Alessandro Gorza per la collana Nero Novecento di Giunti è una storia di cento anni fa, il caso Girolimoni. Non c’erano i social, né i cellulari e nemmeno la tivù ma solo giornali compiacenti con il regime fascista.
C’era un assassino, o forse erano tanti, che colpiva a caso con efferati delitti a danno di cinque bambine. Questa è la storia di un innocente passato alla storia come il Mostro di Roma, ingiustamente accusato di essere il pedofilo autore di sette stupri e di cinque delitti rimasti irrisolti, avvenuti tra il 1924 e il 1927. Tra indagini pilotate e ritorsioni personali, Girolimoni fu vittima egli stesso di un clamoroso errore giudiziario. Con un racconto avvincente e preciso, Gorza passa dai vicoli dei rioni popolari ai palazzi del potere cercando di far luce su uno dei casi più bui della cronaca nera italiana, un incubo dove nulla è come sembra.