“Sarà una giunta piena di sorprese” aveva detto Michele de Pascale e ha mantenuto la promessa. Quella annunciata dal nuovo presidente della Regione Emilia-Romagna è una squadra che in molti non si aspettavano, in cui i criteri consueti da “manuale Cencelli” che dettano spesso la linea per la composizione delle giunte a trazione Pd, cioè la distribuzione tra correnti e tra territori, non sono stati la stella polare delle decisioni. “Nell’incastrare la giunta io ho guardato le deleghe e le persone, non ho guardato altro, perché guardare le correnti è sbagliato non si può fare, non è giusto: la giunta si fa con le persone e con le deleghe che devono andare a ricoprire” ha detto de Pascale. Idem per la ripartizione territoriale che ha lasciato spiazzati chi si aspettava più assessori del capoluogo di Regione. “Gli assessori non si occuperanno di Bologna: dovranno occuparsi di tutto il territorio regionale, compresa Bologna” rimarca il governatore.

Tante le conferme, ma anche new entry inaspettate. L’assessore uscente Vincenzo Colla sarà vicepresidente della Regione e avrà la delega allo Sviluppo economico e all’Università, ma non manterrà quella al Lavoro. Confermato l’ingresso in squadra dell’ex sindaca di San Lazzaro, Isabella Conti, che conquista il Welfare e la Scuola e della presidente della Regione facente funzione che ha retto l’interregno tra Stefano Bonaccini e de Pascale, Irene Priolo, che è la prima donna a guidare Infrastrutture e Trasporti in Emilia-Romagna (manterrà la delega all’Ambiente). Il reggiano Alessio Mammi farà il bis all’Agricoltura, mentre Massimo Fabi, direttore dell’azienda ospedaliero-universitaria di Parma, sarà l’assessore alla Sanità, confermando la volontà del presidente, trapelata da più parti, di affidare la delega più pesante nel bilancio a un tecnico. “I tecnici quando entrano in giunta diventano politici” ha precisato de Pascale.

Tra le sorprese l’esclusione del segretario regionale del Pd Luigi Tosiani che non aveva mai fatto mistero di voler far parte della squadra e che, con un colpo di scena, poco prima dell’annuncio della Giunta, ha anticipato su Facebook il suo passo indietro: “Scelgo il Partito Democratico, scelgo di rimanere alla guida della nostra comunità politica, con la passione e l’entusiasmo di sempre, con la promessa di dedicare a questa sfida ogni mia energia, per continuare a vincere insieme”. “Se non è nella giunta della Regione è perché ha deciso di rimanere a guidare il partito” gli fa eco de Pascale. Fuori anche il consigliere regionale uscente Stefano Caliandro, nome caldeggiato fino all’ultimo dal sindaco di Bologna Matteo Lepore e dall’area Schlein che sarà rappresentata, invece, dalla sindaca di Bertinoro (Forlì) Gessica Allegni che diventerà assessora alla Cultura e alle Pari opportunità. Al Turismo arriva Roberta Frisoni, assessora di Rimini all’Urbanistica e al Demanio che avrà anche la delega al Commercio. Per il M5s, a sorpresa, c’è la consigliera comunale di Reggio Emilia Elena Mazzoni, scelta dai vertici pentastellati al posto di Silvia Piccinini che, per quasi dieci anni, in Assemblea legislativa ha tenuto alta, unica consigliera, la bandiera del M5s. Per Mazzoni è pronta la delega alla Legalità e all’Agenda digitale. L’Alleanza Verdi-Sinistra mette in giunta il ravennate Giovanni Paglia, vicesegretario di Sinistra italiana, che assume le deleghe importanti di Casa e Lavoro. Davide Baruffi, braccio destro di Stefano Bonaccini e responsabile Enti locali del Pd nazionale, in quota Modena, conquista il Bilancio e la Montagna. Infine, la consigliera uscente fedelissima di de Pascale, la faentina Manuela Rontini, sarà sottosegretaria alla Presidenza della Giunta.

De Pascale terrà per sé la delega alla Protezione civile, Contrasto al dissesto idrogeologico, Difesa del suolo e della costa e Ricostruzione post alluvione. “E’ un tema molto rilevante – ha sottolineato -, è una responsabilità molto forte per la nostra terra, è quella che sentiamo più di tutte. E’ anche un messaggio chiaro che su questo tema ci metterò la faccia in prima persona, non ci sposteremo di un millimetro”.

La giunta è composta in maggioranza da donne, anche se la vicepresidenza (dopo dieci anni, tra Elisabetta Gualmini e Elly Schlein) è finita a un uomo, Colla: “E’ una responsabilità che meritava. Oggi avrebbe potuto essere qui al mio posto”. Colla si era inizialmente candidato a presidente per poi fare un passo di lato a favore del sindaco di Ravenna. “La mia Giunta, in ogni caso – sottolinea il presidente – è molto paritaria. Per me era un obiettivo molto importante e, addirittura, nel complesso, fra la giunta e la sottosegretaria, passiamo da un 7-4 per gli uomini, della giunta precedente, a un 6 a 5 per le donne della mia giunta. C’è una presenza femminile molto più marcata rispetto al passato, un numero di nomine molto più significativo con deleghe importanti”. La giunta sarà operativa da dopodomani, venerdì 13 dicembre. Dopo la prima seduta dell’Assemblea legislativa al mattino, che segna l’avvio della legislatura, de Pascale sarà pienamente insediato e convocherà la prima seduta.

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