Musica

Emma Marrone: “Avere figli? Vorrei la procreazione medicalmente assistita, ma Italia devo rinunciarci per forza. Potrei pagare, ma non è corretto”

La cantante si è raccontata e ha annunciato che si prenderà una pausa per "fare du’ bevute con gli amici e provare du’ emozioni"

di F. Q.
Emma Marrone: “Avere figli? Vorrei la procreazione medicalmente assistita, ma Italia devo rinunciarci per forza. Potrei pagare, ma non è corretto”

Sono stati due anni no stop per Emma Marrone: due partecipazioni al Festival di Sanremo, nel 2022 e nel 2024, un album pubblicato nel 2023 e un tour in giro per i palazzetti italiani. Ora, anche per lei, è arrivato il momento di prendersi una pausa. Ma non perché stia male o per problemi di salute, ma per “riprendere fiato e per trovare nuovi spunti creativi. Perché io le canzoni me le scrivo da sola, mica le compro al supermercato. Fatemi respirare, fare du’ bevute con gli amici, provare du’ emozioni, e torno”, confessa la cantante in una lunga intervista a Vanity Fair.

Schietta, diretta, senza peli sulla lingua. Emma non si è mai nascosta, nemmeno quando, a soli 20 anni, è arrivata la diagnosi di cancro all’utero, a cui sono seguite due recidive, l’ultima nel 2019. Ma la malattia non l’ha mai fermata, anzi: “Il mio è il corpo di una donna che ha combattuto battaglie tremende e che è sopravvissuta. Mi sono esibita con la pancia e le braccia gonfie, con otto menti ben visibili. Per qualcuno sarà stato un pretesto per svilirmi, qualcun altro, però, avrà pensato: ‘Quella non si vergogna. Va sul palco, canta, si mostra. Se lo fa lei, posso farlo anch’io’. Non è un mistero: la malattia mi ha lasciato dei problemi ormonali che ogni tanto devo gestire”, aggiunge.

Sebbene sia diventata, giovanissima, una star, è anche vero che stare sotto i riflettori è sempre stato uno scoglio difficile da superare: “Andavo in sbattimento pure per la recita a scuola o se dovevo dire la poesia di Natale davanti ai nonni, che poi mi davano 10 mila lire come premio. Sono sempre stata una molto insicura, con un forte bisogno di approvazione”. Ma la fama, per lei, è un “segnale di gradimento”, commenta la cantante. Anche se dall’altro lato c’è un giudizio che nell’era dei social è diventato costante. “Negli anni ho capito una cosa: un commento carino non fa rumore, uno cattivo sì. L’odio è diventato un modo per attirare l’attenzione”. Non tanto le polemiche legate al suo aspetto fisico e nemmeno i giudizi sulla sua musica, ciò che proprio non tollera sono le critiche universali, quelle per cui “non stai umiliando solo me, ma tutte le ragazze che mi seguono e che possono essere ferite da quella cattiveria”.

Ed è sempre tenendo a mente la collettività che la stessa Emma si è detta pronta a rinunciare all’idea di avere un figlio. “In Italia devo rinunciarci per forza – prosegue -. Dovrei sottopormi alla procreazione medicalmente assistita, ma non ho un compagno e quindi non posso. La fecondazione eterologa è aperta anche ai single in Spagna? Sì, ma dovrei pagare. E non mi sembra corretto verso tutte le donne che sono nella mia stessa situazione. Finché non sarà possibile per tutte, rinuncio. Voglio fare la mia parte, come Giovanna D’Arco“, spiega la cantante.

Poi aggiunge: “Perché non ho un compagno? Se lo chiedono anche i miei amici maschi, mi dicono: ‘Sei forte, indipendente, intelligente, non rompi. Sei una figa! Queste sono le qualità che spaventano, per quanto emancipati, in Italia, la maggior parte degli uomini vuole avere un po’ il controllo sulla donna. A me basta stare bene e non avere rotture. Sono indipendente, se voglio rimanere alzata fino alle 3 del mattino a giocare alla Play non mi puoi ammorbare. Alla solitudine mi sono abituata e forse ci sto anche comoda. Io non voglio qualcuno, così, tanto per. Sogno ancora il grande amore, e me lo merito. Se non trovo quello, mi tengo la Play“, conclude Emma.

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