Niente aggiornamento delle multe previsto dal Codice della strada, almeno fino al 2026. È quanto prevede un comma dell’ultima versione del decreto milleproroghe circolata dopo l’approvazione in Consiglio dei ministri. Si tratta di un’altra proroga dell’adeguamento all’inflazione dopo quella degli anni precedenti. Il comma, infatti, aggiunge anche il 2025 alla previsione, relativa agli anni 2023 e 2024 per cui “in considerazione dell’eccezionale situazione economica è sospeso l’aggiornamento biennale delle sanzioni amministrative pecuniarie in misura pari all’intera variazione, accertata dall’Istat, dell’indice dei prezzi al consumo per le famiglie di operai e impiegati”.

“Entro il 1 dicembre 2025“, pertanto, dovrà essere adottato il decreto “per l’aggiornamento delle sanzioni applicate a decorrere dal 1° gennaio 2026, aggiornate all’andamento inflattivo relativo al biennio 2024-2025″, si legge. Il governo avrebbe dovuto varare l’aggiornamento delle sanzioni stradali entro il primo dicembre scorso.

L’art. 195 del Codice della strada prevede infatti che “la misura delle sanzioni amministrative pecuniarie è aggiornata ogni due anni“, sulla base dell’indice Foi dell’Istat. Nei giorni scorsi a chiedere la proroga era stata Assoutenti: l’adeguamento – aveva dichiarato il presidente Gabriele Melluso – “avrebbe portato gli importi delle sanzioni a salire attorno al +6% a partire dal prossimo 1 gennaio, con effetti da +3 a +51 euro a multa se si considerano le infrazioni più comuni. Se si considera poi l’intero periodo di mancato aggiornamento delle sanzioni, che va dal 2020 al 2024 (e quindi non solo l’ultimo biennio), il rincaro per gli automobilisti sarebbe arrivato addirittura attorno al +17,6%“, concludeva Assoutenti.

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