Il Senato ha approvato in via definitiva il Ddl Lavoro, collegato alla legge di bilancio 2025, con 81 voti a favore, 47 contrari e un astenuto. Tra le principali novità, il disegno di legge introduce minori vincoli per il lavoro stagionale, eliminando i limiti temporali e le percentuali di impiego per la somministrazione a termine dei lavoratori assunti a tempo indeterminato dalle agenzie per il lavoro. Il testo, composto da 33 articoli, interviene anche su temi come dimissioni, Naspi, lavoro in somministrazione e cassa integrazione.
Fratelli d’Italia ha espresso soddisfazione per l’approvazione, sostenendo che “le politiche attuate dal governo in questi anni portano un record assoluto di occupati”. Dure, invece, le critiche dell’opposizione e dei sindacati. La senatrice del Partito Democratico Annamaria Furlan ha definito il disegno di legge “una sommatoria di norme pericolose”, accusando il Governo di ignorare la crisi economica e industriale, oltre a non affrontare temi come la sicurezza sul lavoro e il lavoro povero. “Parliamo di famiglie che non arrivano alla fine del mese, mentre voi guardate altrove. Sostenere le imprese significa accompagnarle nella transizione ecologica e digitale, significa mettere risorse sulla formazione, vera piaga del mondo del lavoro in Italia. Significa lavorare a un piano industriale che ponga le basi per una vera ripartenza. In due anni e mezzo che state al Governo – ha concluso la senatrice Furlan – non abbiamo visto niente di tutto questo”.
La senatrice del Movimento 5 stelle Dolores Bevilacqua accusa il governo di continuare a distruggere i diritti dei lavoratori. “Il ddl Lavoro è l’ennesimo provvedimento sbagliato, con cui maggioranza e Governo continuano nell’opera di demolizione dei diritti di lavoratrici e lavoratori. È un provvedimento pieno di paradossi ”
Anche la segretaria confederale della CGIL, Maria Grazia Gabrielli, ha denunciato l’assenza di dialogo sociale e l’impatto negativo del provvedimento, che secondo lei aumenterà la precarietà e indebolirà le tutele. “Si è scelto di ignorare le richieste del sindacato e di peggiorare le condizioni dei giovani, delle donne e dei lavoratori più fragili. Continueremo con iniziative sindacali, inclusi i referendum per un lavoro dignitoso e sicuro”, ha concluso Gabrielli. Critica anche la segretaria confederale della UIL, Ivana Veronese, che ha dichiarato: “Per noi questo disegno di legge non ha proprio alcuna ragion d’essere: è totalmente sbilanciato a favore delle imprese e precarizza ulteriormente il nostro mercato del lavoro, dove la precarietà già regna sovrana. Gli stessi dati INPS certificano che la stragrande maggioranza dei nuovi contratti attivati sono temporanei. Per la precisione, sono oltre l’80% del totale”.