È morta, dopo una settimana, la studentessa di 15 anni investita da un suv davanti a scuola a Pescara. Ieri, 10 dicembre, l’Asl ha comunicato l’avvio dell’iter per l’accertamento di morte cerebrale per la giovane Sofia. L’iter si è concluso alle 14:05 con la certificazione ufficiale del decesso. “Nonostante l’intervento immediato dei soccorritori del 118, un complesso intervento neurochirurgico e le cure intensive ricevute nel reparto di Rianimazione dell’ospedale di Pescara, il quadro clinico estremamente grave non ha lasciato alcuna possibilità di miglioramento”, si legge nella nota dell’Azienda sanitaria.

L’incidente risale al 3 dicembre scorso, quando la ragazza, uscita da scuola, stava attraversando sulle strisce pedonali per raggiungere il padre che era andato a prenderla al Liceo Maior. A travolgerla è stata una Volkswagen T-Roc: l’autista, come ricostruito dai giornali locali, è stato il primo a prestare soccorso alla ragazza. Le condizioni sono apparse subito critiche: i soccorritori del 118, arrivati sul posto, l’hanno trovata già in arresto cardiaco.

La direzione dell’Asl di Pescara, la direttrice del reparto di Rianimazione, Rosamaria Zocaro, e tutto il personale sanitario hanno espresso la loro vicinanza ai genitori, ai familiari e agli amici della giovane. “Vogliamo inoltre rendere noto”, conclude la nota, “che i genitori di Sofia, con un gesto di straordinaria generosità, hanno acconsentito alla donazione degli organi e dei tessuti della figlia. Un atto d’amore che permetterà di donare speranza e nuova vita ad altre persone”.

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