“È innegabile che oggi Striscia sia in un momento, diciamo così, faticoso. Con trentasette anni di storia alle spalle è anche abbastanza normale, succede”, le parole pronunciate da Pier Silvio Berlusconi mercoledì sera a Cologno Monzese nell’incontro con la stampa finiscono al centro della scena mediatica. Per la storicità del tg satirico di Ricci e per l’apertura a programmi alternativi da collocare nella fascia dell’access prime time: “In futuro, chi lo sa, potrebbero esserci anche degli altri prodotti o un’alternanza di prodotto come avviene nel preserale, sia per noi che per la Rai, come la Rai ha fatto in access. Questo non lo escludo, ma onestamente ad oggi conto sul lavoro che Antonio Ricci sta facendo per rialzare almeno di un po’ il risultato di Striscia la Notizia“, ha spiegato l’editore rispondendo a una domanda di FqMagazine sul futuro di “Striscia la Notizia“.
Perché, questo il ragionamento dell’amministratore delegato di Mediaset, “è innegabile che sia molto faticoso partire con dei prodotti di valore così importante rispetto alla concorrenza di Rai 1. Io parlo con Antonio, abbiamo un ottimo rapporto, e sono fiducioso che lui trovi la strada per tornare a crescere in qualche modo, con il cambio di conduzione già successo le ultime due sere. Conto di continuare a lavorare con Antonio Ricci su Striscia la Notizia“. Tradotto: siamo lontani da annunci di chiusura ma aperti a nuove valutazioni.
Parole che rimbalzano sui social e sui siti di informazione, dichiarazioni che suscitano l’immediata reazione di Ricci che affida all’agenzia Ansa il suo primo commento: “Sono tranquillissimo perché questi sono momenti vissuti di già. Striscia sta pian piano risalendo e tutti noi stiamo lavorando con la solita serietà. Controllando i dati d’ascolto, al 99,9% Striscia è la trasmissione più vista della serata di Canale 5, superando i programmi che la seguono e che per di più non hanno come controprogrammazione il ‘fenomeno’ dei pacchi”. “Nel futuro, per rendere più attrattiva l’offerta, ci sarà da lavorare parecchio sulla qualità dei programmi in prime time, prima che la Rai si riorganizzi anche in questa fascia”, la stoccata finale del papà della trasmissione in onda su Canale 5. In attesa di nuovi colpi di scena e valutazioni, una storia tutta da scrivere.