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“Balletti ridicoli maltrattando animali vivi”: bufera sulla ‘pescivendola più bella d’Italia’ Carmela Febbraro. L’irruzione de “Le Iene” in pescheria e l’arrivo dei carabinieri, ecco che cosa è successo

Nel mirino del programma di Italia 1 la pescheria “Ittica Febbraro” di Casoria, che dopo aver perso il profilo seguitissimo su TikTok ne ha già aperto un altro

di Emanuele Corbo
“Balletti ridicoli maltrattando animali vivi”: bufera sulla ‘pescivendola più bella d’Italia’ Carmela Febbraro. L’irruzione de “Le Iene” in pescheria e l’arrivo dei carabinieri, ecco che cosa è successo

Chissà che cosa direbbe Mariah Carey davanti al video in cui un’avvenente pescivendola (non a caso ribattezzata la più bella d’Italia), guarda in camera mentre mette i lupini di mare in un sacchetto sulle note di “Without You”. Forse chiamerebbe i carabinieri, proprio come ha fatto Luigi Febbraro, titolare insieme alla consorte – l’affascinante donna Carmela – della pescheria di Casoria “Ittica Febbraro”, per allontanare la troupe televisiva de “Le Iene”.

L’inviato del programma di Italia 1 Filippo Roma si è presentato il 10 dicembre scorso nell’esercizio sito in via Nazionale delle Puglie con l’attivista per i diritti degli animali Enrico Rizzi impedendo, secondo Febbraro, il normale svolgimento del suo lavoro. “Mia moglie spesso fa video in cui mostra il pesce in vendita – racconta Febbraro a Fanpage – ed evidentemente ha dato fastidio a qualcuno, a qualche animalista”.

“Le Iene” hanno fatto visita alla pescheria per verificare che i titolari rispettassero gli animali, utilizzati dalla coppia per balletti sui social come nel caso di polpi vivi. Lo fa sapere Rizzi attraverso il proprio profilo Instagram gioendo per la chiusura della pagina TikTok della pescheria: “Una coppia campana che da diversi mesi si divertiva su TikTok a promuovere la propria attività commerciale con balletti totalmente ridicoli, sfruttando, umiliando e maltrattando in maniera davvero disumana dei poveri animali vivi come se fossero degli oggetti e costringendoli a subire sevizie ed ingiustificati patimenti in barba al codice penale […] dovrà trovarsi un modo più umano per guadagnarsi da vivere, senza più prendersi gioco della vita di esseri viventi senzienti”.

Ma se è vero che morto un Papa se ne fa un altro, lo stesso vale per i profili social. Ecco quindi che nelle ultime ore Luigi Febbraro è tornato sul social cinese con una nuova pagina. Nella prima clip condivisa saluta i seguaci con queste parole: “Il profilo da 260mila follower ci è stato bloccato perché evidentemente diamo fastidio a qualcuno. Noi non abbiamo mai maltrattato gli animali, abbiamo semplicemente esposto quello che normalmente vendiamo, il prodotto che ci permette di andare avanti”. Poi la frecciatina a Rizzi e alla troupe de “Le Iene”: “Screditare gli altri non vi fa arrivare al loro livello”. È probabile che la questione non si chiuda qui, perché l’attivista per i diritti degli animali via Instagram avverte: “E non è ancora finita. Aspettate qualche altro giorno”.

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