Ambiente & Veleni

Botte alle pecore, agnelli lanciati in aria: pastori e proprietario patteggiano, il gregge è confiscato. La sentenza del tribunale

Il processo era stato avviato dopo le denunce della Lav, anche grazie a video inviati da semplici cittadini. L'accusa: "Sevizie e fatiche insopportabili per gli animali"

Patteggiamento della pena e confisca di un gregge di pecore. Si è conclusa così la vicenda di maltrattamenti e uccisione ai danni di ovini da parte di alcuni pastori transumanti che erano stati denunciati dalla Lega Antivivisezione nel settembre 2023. Di fronte a un gip del Tribunale di Trento si è svolta l’udienza con l’accoglimento […]

Hai già letto 5 articoli
questo mese.

PER CONTINUARE A LEGGERE

1 € PER IL PRIMO MESE

Patteggiamento della pena e confisca di un gregge di pecore. Si è conclusa così la vicenda di maltrattamenti e uccisione ai danni di ovini da parte di alcuni pastori transumanti che erano stati denunciati dalla Lega Antivivisezione nel settembre 2023. Di fronte a un gip del Tribunale di Trento si è svolta l’udienza con l’accoglimento della richiesta di patteggiamento presentata dagli indagati che operano nella Valle dei Laghi in Trentino. Gli indagati erano tre pastori e il proprietario degli animali. Il giudice ha disposto la confisca dell’intero gregge e ha applicato la pena accessoria della sospensione per 4 mesi dell’attività di trasporto, commercio ed allevamento. La Lav, assistita dall’avvocatessa Sara Morolli, aveva presentato la denuncia, documentata da alcuni video di cui l’associazione era entrata in possesso grazie anche alla segnalazione di cittadini. Secondo l’accusa, i pastori “in concorso tra loro – anche per omissione per non aver impedito l’evento di cui avevano l’obbligo giuridico di impedire – e in esecuzione di un medesimo disegno criminoso, avevano cagionato ovvero consentito di cagionare, per crudeltà e senza necessità, la morte di animali o lesioni”. Inoltre li avrebbero sottoposti “a sevizie o a comportamenti o fatiche insopportabili per le loro caratteristiche etologiche”.

I video avevano mostrano come gli animali fossero stati colpiti con violenza e perfino alcuni agnellini gettati per aria. “La decisione del gip ha riconosciuto al proprietario del gregge, e datore di lavoro dei pastori filmati durante le violenze, la piena responsabilità degli animali. È infatti lui che ha l’obbligo di assicurare che gli stessi animali non siano vittime di maltrattamenti e violenze da parte di chiunque, soprattutto se chi maltratta è assunto da lui stesso per la gestione del gregge” ha dichiarato Annarita D’Errico, responsabile nazionale degli sportelli contro i maltrattamenti Lav.