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Voci di Gaza – “Israele ha imposto un blocco completo alla fornitura di aiuti nel nord della Striscia. Vediamo scene apocalittiche”

La drammatica testimonianza dell'operatrice di Oxfam, che racconta la situazione nel nord della Striscia di Gaza: "Scene apocalittiche"

“Da diverse settimane l’esercito israeliano ha imposto blocchi completi alla fornitura di cibo, medicine e altri aiuti essenziali. La capacità delle persone di far fronte ai propri bisogni è completamente esaurita”. È la drammatica testimonianza di Gada al Haddad, operatrice di Oxfam che descrive la situazione nel nord della Striscia di Gaza come “più che catastrofica”. Quello “che vedete nelle televisioni e sui giornali non è nulla rispetto a quello che sta accadendo davvero. Israele sta isolando il nord dal resto della Striscia. Quello che sta facendo equivale a una pulizia etnica”. A oggi le persone uccise nella Striscia dal 7 ottobre sono 44 mila e 875, secondo le stime di Hamas. I feriti oltre 106mila.

Questo racconto fa parte di Voci di Gaza’, una serie di testimonianze degli operatori e dei manager di Oxfam a Gaza che ilfattoquotidiano.it ha deciso di pubblicare fin dall’inizio del conflitto. L’obiettivo è avere un racconto in prima persona da parte dei civili che si trovano nella Striscia, coloro che stanno pagando il prezzo più alto.

LA PETIZIONE – Oxfam ha lanciato una raccolta firme (si può aderire qui) per “fermare tutti i trasferimenti di armi, componenti e munizioni utilizzate per alimentare la crisi a Gaza”. Un appello rivolto ai governi perché non siano “complici delle continue violazioni del diritto internazionale, adempiendo ai loro obblighi legali e garantendo un cessate il fuoco permanente al più presto”.