Giustizia & Impunità

Inchiesta dossier Perugia, il gip dopo la sentenza della Cassazione: “La competenza è dei pm Roma”

Probabilmente il fascicolo non sarà trasmesso subito nella capitale. Il 17 dicembre è infatti attesa la pronuncia del Tribunale del riesame sulla stessa questione. 

Il giudice per le indagini preliminari di Perugia ha dichiarato l’incompetenza dei magistrati del capoluogo umbro per l’indagine sui presunti accessi abusivi alle banche dati della Procura nazionale antimafia. Ha così accolto un’istanza dei difensori dell’ex sostituto della Dna Antonio Laudati, basata anche su una recente sentenza della Cassazione che indica la competenza di Roma […]

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Il giudice per le indagini preliminari di Perugia ha dichiarato l’incompetenza dei magistrati del capoluogo umbro per l’indagine sui presunti accessi abusivi alle banche dati della Procura nazionale antimafia. Ha così accolto un’istanza dei difensori dell’ex sostituto della Dna Antonio Laudati, basata anche su una recente sentenza della Cassazione che indica la competenza di Roma per le toghe della Dna. Il gip ha individuato Roma come Procura competente ma probabilmente il fascicolo non sarà trasmesso subito nella capitale. Il 17 dicembre è infatti attesa la pronuncia del Tribunale del riesame sulla stessa questione.

“Una decisione non vincolante e per questo prima di trasmettere gli atti attenderemo la pronuncia del tribunale del riesame anche se la trasmissione appare l’approdo naturale” ha spiegato detto il procuratore Raffaele Cantone all’Ansa. “Quella del gip era un decisione che ritenevamo probabile – ha detto ancora Cantone – e non ci stupisce. Ora attenderemo la pronuncia del riesame e poi decideremo come comportarci”. L’orientamento della Procura è comunque di non compiere atti investigativi fino alla decisione. Il tribunale è chiamato a decidere sul ricorso dello stesso ufficio contro la decisione del gip di non applicare gli arresti domiciliari all’ex sostituto della procura nazionale antimafia Antonio Laudati e al tenente della Guardia di finanza Pasquale Striano indagati nel procedimento. Tra le questioni poste dalle difese in quella sede anche il tema dell’incompetenza della Procura di Perugia.

“È andata come auspicavamo e avevamo indicato. Il gip ha accolto l’eccezione di incompetenza territoriale e trasmesso immediatamente tutti gli atti a Roma dove riprenderà il procedimento – dichiara l’avvocato Andrea Castaldo, difensore di Laudati – Ha accolto sulla base di un principio che la Cassazione ha indicato ed è stato oggetto della nostra eccezione al Riesame. Valutiamo molto positivamente questo passaggio – ha detto Castaldo – perché avevamo già indicato che Perugia non è competente. Abbiamo tra l’altro depositato un precedente della Procura del capoluogo umbro che in un caso analogo si era espressa per la competenza di Roma”.
Secondo il legale “va ora valutato l’impatto che l’ordinanza del gip può avere sul tribunale dei riesame che dovrà prenderne atto”.