Fino a 400 euro di multa se non si indossa il casco sul monopattino e fino ad altri 400 euro se non si possiede la targa. E poi circa 100 euro di spesa per sottoscrivere l’assicurazione di responsabilità civile, diventata obbligatoria, se si vuole guidarlo. Ruota attorno a questi numeri la rivolta dei proprietari di questi mezzi elettrici e degli ambientalisti in seguito alle nuove norme previste dalla riforma del Codice della strada, voluta dal ministro dei Trasporti, Matteo Salvini, e che da oggi entrano in vigore. Novità che hanno scatenato pure le ire delle aziende che offrono i servizi di sharing, un mercato che quest’anno ha già registrato una saturazione dopo anni di crescita con alcuni operatori che hanno abbandonato l’Italia e diverse città che hanno pubblicato nuovi bandi per limitare il numero di veicoli e operatori, tra cui Milano. Parliamo di un settore in cui, comunque, secondo l’Osservatorio nazionale Sharing mobility, il numero di noleggi e le percorrenze rimangono sostanzialmente stabili, così come il fatturato complessivo: 178 milioni di euro nel 2023. L’obbligo del casco, unito al possibile aumento dei furti – è la sintesi della denuncia delle società di sharing mobility – rischierà di rendere insostenibile la gestione del servizio, spingendoli al ritiro dal mercato, con una possibile perdita di 3.000 posti di lavoro.
Senza contare le altre regole contestate e che portano a una forte limitazione dei monopattini e a un sostanzioso esborso per i possessori: bisogna dotare i mezzi con degli indicatori luminosi di direzione e freni su entrambe le ruote, c’è il divieto di circolare fuori dai centri urbani, sulle strade extraurbane e in galleria, e la velocità massima consentita scende a 20 km/h e a 6 km/h nelle aree pedonali. Novità che rischiano anche di arenarsi nelle aule di tribunale. Sul fronte assicurativo, con la polizza che deve coprire responsabilità civile, infortuni e assistenza, c’è il rischio che risulti in conflitto con una recente sentenza della Corte di giustizia Ue: i giudici hanno stabilito che monopattini e biciclette che vanno a meno di 20 chilometri orari non sono obbligati a pagarla. Mentre a Firenze, uno dei Comuni che ha più insistito nell’obbligare gli utenti a indossare il casco, il Tar ha bocciato tutte le ordinanze comunali.
I tre nuovi obblighi – casco, targa e Rc – fanno parte di una riforma complessiva che è stata pensata per regolamentare un settore che negli ultimi anni è esploso come fenomeno sociale, anche su spinta dei click day legati ai bonus elargiti dal governo, portando sulle strade in pochi anni circa 30mila monopattini in sharing, di cui 13mila solo a Roma (nel 2021 erano oltre 40mila in totale), mentre il 7% degli italiani ha dichiarato di possederne uno personalmente. E di conseguenza una mattanza sulle strade: solo lo scorso anno ci sono stati 3.365 incidenti con lesioni con 21 morti (il 31,3% in più del 2022) contro i poco meno di 1.400 incidenti con lesioni con le bici elettriche (e 12 vittime). Le aziende che noleggiano monopattini sostengono che l’obbligo del casco non ridurrà comunque la mortalità, che è già bassa. Non è possibile fare confronti con i Paesi europei perché l’Italia sarà la prima a introdurre l’obbligo del casco e dell’assicurazione insieme.
Ad oggi, ad aver già inasprito le normative è stata la Francia che, dallo scorso anno, dopo il crescente numero di incidenti, ha spinto il governo a prendere provvedimenti più seri per regolare l’uso dei monopattini tra cui l’età minima per guidarlo (14 anni), l’utilizzo di frecce e stop, e multe per chi circola in due (fino a 35 euro). Nulla di paragonabile, però, rispetto a quanto deciso dai parigini durante un referendum dello scorso anno: da settembre 2023, in città non circolano più monopattini elettrici a noleggio. E a distanza di un anno, un’altra capitale europea ha seguito questo esempio: Madrid. Lo scorso mese, la capitale spagnola ha deciso di vietare il noleggio di monopattini elettrici; ne circolavano oltre 6mila. “Non hanno rispettato le condizioni che abbiamo stabilito per garantire la sicurezza dei pedoni, soprattutto degli anziani”, ha spiegato il sindaco José Luis Martinez-Almeida.
Intanto, per far diventare operative le nuove norme sui monopattini servirà un decreto attuativo di concerto tra i ministeri dei Trasporti e dell’Interno. A tutti i detrattori il ministro Salvini continua a ripetere: “Se esistono le regole per gli altri veicoli, per i monopattini non può esserci anarchia, perché rischi di farti male e fare male agli altri”.