“Forse nato vivo anche il primo figlio di Chiara Petrolini”, i risultati dell’autopsia sui resti
Quindi alla giovane - per cui il Tribunale del Riesame ha disposto la custodia cautelare in carcere - potrebbe essere contestata una seconda accusa di omicidio
In base all’analisi condotta dal medico legale, Valentina Bugelli e dall’antropologa forense, Francesca Magli, sui resti del piccolo – sepolto sotto una trentina di centimetri di terra – non si possono fornire certezze assolute, vista “l’assenza di strutture molli o tessuti cartilaginei” ma nella relazione, così evidenzia il quotidiano parmigiano, risulterebbe “del tutto prospettabile che la causa del decesso non sia da ascriversi ad una Mef (morte endouterina fetale) ante partum”. Quindi non è escluso che il bimbo fosse vivo alla nascita che sarebbe avvenuta alla 40/a settimana. La misurazione delle ossa, contenuta nello studio compiuto dalle consulenti, avrebbe infatti evidenziato come queste siano compatibili con quelle di un neonato di 40 settimane.
Ad ogni modo, la consulenza svolta dalle due specialiste – che si è poi focalizzata sull’esame delle gemme dentali che cominciano a formarsi sotto le gengive già dall’ottava settimana di gestazione – non sarebbe completamente risolutiva. Per sapere se il neonato fosse vivo alla nascita occorrerebbe la presenza di una “stria neonatale”, ossia una linea di arresto di crescita nello smalto e nella dentina che indicherebbe la vitalità del bambino. Nel caso del primogenito della 21enne la stria non sarebbe stata rilevata, ma se il piccolo fosse morto poco dopo il parto, potrebbe non avere avuto il tempo necessario per formarsi. Non ci sarebbero dubbi, invece, come già emerso nei mesi scorsi, sul fatto che il secondogenito partorito lo scorso agosto e sepolto anche in questo caso nel giardino dell’abitazione di Traversetolo, sia nato vivo. La relazione autoptica, compiuta e depositata nei giorni scorsi da Valentina Bugelli e dall’anatomopatologo, Gaetano Bulfamante, confermerebbe quanto era emerso dai primi riscontri, ossia che il bimbo era vivo al momento della nascita.
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La Redazione
Roma, 13 dic (Adnkronos) - "Mentre il Paese lotta per arrivare a fine mese, il governo decide di destinare risorse pubbliche all’aumento degli stipendi dei ministri. Una scelta che lascia increduli e appare ancora più grave alla luce di una manovra di bilancio che non investe in sanità, scuola, lavoro e casa" . Così il capogruppo democratico nella commissione Bilancio della Camera Ubaldo Pagano commenta l’anticipazione dell’emendamento del governo che aumenta gli stipendi dei ministri non parlamentari.
"Il governo fa finta di non capire: noi chiediamo un miglioramento delle condizioni e degli stipendi degli italiani, non di quelli dei ministri e dei membri del partito della presidente Meloni", aggiunge Pagano.
Roma, 13 dic (Adnkronos) - "Io non penso che ci si possa considerare in campo o meno perchè si sceglie di dimettersi o per una intervista. Io penso che serva una discussione politica partire dalle forze che sono presenti in quest'area, altrimenti si rischia di creare un percorso che bypassa l'esistente e non credo che questa cosa possa funzionare". Lo dice il segretario di +Europa Riccardo Magi a proposito delle prospettive del centrosinistra e del dibattito sul contributo di Ernesto Maria Ruffini, dopo la sua decisione di dimettersi da direttore della Agenzia delle Entrate.
"Ruffini è una persona assolutamente rispettabile, ha grandi competenze, l'ho conosciuto anni fa. Se vuole dare un contributo è un fatto positivo, ma vale per tanti altri. Ma non penso possa funzionare costruire al contrario una aggregazione politica", spiega Magi, interpellato all'Adnkronos.
"Penso da tempo che la cosa più utile da fare sia partire dai temi, dalle riforme, dagli obiettivi. Ho paura che partendo dai nomi di supposti federatori più o meno calati dal'alto, o dal lato, poi si rischi di bruciare figure che invece potrebbero avere un ruolo nel contribuire alla creazione di una proposta politica", spiega ancora Magi.
(Adnkronos) - "Si deve partire dai soggetti che ci sono e da programmi e obiettivi comuni. Lo continuiamo a dire anche per il centrosinistra e per il campo largo, che non è altro che una foto proprio perché ha questo problema di metodo. Di questo restiamo convinti", sottolinea ancora il segretario di +Europa.
Roma, 13 dic. (Adnkronos) - "Lo Statuto di Roma che istituisce la Corte penale internazionale è chiaro e non lascia spazio a fraintendimenti. L’immunità a Netanyahu e Gallant, paventata dalla Francia ma anche da esponenti del governo italiano, non è applicabile. Il mandato d’arresto emesso lo scorso 22 novembre nei confronti dei due membri del governo israeliano va eseguita senza se e senza ma, nel caso in cui si dovessero recare in uno dei 124 Paesi che hanno sottoscritto lo Statuto. Nel giorno in cui il bilancio delle vittime dell’esercito israeliano nella Striscia di Gaza è salito a circa 44.875 morti e 106.454 feriti la conferma che abbiamo ricevuto durante la nostra missione presso la Corte penale internazionale lascia ben sperare che la forza del diritto vincerà e prevarrà sulla forza delle armi e del potere". Così in una nota congiunta i deputati del Movimento 5 Stelle Stefania Ascari, Carmela Auriemma, Valentina Barzotti, Dario Carotenuto e Arnaldo Lomuti e gli europarlamentari Danilo Della Valle e Gaetano Pedullà.
"Questa missione a L’Aja è stata organizzata dall’intergruppo per la pace e ha riunito in totale venti fra deputati ed eurodeputati di M5S, Pd e Avs. Il nostro comune obiettivo è quello di fare giustizia per le vittime del genocidio compiuto da Israele a Gaza - proseguono -. Secondo lo Statuto di Roma, se ritenuti colpevoli, Netanyahu e Gallant dovrebbero risarcire le vittime della loro malvagità: sappiamo che questo sarà puramente simbolico ma per noi è essenziale applicare alla lettera il diritto internazionale. Ai quasi 1.000 fra funzionari e giudici della Corte penale internazionale inviamo la nostra solidarietà e la vicinanza per gli attacchi che provengono dal Congresso degli Stati Uniti e dalla israeliana Knesset che mirano a isolare se non addirittura annientare il lavoro della Corte. Due proposte di legge che pendono in queste due assemblee prevedono infatti sanzioni e l’istituzione di un reato che andrebbero a colpire chi intrattiene rapporti con la Corte. Questo è inaccettabile".
"Le istituzioni europee devono reagire a quello che si prefigura come un certificato di morte per la Corte stessa e noi lotteremo affinché la Commissione europea deliberi un atto delegato in sua difesa. Noi saremo la scorta civile della Cpi", concludono gli esponenti del M5S.
Roma, 13 dic. (Adnkronos) - ''La riforma della giustizia serve a dare più certezze ai cittadini ed è la madre di tutte le riforme. Il problema della giustizia pesa anche sulla competitività delle nostre imprese. Nulla contro la magistratura, vogliamo solo che accusa e difesa siano sullo stesso piano Il Parlamento non può perdere tempo sulla riforma della giustizia, che è anche una questione sociale''. Lo ha sottolineato Antonio Tajani, leader di Fi, al Cn.
Roma, 13 dic. (Adnkronos) - ''E' una battaglia politica che abbiamo condotto. Andremo avanti'' con la proposta sullo ius Italiae. Lo ha detto il segretario nazionale di Fi, Antonio Tajani, al Cn.
Roma, 13 dic. (Adnkronos) - ''Conto su di voi, senza di voi non si va da nessuna parte. Non possiamo accontentarci del 10 per cento", per arrivare al 20 per cento serve un salto di qualità'' politico e organizzativo. Dal "primo gennaio dobbiamo cambiare registro''. Lo ha detto il segretario nazionale di Fi, Antonio Tajani, al Cn.
Roma, 13 dic. (Adnkronos) - ''Dobbiamo fare un partito diverso, purtroppo non abbiamo più un grande leader come Berlusconi, ora dobbiamo camminare con le nostre gambe... Serve un salto di qualità, dobbiamo fare di più''. E' l'appello-monito lanciato da Antonio Tajani agli azzurri riuniti del Consiglio nazionale di Forza Italia in corso nell'Auletta dei gruppi parlamentari alla Camera.
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