“La vicenda smaschera un sistema cinicamente classista”. Il sindacato Usb Calabria attacca il presidente della Regione Roberto Occhiuto che la settimana scorsa è stato operato al cuore all’azienda ospedaliera universitaria “Dulbecco” di Catanzaro.
“La sanità non è uguale per tutti” denuncia il sindacato secondo cui, in merito all’intervento chirurgico del governatore di Forza Italia, ci sarebbero state “disparità, abusi e privilegi con la complicità dei vertici della azienda Dulbecco”. Che replica: “L’intervento cardiochirurgico a cui è stato sottoposto il presidente Roberto Occhiuto è stato svolto secondo prassi e procedure aziendali consolidate e utilizzate in entrambi i presidi dell’Azienda ospedaliera universitaria ‘Renato Dulbecco’”.
Ma andiamo con ordine per capire cosa è successo in Calabria, quando Occhiuto la mattina del 4 dicembre annuncia, con un video su Facebook, che sta andando a operarsi perché “da qualche tempo – sono le sue parole – il mio cuore sta dando qualche problema, la valvola mitralica, e quindi per qualche giorno sarò offline ma ritornerò”.
Oltre al commento sui social della presidente del Consiglio Giorgia Meloni (“Forza Roberto! Ti aspettiamo in salute, con rinnovata tenacia ed energia”), a stretto giro è arrivata pure la nota stampa della Regione Calabria in cui si specificava che Occhiuto sarebbe stato sottoposto a un “intervento di cardiochirurgia”. “In seguito ad alcuni accertamenti clinici – recitava il primo comunicato – al governatore era stata diagnosticata una severa insufficienza mitralica legata ad un prolasso della stessa valvola cardiaca. L’operazione è eseguita dall’equipe del professor Pasquale Mastroroberto, primario del reparto di cardiochirurgia, e sarà presente nel team anche il dottor Daniele Maselli, esperto in chirurgia endoscopica”.
Tutto in regola. Anzi no. Una premessa è d’obbligo: fortunatamente l’intervento di cardiochirurgia alla valvola mitralica del governatore è andato bene, Occhiuto è stato già dimesso, ha iniziato la riabilitazione e gli auguriamo una pronta guarigione, che possa rimettersi presto e tornare al suo lavoro.
Passata la paura, tra l’altro legittima, però, iniziano le polemiche. Le timide voci sulla circostanza che a operarlo, di fatto, sia stato non il primario dell’ospedale pubblico ma un medico esterno circolavano già mentre Occhiuto era sotto i ferri. Due giorni fa hanno trovato corpo nella denuncia pubblica dell’Usb Calabria.
Attese le dimissioni ospedaliere del presidente della Regione, il sindacato segnala “alcune gravi criticità emerse da questa vicenda, che mettono in evidenza una disparità di trattamento inaccettabile nella sanità calabrese. L’intervento cui è stato sottoposto il presidente Occhiuto, una plastica della valvola mitrale eseguita con tecnica endoscopica mininvasiva e tecnologia 3D di ultima generazione, rappresenta un’opzione chirurgica all’avanguardia, capace di ridurre significativamente i tempi di recupero e le complicazioni post-operatorie. Tuttavia, questa procedura non è normalmente garantita ai cittadini calabresi. Nei nostri ospedali, un intervento di questo tipo è realizzabile esclusivamente tramite sternotomia, con il torace aperto, una modalità che comporta degenze più lunghe e rischi di infezioni molto più elevati. Questo episodio solleva, dunque, interrogativi gravi sulla reale equità di accesso alle cure nella nostra regione”.
Ecco perché, secondo il sindacato Usb, ci sarebbero alcuni aspetti di gestione amministrativa e sanitaria della vicenda che andrebbero spiegati: “La presenza in sala operatoria del dottor Daniele Maselli, cardiochirurgo di chiara fama ma privo di qualsiasi contratto con l’azienda Dulbecco, solleva dubbi sul legittimo utilizzo delle risorse pubbliche. È legittimo chiedersi come sia stato possibile che un professionista privato abbia avuto accesso a una sala operatoria pubblica, con la collaborazione di personale medico pagato dai calabresi, senza che ci fosse alcuna forma di autorizzazione o convenzione ufficiale. E ancora, come è possibile che i vertici aziendali non fossero a conoscenza di quanto stava accadendo? È lecito dubitare della loro estraneità o ipotizzare una colpevole complicità?”.
Domande legittime alle quali l’Usb, in assenza di reazioni da parte dell’Azienda ospedaliera, si dà anche una risposta: “Il sistema sanitario pubblico è stato strumentalizzato per garantire un privilegio inaccettabile a un paziente ‘eccellente’”. In altre parole, stando alla ricostruzione del sindacato Usb, per sottoporsi a questo tipo di intervento al cuore Occhiuto aveva due strade: farlo in Calabria dove si utilizza la tecnica della sternotomia, che avrebbe richiesto tempi più lunghi di recupero e rischi di infezione più alti (in quanto è un’operazione a cuore aperto), oppure andare fuori regione dove il dottore Maselli, che in passato operava in una clinica privata a Catanzaro, lo avrebbe operato “con tecnica endoscopica mininvasiva e tecnologia 3D di ultima generazione”. Questa seconda ipotesi, però, non sarebbe stato un grande spot pubblicitario per la Sanita calabrese di cui Occhiuto è commissario che sarebbe stato sommerso dalle polemiche.
E allora ecco la soluzione: “Pur non scegliendo una struttura privata dove opera il dottore Maselli – scrive l’Usb –, si è permesso il ‘privilegio’ di utilizzare arrogantemente una struttura pubblica per un medico che con il Servizio sanitario regionale non ha alcun rapporto. La possibilità di chiamare un chirurgo privato, che lavora tra Napoli e Bari, per un intervento in un ospedale pubblico è un privilegio che nessun altro cittadino calabrese avrebbe potuto permettersi. Questa arroganza non ci sorprende, perché è l’espressione diretta di un sistema che perpetua disuguaglianze e alimenta la sfiducia nelle istituzioni. Occhiuto afferma quotidianamente che in sanità ci ha messo la faccia, ma mai come questa volta l’ha persa”.
Pubblicate su alcuni giornali calabresi nei giorni scorsi, quelle dell’Usb sono accuse pesantissime alle quali l’Azienda ospedaliera universitaria “Dulbecco” fino ad oggi non aveva replicato. Attraverso gli uffici regionali, ilfattoquotidiano.it ha contattato i vertici della struttura sanitaria per avere spiegazioni sulla vicenda.
Dopo qualche ora, mentre Occhiuto ancora in riabilitazione non risponde all’Usb, ecco la nota stampa di replica dell’ospedale: “Il coinvolgimento di specialisti esterni è una pratica diffusa in tutto il mondo e dunque anche in tutta Italia, è finalizzato a fare acquisire alle aziende le necessarie expertises, ed è propedeutico a un positivo scambio di tecniche e competenze tra professionalità d’avanguardia. Tra il 2023 e il 2024, solo per citare gli anni più recenti, presso l’Aou ‘Dulbecco’ di Catanzaro si sono svolti almeno 23 interventi con medici esterni all’azienda (dipendenti pubblici o specialisti privati) esperti nell’esecuzione di procedure nell’ambito di un particolare settore che richiedono specifiche expertises, con l’espresso consenso del paziente. In 13 casi si è trattato di interventi alla valvola mitralica. Tutte queste occasioni, oltre ad aver consentito di fornire un’adeguata risposta assistenziale a bisogni di salute complessi, hanno rappresentato opportunità di scambio di esperienze tecnico-pratiche e di protocolli assistenziali nell’ambito di settori di alta specialità”.
Per quarto riguarda, invece, “l’intervento a cui è stato sottoposto il presidente Occhiuto, è opportuno chiarire – scrivono i vertici dell’azienda ospedaliera di Catanzaro – che l’espletamento dell’attività da parte dei professionisti individuati dal direttore della cardiochirurgia della Dulbecco è stata oggetto di autorizzazione da parte della direzione e, come negli altri casi citati, è stato svolto a titolo gratuito, con copertura assicurativa a carico dei professionisti, non comportando alcuno esborso da parte dell’azienda”.
Bollando, infine, come “sterile polemica” la denuncia dell’Usb, l’ospedale Dulbecco ribadisce “la strategicità di tale approccio organizzativo e clinico che continuerà a essere perseguito, in linea con il resto del Paese, nel convincimento che ciò rappresenti anche un fattore di crescita di una azienda ospedaliera universitaria che ambisce a diventare hub di riferimento dell’intero Mezzogiorno d’Italia”.
La nota della Dulbecco chiarisce quasi tutto: sicuramente rassicura sugli aspetti burocratici dell’intervento eseguito sul cuore del governatore di Forza Italia spiegando che è stata una “prassi consolidata” quella di far operare medici esterni, “a titolo gratuito”, nelle sale operatorie dell’ospedale di Catanzaro.
Resta da rispondere, quindi, a una sola domanda: a tutti i calabresi che ne hanno bisogno e lo richiedono sarà garantito lo stesso intervento al cuore con tecnica endoscopica mininvasiva e tecnologia 3D?
Palazzi & Potere
Calabria, il governatore Occhiuto operato nel pubblico, ma da un cardiochirurgo privato: botta e risposta tra sindacato e ospedale
Intervento di sostituzione della valvola mitralica. In sala operatoria il primario del Dulbecco di Catanzaro, ma anche uno specialista di fiducia. L'Usb attacca: "Trattamento da casta", l'Azienda sanitaria replica: "Prassi consolidata e a titolo gratuito"
“La vicenda smaschera un sistema cinicamente classista”. Il sindacato Usb Calabria attacca il presidente della Regione Roberto Occhiuto che la settimana scorsa è stato operato al cuore all’azienda ospedaliera universitaria “Dulbecco” di Catanzaro.
“La sanità non è uguale per tutti” denuncia il sindacato secondo cui, in merito all’intervento chirurgico del governatore di Forza Italia, ci sarebbero state “disparità, abusi e privilegi con la complicità dei vertici della azienda Dulbecco”. Che replica: “L’intervento cardiochirurgico a cui è stato sottoposto il presidente Roberto Occhiuto è stato svolto secondo prassi e procedure aziendali consolidate e utilizzate in entrambi i presidi dell’Azienda ospedaliera universitaria ‘Renato Dulbecco’”.
Ma andiamo con ordine per capire cosa è successo in Calabria, quando Occhiuto la mattina del 4 dicembre annuncia, con un video su Facebook, che sta andando a operarsi perché “da qualche tempo – sono le sue parole – il mio cuore sta dando qualche problema, la valvola mitralica, e quindi per qualche giorno sarò offline ma ritornerò”.
Oltre al commento sui social della presidente del Consiglio Giorgia Meloni (“Forza Roberto! Ti aspettiamo in salute, con rinnovata tenacia ed energia”), a stretto giro è arrivata pure la nota stampa della Regione Calabria in cui si specificava che Occhiuto sarebbe stato sottoposto a un “intervento di cardiochirurgia”. “In seguito ad alcuni accertamenti clinici – recitava il primo comunicato – al governatore era stata diagnosticata una severa insufficienza mitralica legata ad un prolasso della stessa valvola cardiaca. L’operazione è eseguita dall’equipe del professor Pasquale Mastroroberto, primario del reparto di cardiochirurgia, e sarà presente nel team anche il dottor Daniele Maselli, esperto in chirurgia endoscopica”.
Tutto in regola. Anzi no. Una premessa è d’obbligo: fortunatamente l’intervento di cardiochirurgia alla valvola mitralica del governatore è andato bene, Occhiuto è stato già dimesso, ha iniziato la riabilitazione e gli auguriamo una pronta guarigione, che possa rimettersi presto e tornare al suo lavoro.
Passata la paura, tra l’altro legittima, però, iniziano le polemiche. Le timide voci sulla circostanza che a operarlo, di fatto, sia stato non il primario dell’ospedale pubblico ma un medico esterno circolavano già mentre Occhiuto era sotto i ferri. Due giorni fa hanno trovato corpo nella denuncia pubblica dell’Usb Calabria.
Attese le dimissioni ospedaliere del presidente della Regione, il sindacato segnala “alcune gravi criticità emerse da questa vicenda, che mettono in evidenza una disparità di trattamento inaccettabile nella sanità calabrese. L’intervento cui è stato sottoposto il presidente Occhiuto, una plastica della valvola mitrale eseguita con tecnica endoscopica mininvasiva e tecnologia 3D di ultima generazione, rappresenta un’opzione chirurgica all’avanguardia, capace di ridurre significativamente i tempi di recupero e le complicazioni post-operatorie. Tuttavia, questa procedura non è normalmente garantita ai cittadini calabresi. Nei nostri ospedali, un intervento di questo tipo è realizzabile esclusivamente tramite sternotomia, con il torace aperto, una modalità che comporta degenze più lunghe e rischi di infezioni molto più elevati. Questo episodio solleva, dunque, interrogativi gravi sulla reale equità di accesso alle cure nella nostra regione”.
Ecco perché, secondo il sindacato Usb, ci sarebbero alcuni aspetti di gestione amministrativa e sanitaria della vicenda che andrebbero spiegati: “La presenza in sala operatoria del dottor Daniele Maselli, cardiochirurgo di chiara fama ma privo di qualsiasi contratto con l’azienda Dulbecco, solleva dubbi sul legittimo utilizzo delle risorse pubbliche. È legittimo chiedersi come sia stato possibile che un professionista privato abbia avuto accesso a una sala operatoria pubblica, con la collaborazione di personale medico pagato dai calabresi, senza che ci fosse alcuna forma di autorizzazione o convenzione ufficiale. E ancora, come è possibile che i vertici aziendali non fossero a conoscenza di quanto stava accadendo? È lecito dubitare della loro estraneità o ipotizzare una colpevole complicità?”.
Domande legittime alle quali l’Usb, in assenza di reazioni da parte dell’Azienda ospedaliera, si dà anche una risposta: “Il sistema sanitario pubblico è stato strumentalizzato per garantire un privilegio inaccettabile a un paziente ‘eccellente’”. In altre parole, stando alla ricostruzione del sindacato Usb, per sottoporsi a questo tipo di intervento al cuore Occhiuto aveva due strade: farlo in Calabria dove si utilizza la tecnica della sternotomia, che avrebbe richiesto tempi più lunghi di recupero e rischi di infezione più alti (in quanto è un’operazione a cuore aperto), oppure andare fuori regione dove il dottore Maselli, che in passato operava in una clinica privata a Catanzaro, lo avrebbe operato “con tecnica endoscopica mininvasiva e tecnologia 3D di ultima generazione”. Questa seconda ipotesi, però, non sarebbe stato un grande spot pubblicitario per la Sanita calabrese di cui Occhiuto è commissario che sarebbe stato sommerso dalle polemiche.
E allora ecco la soluzione: “Pur non scegliendo una struttura privata dove opera il dottore Maselli – scrive l’Usb –, si è permesso il ‘privilegio’ di utilizzare arrogantemente una struttura pubblica per un medico che con il Servizio sanitario regionale non ha alcun rapporto. La possibilità di chiamare un chirurgo privato, che lavora tra Napoli e Bari, per un intervento in un ospedale pubblico è un privilegio che nessun altro cittadino calabrese avrebbe potuto permettersi. Questa arroganza non ci sorprende, perché è l’espressione diretta di un sistema che perpetua disuguaglianze e alimenta la sfiducia nelle istituzioni. Occhiuto afferma quotidianamente che in sanità ci ha messo la faccia, ma mai come questa volta l’ha persa”.
Pubblicate su alcuni giornali calabresi nei giorni scorsi, quelle dell’Usb sono accuse pesantissime alle quali l’Azienda ospedaliera universitaria “Dulbecco” fino ad oggi non aveva replicato. Attraverso gli uffici regionali, ilfattoquotidiano.it ha contattato i vertici della struttura sanitaria per avere spiegazioni sulla vicenda.
Dopo qualche ora, mentre Occhiuto ancora in riabilitazione non risponde all’Usb, ecco la nota stampa di replica dell’ospedale: “Il coinvolgimento di specialisti esterni è una pratica diffusa in tutto il mondo e dunque anche in tutta Italia, è finalizzato a fare acquisire alle aziende le necessarie expertises, ed è propedeutico a un positivo scambio di tecniche e competenze tra professionalità d’avanguardia. Tra il 2023 e il 2024, solo per citare gli anni più recenti, presso l’Aou ‘Dulbecco’ di Catanzaro si sono svolti almeno 23 interventi con medici esterni all’azienda (dipendenti pubblici o specialisti privati) esperti nell’esecuzione di procedure nell’ambito di un particolare settore che richiedono specifiche expertises, con l’espresso consenso del paziente. In 13 casi si è trattato di interventi alla valvola mitralica. Tutte queste occasioni, oltre ad aver consentito di fornire un’adeguata risposta assistenziale a bisogni di salute complessi, hanno rappresentato opportunità di scambio di esperienze tecnico-pratiche e di protocolli assistenziali nell’ambito di settori di alta specialità”.
Per quarto riguarda, invece, “l’intervento a cui è stato sottoposto il presidente Occhiuto, è opportuno chiarire – scrivono i vertici dell’azienda ospedaliera di Catanzaro – che l’espletamento dell’attività da parte dei professionisti individuati dal direttore della cardiochirurgia della Dulbecco è stata oggetto di autorizzazione da parte della direzione e, come negli altri casi citati, è stato svolto a titolo gratuito, con copertura assicurativa a carico dei professionisti, non comportando alcuno esborso da parte dell’azienda”.
Bollando, infine, come “sterile polemica” la denuncia dell’Usb, l’ospedale Dulbecco ribadisce “la strategicità di tale approccio organizzativo e clinico che continuerà a essere perseguito, in linea con il resto del Paese, nel convincimento che ciò rappresenti anche un fattore di crescita di una azienda ospedaliera universitaria che ambisce a diventare hub di riferimento dell’intero Mezzogiorno d’Italia”.
La nota della Dulbecco chiarisce quasi tutto: sicuramente rassicura sugli aspetti burocratici dell’intervento eseguito sul cuore del governatore di Forza Italia spiegando che è stata una “prassi consolidata” quella di far operare medici esterni, “a titolo gratuito”, nelle sale operatorie dell’ospedale di Catanzaro.
Resta da rispondere, quindi, a una sola domanda: a tutti i calabresi che ne hanno bisogno e lo richiedono sarà garantito lo stesso intervento al cuore con tecnica endoscopica mininvasiva e tecnologia 3D?
Articolo Precedente
Atreju, Rampelli escluso dal panel sul nucleare, se la prende con i vertici di Fratelli d’Italia: “Mi avete fatto fuori”
Articolo Successivo
Stipendi dei ministri non parlamentari, salta l’equiparazione: il governo costretto alla retromarcia, “solo rimborsi trasferte”
Gentile lettore, la pubblicazione dei commenti è sospesa dalle 20 alle 9, i commenti per ogni articolo saranno chiusi dopo 72 ore, il massimo di caratteri consentito per ogni messaggio è di 1.500 e ogni utente può postare al massimo 150 commenti alla settimana. Abbiamo deciso di impostare questi limiti per migliorare la qualità del dibattito. È necessario attenersi Termini e Condizioni di utilizzo del sito (in particolare punti 3 e 5): evitare gli insulti, le accuse senza fondamento e mantenersi in tema con la discussione. I commenti saranno pubblicati dopo essere stati letti e approvati, ad eccezione di quelli pubblicati dagli utenti in white list (vedere il punto 3 della nostra policy). Infine non è consentito accedere al servizio tramite account multipli. Vi preghiamo di segnalare eventuali problemi tecnici al nostro supporto tecnico La Redazione
Zonaeuro
Von der Leyen spinge l’Europa verso il riarmo: “È il momento della pace attraverso la forza”. La protesta M5s a Strasburgo: “Basta soldi all’industria bellica”
Mondo
Ucraina, maxi-attacco coi droni su Mosca: 3 vittime. Kiev: “Serve per incentivare Putin a fare la pace”
Da Il Fatto Quotidiano in Edicola
Catricalà, l’ombra di un’estorsione sul suicidio dell’ex capo Antitrust: fu registrato di nascosto dal cliente
Roma, 11 mar (Adnkronos) - "I casi di disturbi del comportamento alimentare sono drammaticamente in aumento, oltre 3 milioni e mezzo nel nostro Paese, e invece il governo Meloni continua a tagliare le risorse”. Lo ha detto la presidente dei deputati di Italia Viva Maria Elena Boschi intervenendo alla conferenza stampa sui disturbi alimentari alla Camera dei deputati.
"Chiediamo al governo Meloni di mettere le risorse necessarie a far fronte all’aumento dei casi. Il fondo istituito dal governo Draghi è stato azzerato. Il governo Meloni mette sempre meno risorse, a rilento, senza continuità, senza possibilità di progettazione e di presa in carico dei pazienti. Inoltre le strutture idonee per la riabilitazione intensiva -ha aggiunto- non sono presenti in tutte le regioni, creando problemi di mobilità interregionale e impatto sulla continuità scolastica e i legami familiari”.
“Noi di Italia Viva, insieme alle opposizioni, portiamo avanti questa battaglia in Parlamento a fianco delle associazioni e a fianco delle studentesse e degli studenti che si sono mobilitati per chiedere attenzione su un tema che ormai riguarda anche bambini e bambine ed è, purtroppo, la seconda causa di morte nel mondo per i ragazzi tra i 12 e i 17 anni”.
Roma, 11 mar (Adnkronos) - Domani, mercoledì 12 marzo alle 17.30, presso la sala stampa della Camera dei deputati – via della Missione 4 a Roma – si terrà la presentazione del libro 'Antonio Martino, interventi istituzionali'. Lo rende noto Forza Italia.
All’evento interverranno i capigruppo azzurri alla Camera e al Senato, Paolo Barelli e Maurizio Gasparri; Stefano Benigni, vicesegretario nazionale di Forza Italia e segretario nazionale del movimento giovanile azzurro e Marco Reguzzoni, presidente dell’associazione I Repubblicani e curatore della pubblicazione.
"Si tratta di un omaggio a un importante protagonista della storia politica del nostro Paese - spiega Reguzzoni –, un grande pensatore e liberale. Un esempio per i giovani, che proprio nel libro potranno trovare spunti e riflessioni ancora attualissimi in alcuni dei suoi discorsi pronunciati in occasioni istituzionali”. Il volume vanta i contributi di due importanti esponenti di Forza Italia: Letizia Moratti - che di Martino è stata collega di governo - e il vicesegretario e segretario nazionale dei Giovani di Forza Italia Stefano Benigni.
(Adnkronos) - “Il pensiero di Martino – sottolinea Benigni - continua a ispirare chiunque creda in una società libera, dinamica e meritocratica. La sua visione rimane un pilastro per tutti coloro che, come noi, ritengono che il futuro dei giovani dipenda dalla possibilità di costruirlo liberamente, senza imposizioni. Martino – ha aggiunto – è stato uno dei grandi protagonisti della storia del nostro movimento e per questo credo che debba essere parte del nostro “album di famiglia”, quella raccolta di grandi figure, fortemente voluta anche dal nostro Segretario Nazionale, Antonio Tajani, che saranno sempre un modello e un punto di riferimento per noi e per la nostra azione politica”.
(Adnkronos) - E' stato proprio l'uomo a chiamare il 112 per soccorrere la madre. Agli agenti ha raccontato che la donna, con diverse patologie, era caduta ma l'orario indicato e alcuni elementi non hanno convinto del tutto. A insospettire i poliziotti anche alcuni interventi recenti: erano state segnalate un paio di liti dopo che il quarantottenne, consulente, era tornato a vivere a casa della madre, dopo una separazione difficile.
Altro tassello contro il figlio l'aver incassato, il giorno dopo la morte della madre, un bonifico fatto dal conto della donna al suo per una cifra di 30mila euro. Interrogato su questo aspetto ha preferito non rispondere alle domande degli inquirenti. L'autospia, disposta dalla pm Giancarla Serafini, ha infine certificato i sospetti: il medico legale ha certificato la morte per soffocamento. Per l'uomo è scattato l'arresto per omicidio e maltrattamenti.
Palermo, 11 mar. (Adnkronos) - La Polizia di Stato di Trapani ha arrestato uno stalker seriale che violava sistematicamente le prescrizioni di divieto di avvicinamento alla ex compagna. Il personale del Commissariato di P.S. di Alcamo ha dato esecuzione all’ordine di arresto emesso dalla Corte d’Appello di Palermo nei confronti dello stalker di nazionalità rumena, di 46 anni. Nello specifico, l’Autorità Giudiziaria, a seguito delle reiterate violazioni della misura del divieto di avvicinamento alla parte offesa, ha ritenuto di dover disporre l’aggravamento della stessa con la misura cautelare più afflittiva della custodia in carcere. Difatti, nonostante la prescrizione di non avvicinarsi all’ex coniuge con l’obbligo di portare con sé il dispositivo elettronico anti-stalker, il cittadino rumeno girava indisturbato per la città lasciando in più occasioni il dispositivo a casa.
Peraltro, nell’ambito di una ulteriore attività d’indagine, l’arrestato è stato raggiunto da un provvedimento cautelare che disponeva il divieto di avvicinamento alla parte offesa, con applicazione del dispositivo elettronico, poiché lo stesso veniva ritenuto responsabile di analoghe condotte persecutorie poste in essere in pregiudizio di un’altra donna con cui aveva intrattenuto una relazione sentimentale.
L’arrestato è stato quindi fermato e condotto presso gli Uffici del Commissariato di P.S. per poi essere tradotto presso la Casa Circondariale di Trapani. "La Polizia di Stato ribadisce il proprio impegno nella tutela delle vittime di stalking e violenza, invitando chiunque si trovi in situazioni analoghe a rivolgersi tempestivamente alle Forze dell’Ordine", si legge in una nota.
Roma, 11 mar. (Adnkronos) - Il Gruppo Dolomiti Energia ha preso parte alla terza edizione di Key - The Energy Transition Expo (alla Fiera di Rimini, dal 5 al 7 marzo), l’evento di riferimento in Italia dedicato al presente e al futuro dell’energia, fra tecnologie e soluzioni per la transizione energetica, strategie per il clima e rinnovabili.
"Noi portiamo l'esperienza di una società che è focalizzata solamente sulle rinnovabili, che ha fatto e operato una scelta particolare che continuiamo a perseguire. Siamo il primo operatore di sole rinnovabili in Italia e vogliamo continuare a crescere in questo settore e a integrare la catena del valore. Quindi vogliamo essere presenti su tutti i pezzi della catena del valore del settore energia, dalla produzione all'energy management, alla commercializzazione e a tutti i nostri clienti. E a crescere in maniera coordinata fra i vari settori in modo da avere una copertura automatica all'interno del gruppo fra la produzione e il consumo", spiega Stefano Granella, Ceo di Dolomiti Energia.
In Fiera sono state presentate le soluzioni integrate che il Gruppo propone per guidare la transizione energetica di imprese, aziende energivore, pubbliche amministrazioni, enti e clienti domestici in tutta Italia. Con attenzione a efficienza energetica, forniture energetiche innovative, rinnovabili, flessibilità energetica, ottimizzazione dei consumi, uso consapevole delle risorse.
Alla lunga storia di sostenibilità del Gruppo si sono aggiunte di recente tre importanti tappe. Il Gruppo è, infatti, il primo player nazionale con un portafoglio di impianti 100% rinnovabili tra i vincitori delle aste del Capacity Market 2026 di Terna, introdotto per favorire la decarbonizzazione e assicurare la stabilità del sistema elettrico italiano.
Inoltre, in ottica di diversificazione ulteriore della produzione rinnovabile e per consolidare la propria posizione tra le grandi multiutility italiane (il Gruppo è quarto produttore italiano di energia idroelettrica), il Gruppo ha di recente perfezionato una partnership strategica con il Gruppo Ivpc, attivo nel settore delle energie rinnovabili in Italia, per ampliare la generazione da eolico e fotovoltaico. La prima iniziativa di successo nata da questa partnership è la recente messa in esercizio di un nuovo impianto fotovoltaico ad Apricena in Puglia.
Infine, il Gruppo ha dato vita al progetto Renewability, prima community remota di prosumer in Italia. È un modello di consorzio che offre alle aziende l’opportunità di investire in impianti di produzione da fonte rinnovabile e di approvvigionarsi dell’energia prodotta dai propri impianti, svincolandosi dall’andamento dei prezzi dell’energia. In qualità di aggregatori nell’ambito del meccanismo Energy Release 2.0, Dolomiti Energia mette a disposizione una capacità produttiva di energia rinnovabile, grazie ad impianti di prossima realizzazione.
Roma, 11 mar (Adnkronos) - "Anni e anni passati a ripetere sempre lo stesso concetto, e poi? Basta una sentenza per rinnegare tutto. Ma quello che ha stabilito la Cassazione sul caso Diciotti rimane: bisogna risarcire i migranti intrappolati a bordo. Il vicepremier Salvini negli ultimi giorni ha fatto la solita becera propaganda sostenendo che saranno i contribuenti a pagare per le sue malefatte. Non è così, c'è una cosa che si chiama danno erariale. E tocca le sue tasche, non le nostre. Non c’è propaganda che tenga". Lo dice sui social la senatrice dell’Alleanza Verdi e Sinistra Ilaria Cucchi.
Roma, 11 mar. (Adnkronos) - Felicia, brand di Andriani S.p.A Società Benefit, leader nel settore dell’healthy food per l'utilizzo di materie prime innovative e naturalmente prive di glutine, come cereali (avena, riso, grano saraceno e teff integrali) e legumi (lenticchie, ceci, piselli) è Official Supplier della Acea Run Rome The Marathon 2025 che si terrà dal 14 al 16 marzo.
Un'opportunità speciale per promuovere il legame tra alimentazione sana e sport attraverso iniziative dedicate a chi desidera avere uno stile di vita salutare e migliorare il proprio benessere.
Felicia, capofila della filiera di legumi più estesa di Italia, è buona per tutti e adatta agli sportivi. Il brand ha scelto così di diventare partner della Maratona di Roma, un evento che ogni anno attrae migliaia di atleti e appassionati da tutto il mondo.
Durante i tre giorni di evento, dal 14 al 16 marzo, Felicia prenderà parte al Villaggio Expo della manifestazione con stand dedicati, dove i visitatori potranno scoprire i prodotti del brand. Felicia offrirà momenti interattivi e giochi progettati per sensibilizzare il pubblico su come adottare un’alimentazione sana, equilibrata e leggera, prediligendo proteine vegetali e cereali integrali naturalmente privi di glutine, coinvolgendo tanto gli adulti quanto i bambini in attività di edutainment.
Uno degli appuntamenti più attesi in queste giornate è il cooking show con lo chef Massimo Buono, che si terrà venerdì 14 marzo dalle 19:30 alle 23:30 presso la Rinascente di Via del Tritone. Un'occasione esclusiva durante la quale il pubblico potrà gustare piatti gustosi e salutari a base di pasta Felicia.
Il 16 marzo, giorno della Maratona, Felicia sarà presente al Villaggio Fun Run con attività dedicate e sarà al fianco degli atleti regalando loro uno dei prodotti più iconici di Felicia: i sedanini di lenticchie rosse. Un prodotto realizzato con un solo ingrediente – farina di lenticchie rosse biologiche – che rappresenta il connubio perfetto tra ricerca tecnologica e pratiche agricole sostenibili.
"Partecipare alla Maratona di Roma è per noi un'occasione importante per condividere i nostri valori e la nostra missione. Siamo entusiasti di supportare un’iniziativa che accoglie partecipanti di ogni età e livello, dagli atleti alle famiglie promuovendo un nuovo stile alimentare ispirato alla dieta mediterranea e alla biodiversità a tavola. La nostra proposta di prodotti è adatta a tutti e coniuga qualità e benessere offrendo un’esperienza di gusto unica” ha dichiarato Marco Lentini, Marketing Director di Andriani.