Rose Ausländer (1901 Cernovitz-Bucovina –1988 Düsseldorf-Germania), contemporanea e amica di Paul Celan, di cultura ebraica, a partire dalla morte del padre, nel 1920, ebbe una esistenza economica travagliata e a rischio di deportazione. Emigrata due volte negli Stati Uniti (192-1931 e 1946-1964), dove decide di scrivere in inglese, è sopravvissuta insieme alla madre alla deportazione nel ghetto di Cernovitz (1941-1944). Nel 1964 rientra per la seconda volta dagli Stati Uniti, viaggia in lungo e in largo per l’Europa e si stabilisce a Düsseldorf: Daheim/A casa. Le sue poesie sono composte in un tedesco scarno, essenziale ma intenso, lontano da ogni appartenenza territoriale (Dem Meer zu/Verso il mare), per confermarne l’estraneità al genocidio nazista (Allein/Sola, Ein Zeichnen/Un segno), ma anche profondamente ancorato nel suo vissuto personale (Rückkehr I/Ritorno I) e spesso, nel male e nel bene, di sorprendente attualità (Gäbe es/Se esistessi e Liebe III/Amore III).
G. C.
***
Daheim
In der Fremde
daheim
Land meiner Muttersprache
sündiges büssendes Land
ich wählte dich
als meine Wohnung
Heimatfremde
wo ich viele
fremde Freunde
liebe
*
A casa
Nell’altrove
a casa
terra della mia lingua madre
terra del peccato e della penitenza
ti ho scelto
come mia dimora
patria a me estranea
dove amo
molti
amici a me diversi
***
Dem Meer zu
Meine gefrorene Worte
sind aufgetaut
fließen durch fremde Länder
dem Meer zu
dem sie gehören
Meine Worte
grüßen jeden
dem sie unterwegs
begegnen
*
Verso il mare
Le mie parole ghiacciate
si sono sciolte
scorrono per terre straniere
verso il mare
di cui fanno parte
Le mie parole
salutano tutti quelli
che incontrano
per strada
***
Allein
Ich lebe allein
mit dem Lied
Meine Fragen
werden nicht fertig
Der Himmel antwortet
nein
ja
Ich weiß nicht
wo das Ende beginnt
der Anfang endet
*
Da sola
Vivo da sola
con il mio canto
Le mie domande
non si esauriscono
Il cielo risponde
no
sì
Ignoro
dove inizia la fine
e finisce l’inizio
***
Ein Zeichen
Sag kein Sterbenswörtchen
ich lese deine Gedanken
in deinem Blick
Ich habe die Augensprache
erlernt
im Getto
als mein Mund
schweigen mußte
Ein Zeichen
mit dem Zeigefinger
ein tiefer Atem
ein Schritt ins Niemandsland
Wo sich Sprachen
von Menschen und Dingen
treffen
*
Un segno
Non dire una sola parola
ti leggo i pensieri
nello sguardo
Ho appreso
la lingua degli occhi
nel ghetto
quando la mia bocca
doveva tacere
Un segno
con l’indice
un sospiro profondo
un passo nella terra di nessuno
Dove si incrociano
le lingue
degli uomini e delle cose.
***
Rückkehr I
Zur Rückkehr
gut ausgerüstet
di winklige Gasse
auszugraben
auf die der Himmel gestürzt war
Aneinandergelehnt die Häuser
raunten sich Sagen zu
Großvätererbe
Die fleißigen Frauen am Herd
kannten die Funkenzeichen
Hochzeit Gäste Tod
Wir kommen nicht weiter
verrostete Kupfermünzen Scherben
Wo stand der Kreuzgarten
Kein Kreuz
meldete die Stelle
keine Stelle zeigt
was wir suchten
wo wir uns wiederfinden
Zur Rückkehr schlecht ausgerüstet
es fehlen ja unsere
lichtvertriebenen
Toten
*
Ritorno I
ben attrezzati
per il ritorno
a scavare
vicoli contorti
sui quali era caduto il cielo
appoggiate l’una all’altra
le case
sussurrano
leggende
eredità dei nonni
Le donne affaccendate al camino
conoscevano i segni delle scintille
nozze ospiti morte
Non andiamo avanti
monete di rame arrugginite rottami
Dov’era il chiostro
Nessuna croce
ad indicarne il posto
nessun posto mostra
quello che cerchiamo
dove ci ritroveremo
mal attrezzati per il ritorno
ci mancano davvero i nostri
morti
cacciati nella luce
***
Gäbe es
Gäbe es dich
Gott der Liebe
wir lebten noch heute
im Eden
Volk an Volk
du an du
Gäbe es dich nicht
o Liebesgott
wir wären nicht
nichts wäre
*
Se esistessi
Se tu esistessi
Dio dell’amore
oggi vivremmo
nell’Eden
popolo a popolo
tu a tu
Se tu non esistessi
o Dio dell’amore
noi non esisteremmo
non esisterebbe nulla
***
Liebe III /Amore III
Wir werden uns wiederfinden
im See
du als Wasser
ich als Lotusblume
Du wirst mich tragen
ich werde dich trinken
Wir werden uns angehören
vor allen Augen alla vista di tutti
Sogar die Sterne
werden sich wundern:
hier haben sich Zwei
zurückverwandelt
in ihren Traum
der sie erwählte
*
Amore III
Ci ritroveremo
nel lago
tu acqua
io fior di loto
Tu mi porterai
io ti berrò
Saremo l’uno dell’altro
alla vista di tutti
Perfino le stelle
si meraviglieranno:
ecco due
tramutarsi
nel loro sogno
che li ha prescelti
Linguafranca
Blog collettivo di traduzione poetica
Libri e Arte - 13 Dicembre 2024
Rose Ausländer, ‘A casa’ nella lingua dell’altrove (Traduzione di Gino Chiellino)
Rose Ausländer (1901 Cernovitz-Bucovina –1988 Düsseldorf-Germania), contemporanea e amica di Paul Celan, di cultura ebraica, a partire dalla morte del padre, nel 1920, ebbe una esistenza economica travagliata e a rischio di deportazione. Emigrata due volte negli Stati Uniti (192-1931 e 1946-1964), dove decide di scrivere in inglese, è sopravvissuta insieme alla madre alla deportazione nel ghetto di Cernovitz (1941-1944). Nel 1964 rientra per la seconda volta dagli Stati Uniti, viaggia in lungo e in largo per l’Europa e si stabilisce a Düsseldorf: Daheim/A casa. Le sue poesie sono composte in un tedesco scarno, essenziale ma intenso, lontano da ogni appartenenza territoriale (Dem Meer zu/Verso il mare), per confermarne l’estraneità al genocidio nazista (Allein/Sola, Ein Zeichnen/Un segno), ma anche profondamente ancorato nel suo vissuto personale (Rückkehr I/Ritorno I) e spesso, nel male e nel bene, di sorprendente attualità (Gäbe es/Se esistessi e Liebe III/Amore III).
G. C.
***
Daheim
In der Fremde
daheim
Land meiner Muttersprache
sündiges büssendes Land
ich wählte dich
als meine Wohnung
Heimatfremde
wo ich viele
fremde Freunde
liebe
*
A casa
Nell’altrove
a casa
terra della mia lingua madre
terra del peccato e della penitenza
ti ho scelto
come mia dimora
patria a me estranea
dove amo
molti
amici a me diversi
***
Dem Meer zu
Meine gefrorene Worte
sind aufgetaut
fließen durch fremde Länder
dem Meer zu
dem sie gehören
Meine Worte
grüßen jeden
dem sie unterwegs
begegnen
*
Verso il mare
Le mie parole ghiacciate
si sono sciolte
scorrono per terre straniere
verso il mare
di cui fanno parte
Le mie parole
salutano tutti quelli
che incontrano
per strada
***
Allein
Ich lebe allein
mit dem Lied
Meine Fragen
werden nicht fertig
Der Himmel antwortet
nein
ja
Ich weiß nicht
wo das Ende beginnt
der Anfang endet
*
Da sola
Vivo da sola
con il mio canto
Le mie domande
non si esauriscono
Il cielo risponde
no
sì
Ignoro
dove inizia la fine
e finisce l’inizio
***
Ein Zeichen
Sag kein Sterbenswörtchen
ich lese deine Gedanken
in deinem Blick
Ich habe die Augensprache
erlernt
im Getto
als mein Mund
schweigen mußte
Ein Zeichen
mit dem Zeigefinger
ein tiefer Atem
ein Schritt ins Niemandsland
Wo sich Sprachen
von Menschen und Dingen
treffen
*
Un segno
Non dire una sola parola
ti leggo i pensieri
nello sguardo
Ho appreso
la lingua degli occhi
nel ghetto
quando la mia bocca
doveva tacere
Un segno
con l’indice
un sospiro profondo
un passo nella terra di nessuno
Dove si incrociano
le lingue
degli uomini e delle cose.
***
Rückkehr I
Zur Rückkehr
gut ausgerüstet
di winklige Gasse
auszugraben
auf die der Himmel gestürzt war
Aneinandergelehnt die Häuser
raunten sich Sagen zu
Großvätererbe
Die fleißigen Frauen am Herd
kannten die Funkenzeichen
Hochzeit Gäste Tod
Wir kommen nicht weiter
verrostete Kupfermünzen Scherben
Wo stand der Kreuzgarten
Kein Kreuz
meldete die Stelle
keine Stelle zeigt
was wir suchten
wo wir uns wiederfinden
Zur Rückkehr schlecht ausgerüstet
es fehlen ja unsere
lichtvertriebenen
Toten
*
Ritorno I
ben attrezzati
per il ritorno
a scavare
vicoli contorti
sui quali era caduto il cielo
appoggiate l’una all’altra
le case
sussurrano
leggende
eredità dei nonni
Le donne affaccendate al camino
conoscevano i segni delle scintille
nozze ospiti morte
Non andiamo avanti
monete di rame arrugginite rottami
Dov’era il chiostro
Nessuna croce
ad indicarne il posto
nessun posto mostra
quello che cerchiamo
dove ci ritroveremo
mal attrezzati per il ritorno
ci mancano davvero i nostri
morti
cacciati nella luce
***
Gäbe es
Gäbe es dich
Gott der Liebe
wir lebten noch heute
im Eden
Volk an Volk
du an du
Gäbe es dich nicht
o Liebesgott
wir wären nicht
nichts wäre
*
Se esistessi
Se tu esistessi
Dio dell’amore
oggi vivremmo
nell’Eden
popolo a popolo
tu a tu
Se tu non esistessi
o Dio dell’amore
noi non esisteremmo
non esisterebbe nulla
***
Liebe III /Amore III
Wir werden uns wiederfinden
im See
du als Wasser
ich als Lotusblume
Du wirst mich tragen
ich werde dich trinken
Wir werden uns angehören
vor allen Augen alla vista di tutti
Sogar die Sterne
werden sich wundern:
hier haben sich Zwei
zurückverwandelt
in ihren Traum
der sie erwählte
*
Amore III
Ci ritroveremo
nel lago
tu acqua
io fior di loto
Tu mi porterai
io ti berrò
Saremo l’uno dell’altro
alla vista di tutti
Perfino le stelle
si meraviglieranno:
ecco due
tramutarsi
nel loro sogno
che li ha prescelti
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(Adnkronos) - Papa Francesco "è in prognosi riservata". Lo fa sapere oggi, 22 febbraio, il Vaticano, con un aggiornamento sulle condizioni del Pontefice 88enne,ricoverato dal 14 febbraio al Gemelli per una polmonite bilaterale. "Le condizioni del Santo Padre continuano a essere critiche, pertanto, come spiegato ieri, il Papa non è fuori pericolo". "Questa mattina Papa Francesco ha presentato una crisi respiratoria asmatiforme di entità prolungata nel tempo, che ha richiesto anche l'applicazione di ossigeno ad alti flussi".
"Gli esami del sangue odierni hanno, inoltre, evidenziato una piastrinopenia associata a un'anemia, che ha richiesto la somministrazione di emotrasfusioni. Il Santo Padre continua a essere vigile e ha trascorso la giornata in poltrona anche se più sofferente rispetto a ieri", aggiunge il Vaticano.
Nel bollettino, diramato dal Vaticano, vengono evidenziate delle criticità della salute di Bergoglio che ancora non erano mai apparse in quelli precedenti.
Il bollettino medico di questa sera di Papa Francesco, dice all'Adnkronos Salute, del virologo Fabrizio Pregliasco, "mette in luce un percorso non piacevole che evidenzia le difficoltà di reazione del paziente alla terapia. E ci preoccupa un po', soprattutto perché non c'è solo la polmonite, da quello che ci viene riferito, ma anche questi problemi di bronchite asmatica di cui già soffriva e che in questo momento non aiutano a migliorare le condizioni del polmone".
"È chiaro che in una persona dell'età del Pontefice, con le sue problematiche di salute di base, gli elementi riferiti oggi - la lunga crisi respiratoria di questa mattina e la piastrinopenia, associata ad un'anemia - non evidenziano un percorso di stabilizzazione e guarigione. Per questo motivo i medici hanno parlato di prognosi riservata. Ci auguriamo che Pontefice superi presto questo delicato momento" conclude Pregliasco.
(Adnkronos) - Papa Francesco "è in prognosi riservata". Lo fa sapere oggi, 22 febbraio, il Vaticano, con un aggiornamento sulle condizioni del Pontefice 88enne,ricoverato dal 14 febbraio al Gemelli per una polmonite bilaterale. "Le condizioni del Santo Padre continuano a essere critiche, pertanto, come spiegato ieri, il Papa non è fuori pericolo". "Questa mattina Papa Francesco ha presentato una crisi respiratoria asmatiforme di entità prolungata nel tempo, che ha richiesto anche l'applicazione di ossigeno ad alti flussi".
"Gli esami del sangue odierni hanno, inoltre, evidenziato una piastrinopenia associata a un'anemia, che ha richiesto la somministrazione di emotrasfusioni. Il Santo Padre continua a essere vigile e ha trascorso la giornata in poltrona anche se più sofferente rispetto a ieri", aggiunge il Vaticano.
Nel bollettino, diramato dal Vaticano, vengono evidenziate delle criticità della salute di Bergoglio che ancora non erano mai apparse in quelli precedenti.
Il bollettino medico di questa sera di Papa Francesco, dice all'Adnkronos Salute, del virologo Fabrizio Pregliasco, "mette in luce un percorso non piacevole che evidenzia le difficoltà di reazione del paziente alla terapia. E ci preoccupa un po', soprattutto perché non c'è solo la polmonite, da quello che ci viene riferito, ma anche questi problemi di bronchite asmatica di cui già soffriva e che in questo momento non aiutano a migliorare le condizioni del polmone".
"È chiaro che in una persona dell'età del Pontefice, con le sue problematiche di salute di base, gli elementi riferiti oggi - la lunga crisi respiratoria di questa mattina e la piastrinopenia, associata ad un'anemia - non evidenziano un percorso di stabilizzazione e guarigione. Per questo motivo i medici hanno parlato di prognosi riservata. Ci auguriamo che Pontefice superi presto questo delicato momento" conclude Pregliasco.
Roma, 22 feb. (Adnkronos) - "Meloni viene da una storia politica, a differenza di quella liberale e radicale, che non ha considerato nei decenni gli Usa e l’atlantismo come imprescindibili per l’Italia e l’Europa". Lo scrive Benedetto Della Vedova sui social.
"Oggi la troviamo nel suo intervento alla Cpac, come zelante difensore dell’indifendibile, cioè di Trump. Trump ha sempre sostenuto anche nel suo primo mandato, falsando la realtà, che l’Unione europea fosse stata creata per approfittare degli Usa. Con lui bisognerà fare i conti, naturalmente, ma Trump non è stato e non sarà amico della Ue e men che meno dell’Ucraina che è pronto a sacrificare per l’amicizia con Putin: Meloni se ne faccia una ragione, non può essere contemporaneamente amica di Trump e della Ue, deve scegliere".
Roma, 22 feb. (Adnkronos) - "Un trionfo di vittimismo su scala planetaria. A servizio dei potenti, altro che popolo! Meloni con il suo intervento alla Cpac in corso a Washington ha fatto una scelta di campo, contro l’Europa. Forse persegue il suo interesse politico, ma non è l’interesse nazionale". Lo scrive sui social Peppe Provenzano, responsabile Esteri del Pd.
Roma, 22 feb. (Adnkronos) - "Sorprende che nessuno di La 7 prenda le distanze dall’orribile auspicio che Salvini venga colpito da un ictus. L’alibi della trasmissione satirica non assolve autori, ospiti, dirigenti ed editori. Purtroppo, troppe trasmissioni di La 7 e di Rai 3 istigano all’odio e avvelenano il clima del Paese. Editori, dirigenti, odiatori chiederanno scusa pubblicamente?”. Lo dichiarano i Capigruppo di Forza Italia alla Camera e al Senato, Paolo Barelli e Maurizio Gasparri.
Roma, 22 feb. (Adnkronos) - "Neanche un accenno al saluto nazista di Bannon. Nessuna presa di distanze. Evidentemente non può farlo. Meglio la retorica melensa e consueta dell’approccio Maga. Sposa su tutta la linea ideologica la retorica di JD Vance a Monaco, e chiude la porta ad una reale soggettività europea. Un discorso furbesco e ambiguo, di chi ha scelto di galleggiare e che posiziona il governo italiano sulla linea Orban con buona pace di tutte le chiacchiere a vuoto sull’ambasciatrice dei due mondi". Lo scrive sui social il senatore Enrico Borghi, capogruppo al Senato di Italia Viva, a proposito dell'intervento di Giorgia Meloni alla Cpac di Washington.
Roma, 22 feb. (Adnkronos) - “Tante bugie, in linea con la propaganda di Meloni. Il suo è il governo delle insicurezze. Sicurezza energetica? Falso. Ha fatto aumentare le bollette, rendendo le famiglie italiane meno sicure e più povere. Sicurezza alimentare? Falso". Così in una nota Angelo Bonelli, deputato di AVS e co-portavoce di Europa Verde.
"Con il suo negazionismo climatico favorisce la crisi dell’agricoltura e il dominio delle grandi multinazionali. Libertà di parola? Falso. Difende il vice di Trump, Vance, che vuole la libertà di diffondere bugie attraverso i social, strumenti nelle mani dei potenti miliardari americani. Difende la democrazia? Falso. È lei che vuole demolire gli organi costituzionali per diventare una e trina: Dio, Patria e Legge. I conservatori del mondo vogliono costruire il nuovo totalitarismo mondiale grazie al potere economico, tecnologico e militare di cui dispongono per trasformare la democrazia in un sottoprodotto commerciale della loro attività”.