Santa Lucia nacque a Siracusa nel III secolo dopo Cristo e dedicò la sua vita alla fede cristiana, rifiutando un matrimonio combinato con un pagano
Il 13 dicembre si celebra Santa Lucia, una ricorrenza profondamente radicata nella tradizione popolare e religiosa, accompagnata da un detto che la descrive come “il giorno più corto che ci sia”. Una convinzione che, seppur affascinante, non corrisponde alla realtà astronomica odierna, ma che affonda le sue radici in un passato lontano.
Perché si dice che il 13 dicembre sia il giorno più corto dell’anno?
Il detto popolare trova origine nel calendario giuliano, utilizzato fino al 1582. All’epoca, il solstizio d’inverno – ovvero il giorno con meno ore di luce dell’anno – cadeva proprio intorno al 13 dicembre. Con l’introduzione del calendario gregoriano da parte di Papa Gregorio XIII, il solstizio è stato spostato al 21 dicembre, ma nella cultura popolare l’associazione tra Santa Lucia e il giorno più corto è rimasta viva. Oggi, pur non essendo davvero il giorno più corto, il 13 dicembre segna un periodo dell’anno in cui le giornate sono molto brevi e il buio sembra avvolgere gran parte della quotidianità.
Santa Lucia: la martire della luce
Santa Lucia nacque a Siracusa nel III secolo dopo Cristo e dedicò la sua vita alla fede cristiana, rifiutando un matrimonio combinato con un pagano. Il suo promesso sposo, offeso dal rifiuto, la denunciò durante le persecuzioni ordinate dall’imperatore Diocleziano. Lucia fu martirizzata il 13 dicembre 304 d.C.: l suo nome, derivato dal latino “lux” (luce), ha contribuito a consolidare la sua associazione con la luminosità e la vista. È venerata come protettrice della vista perché la leggenda narra che si strappò gli occhi per dimostrare la sua fede, recuperando miracolosamente la vista subito dopo. Nell’iconografia cristiana è spesso rappresentata con un piattino su cui sono poggiati i suoi occhi.
Tradizioni popolari: i doni di Santa Lucia
Santa Lucia è venerata in tutta Italia e in molti Paesi cattolici, ma alcune regioni italiane conservano tradizioni uniche legate a questa santa. In diverse zone del nord Italia, come il Veneto, la Lombardia e l’Emilia-Romagna, Santa Lucia è considerata la portatrice di doni per i bambini, simile a Babbo Natale. I piccoli scrivono letterine alla santa chiedendo regali e lasciano latte, biscotti e una carota per il suo asinello, che si dice l’accompagni nei suoi viaggi notturni. Anche in Sicilia, terra natale della santa, si osservano usanze particolari: la tradizione vuole infatti che il 13 dicembre si mangino gli arancini/e e la “cuccìa”, un dolce a base di grano bollito, ricotta e zucchero, in ricordo della fine di una carestia attribuita a un miracolo di Santa Lucia. La devozione a Santa Lucia non si limita all’Italia. In Svezia, per esempio, il 13 dicembre è una celebrazione molto sentita, con processioni in cui le giovani ragazze vestite di bianco portano in testa corone di candele accese, simbolo di luce e speranza durante le lunghe notti invernali.