Scontri con gli agenti a Torino durante un corteo studentesco – che aveva incrociato il corteo dei lavoratori in piazza per lo sciopero generale dei trasporti – davanti alla sede del Politecnico. I dimostranti hanno lanciato uova e sassi contro il reparto mobile della polizia, che ha reagito con manganellate. Due manifestante sarebbero stati fermati. Uova e sassi sono stati lanciati pria sotto la sede dell’Ufficio Regionale Scolastico e poi presso l’ateneo torinese. Al Politecnico gli studenti hanno cercato di forzare il blocco della polizia che protegge l’ingresso, così sono nate tensioni e scontri con gli agenti. Gli studenti hanno risposto lanciando ancora sassi e uova sulla polizia che li ha respinti con gli scudi, invocando il rilascio di un loro compagno bloccato dagli agenti.
Un cancello divelto alla sede Rai di Torino – Dopo aver sfilato per le vie del centro città, gridando slogan contro le forze dell’ordine, gli studenti in corteo hanno raggiunto la sede torinese Rai di via Verdi, dove hanno divelto un cancello: la grata della porta d’ingresso al centro di produzione, intitolato a Piero Angela. Dietro erano posizionati gli agenti in tenuta antisommossa. I manifestanti hanno giustificato il blitz accusando la Rai di “disinformazione” su quanto avviene in Medio Oriente. Sul selciato è stata tracciata la scritta “Rai: sanzionati”. Ora gli studenti stanno dirigendosi verso Palazzo Nuovo, sede delle facoltà umanistiche.
Montaruli (FdI): “Frange estremiste contro le istituzioni, attenzione particolare su Torino” – La vice capogruppo di Fratelli d’Italia alla Camera, Augusta Montaruli, sottolinea in una nota la peculiarità di questi scontri: “Torino merita un’attenzione particolare: se una città diventa costantemente teatro di scontri ogni volta che viene indetta una manifestazione, è evidente che, più che manifestanti, ci troviamo di fronte a organizzazioni il cui unico obiettivo è attaccare le istituzioni. Alle forze di polizia va la nostra piena solidarietà per il lavoro svolto in condizioni difficili”. Montaruli ha proseguito commentando gli scontri di oggi: “Confermano, ancora una volta, la presenza di frange estremiste che ricorrono alla violenza, comportamento che non può essere accettato”.
Roma, fuochi d’artificio al ministero dei Trasporti e banconote finte – Sono stati lanciati durante il corteo guidato dal sindacato Usb. “Siamo davanti alla casa del ministro Salvini, facciamoci sentire”, hanno urlato gli organizzatori. “Salvini si occupa di tutto tranne che di salvaguardare uno dei settori strategici de Paese, trasporti e infrastrutture, e l’unico modo che ha di intervenire è attaccare i lavoratori minacciando precettazione e sanzioni. La risposta migliore è la piazza oggi”. Il corteo ha sfilato davanti al Mit, poi si è incamminato verso il ministero Economia e Finanze (Mef) guidato da Giancarlo Giorgetti. Nel mirino dello sciopero, oltre i trasporti, anche la Manovra del governo e il calo dei salari. Dopo i fuochi d’artificio, al Mit, i manifestanti hanno lanciato finte banconote da tre euro. ”Teneteli voi tienili voi i tre euro di aumento delle pensioni minime”, gridano i pensionati. Non mancano gli slogan e i cori contro il ministro.
Il corteo romano con slogan anti-Salvini – A Roma è partito in mattinata il corteo dei lavoratori. A piazzale Tiburtino si è raccolta la folla dei manifestanti sotto le bandiere del sindacato di base Usb, con fumogeni e slogan contro il ministro dei Trasporti Matteo Salvini, tornato ad accusare i giudici per la bocciatura della precettazione. Il corteo ha attraversato l’adiacente quartiere San Lorenzo, per raggiungere l’università La Sapienza a poche centinaia di metri. Lì si è unito al presidio dei ricercatori, per poi continuare con due tappe: al ministero dei Trasporti e al dicastero dell’Economia e Finanze. Conclusione in piazza Indipendenza dove è previsto un comizio finale.
Il corteo milanese: “Salvini si è attaccato al Tar” – La manifestazione dei lavoratori è partita in mattinata da porta Venezia, con qualche centinaia di manifestanti a sventolare bandiere Usb e lanciare fumogeni colorati. “Benvenuti a Milano – hanno esordito gli organizzatori al megafono – la città del ministro Salvini, che ieri si è attaccato al Tar: voleva impedire lo sciopero e invece ha avuto torto sotto tutti i punti di vista”. Manifestanti diretti verso via Pantano, dove si trova la sede di Assolombarda.