È un caos politico senza fine quello nel quale è piombata da ormai un mese e mezzo la Georgia. Dopo la contestata vittoria del partito filo-russo Sogno Georgiano che è rimasto al potere nel Paese, decidendo anche di congelare fino al 2028 il processo di adesione all’Unione europea e scatenando così grandi proteste di piazza, un collegio elettorale controllato dalla formazione di governo, nel corso di un boicottaggio del voto da parte dei partiti tradizionali, ha eletto come nuovo presidente della Repubblica l’ex calciatore 53enne Mikheïl Kavelachvili, molto vicino alla formazione di governo, con 224 voti.
Un’elezione molto criticata, dato che è avvenuta in un contesto di manifestazioni di piazza e boicottaggio del voto da parte delle opposizioni. E alla testa dei ‘ribelli’ si è messa di nuovo la presidente uscente filo-occidentale, Salome Zurabishvili, che ha definito “illegittimo” il voto e dichiarato che si rifiuterà di rimettere il suo mandato. Per andarsene pretende che vengano organizzate nuove elezioni legislative, nonostante tutte le commissioni elettorali e l’Osce le abbiano ritenute valide riconoscendo la vittoria di Sogno Georgiano col 54% delle preferenze. Così la decisione del capo dello Stato rischia di scatenare violenze in tutto il Paese. “Un anno fa, la Georgia ha ricevuto lo status di candidato (all’entrata nell’Ue, ndr), oggi un Comitato Centrale simile a un Parlamento elegge un unico candidato in una presa in giro della democrazia – ha scritto su X il capo dello Stato uscente – Questo non impedirà mai alla Georgia di perseguire il suo percorso europeo e il suo futuro democratico! Georgia, Moldavia, Romania, ovunque la Russia sta usando interferenze elettorali e strumenti ibridi diversificati per cercare di far deragliare questi Paesi dal loro percorso democratico. È una guerra alle elezioni, una guerra all’Europa!”.
L’ex calciatore, che rimarrà in carica per i prossimi cinque anni, è un lealista dell’estrema destra molto vicino alle posizioni del partito di governo ed è accusato dalle opposizioni di essere un burattino del miliardario Bidzina Ivanishvili che ha fatto fortuna in Russia, ha fondato il partito Sogno Georgiano e governa la Georgia dietro le quinte dal 2012. Kavelachvili, noto per le sue invettive contro i detrattori del governo, era ufficialmente l’unico candidato poiché l’opposizione si è rifiutata di prendere posto in Parlamento dopo le elezioni legislative di ottobre e non ha proposto nessuno per la carica.
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La Redazione
Roma, 16 dic. (Adnkronos) - "È gravissimo che la maggioranza abbia fatto cadere nel vuoto l’appello della segretaria Elly Schlein per approvare insieme l’emendamento unitario delle opposizioni volto a finanziare con maggiori risorse il Servizio sanitario nazionale. Una proposta ragionevole e realistica, che puntava a invertire la tendenza al definanziamento della sanità pubblica che sta portando allo sfascio i servizi, impedendo ai cittadini economicamente più deboli di curarsi e creando gravi disagi nel personale, costretto a lavorare con stipendi bassi, turni impossibili e carenze sempre più pesanti". Così in una nota Marina Sereni, responsabile Salute e sanità nella segreteria nazionale del Pd.
"Proponevamo di aumentare il Fondo sanitario nazionale di 5,5 miliardi l’anno - spiega -, di destinare 2 miliardi a nuove assunzioni e 400 milioni agli aumenti delle retribuzioni, di investire un miliardo nella prevenzione attraverso la promozione di stili di vita sani, il potenziamento della medicina di prossimità, degli screening e delle vaccinazioni. Purtroppo ancora una volta non abbiamo trovato alcuno spazio di confronto e di collaborazione da parte del governo e della maggioranza su un tema serissimo che riguarda la vita quotidiana di tutti e di tutte". "Non molleremo, non possiamo accettare che venga smantellato il Ssn, continueremo a mobilitarci per una sanità pubblica più forte e accessibile, fondata sui valori di equità ed eguaglianza previsti dalla nostra Costituzione", conclude Sereni.
Roma, 16 dic. (Adnkronos) - "Quella del governo con il ddl Sicurezza o meglio con il ddl Paura è una deriva sul piano del dissenso ed è una deriva preoccupante per la qualità della democrazia. Io penso che ci sia un grande problema di sicurezza in questo Paese, ma non è quello che vuol far passare la propaganda della destra. Penso che ci sia un problema di sicurezza collettiva col fatto che ci sono troppe persone sempre di più che non hanno un tetto sulla testa o che non hanno sufficientemente garantito il diritto alla cura e alla salute, o il diritto all’istruzione e al trasporto pubblico, o che non abbiamo il diritto a un reddito dignitoso che permetta di assicurare un futuro ai loro figli". Lo afferma Nicola Fratoianni di Avs dai microfoni di Radio Rai Uno nel corso de 'Il Rosso e il Nero'.
"E quando aumenta la paura - prosegue il leader di Sinistra italiana - aumentano di pari passo solitudine e anche rabbia ed è in una miscela sociale di questo tipo che si insinua talvolta anche la criminalità. Per rispondere a tutto questo io penso che serva il contrario di quanto preveda il progetto del governo. E il segnale che viene dall’imponente manifestazione di popolo di sabato scorso a Roma non può rimanere inascoltato. E poi aggiungo che non dobbiamo mai aver paura di esercitare il diritto dissenso, così come chi è al governo non deve assolutamente reprimere il dissenso, la destra se lo metta bene in testa: chi occupa una strada o blocca per qualche ora un binario per difendere il proprio posto di lavoro non lo fa certo a cuor leggero ma lo fa per disperazione e per rendere visibile la propria drammatica situazione. E allora per questo devono finire in galera? E alla destra che continua a fare propaganda io dico che non c’è alcun problema a condannare la violenza: quando la violenza la fanno i poliziotti sui manifestanti a mani alzate o su dei ragazzini che manifestano in modo del tutto pacifico e quando qualcuno fa violenza sugli operatori delle forze dell’ordine che svolgono il proprio lavoro e ci mancherebbe".
"Ma in questo ddl Sicurezza non c’è scritto che bisogna punire che picchia un poliziotto per strada, anche perché questo è già previsto dalle norme, ma c’è scritto che un operaio che difende il futuro della propria famiglia rischia di passare alcuni anni in carcere. Per tutto questo continueremo ad impegnarci perché questa inutile e pericolosa deriva autoritaria venga fermata", conclude Fratoianni.
Roma, 16 dic. (Adnkronos) - "Siamo in un parco divertimenti e pertanto abituati a mettere il pubblico, l'ospite, al centro delle nostre attività: non vorremmo che in questo Capodanno gli unici ad essere danneggiati fossero i ragazzi che già sognavano di vedere Tony Effe dal vivo e si erano organizzati da tutta Italia per venire a Roma in occasione del suo concerto". A spiegarlo all'Adnkronos è la direzione del Parco Cinecittà World dopo aver dato la propria disponibilità ad accogliere Tony Effe, alla luce del dietrofront del comune di Roma a ospitare il trapper romano. "L'artista è stato contattato ieri e la proposta è in attesa di risposta" riferiscono dal parco divertimenti, che da anni organizza una delle feste di Capodanno più grandi d’Italia, con oltre 4mila cene e 20mila partecipanti.
Il parco, come reso noto in un comunicato stamattina, è disponibile a devolvere parte del ricavato - e ha invitato il trapper a fare lo stesso qualora dovesse partecipare all'evento- ad associazioni che supportino le donne vittime di violenza, nonché ad aprire un confronto su temi così importanti da non potere essere ignorati nel dibattito pubblico.
Roma, (Adnkronos) - "Una scelta che fa onore all’uomo, alle istituzioni, alla politica - quella vera. Buon lavoro, Andrea Orlando". Così sui social il deputato e membro della segreteria nazionale Pd, Peppe Provenzano.
Roma, 16 dic. (Adnkronos) - “La Costituzione è più forte delle urla di Meloni dal palco di Atreju. Oggi il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha ricordato che il diritto di asilo per lo straniero cui venga impedito nel suo Paese l'esercizio delle libertà democratiche è un principio sancito dalla nostra Costituzione. Invece che ostinarsi a mantenere in piedi il sadico sogno già fallito dei centri di detenzione per migranti in Albania, Meloni e il ministro Piantedosi dovrebbero prendere appunti e rivedere totalmente la loro politica sull’immigrazione”. Lo afferma il segretario di Più Europa Riccardo Magi.
“La norma sui Paesi sicuri contenuta nel decreto flussi, congegnata proprio per cercare di far funzionare i cpr albanesi, è palesemente contraria alla Costituzione. Non si può chiedere ai migranti di tornare al loro paese senza sapere quale sarà la situazione per la loro sicurezza e per la tutela dei loro diritti. Questo non significa che lo Stato non possa rimpatriare chi non ha visto accolta la propria domanda di protezione, ma altro è negare preventivamente un esame ordinario e non accelerato delle domande, dilatando a dismisura la lista dei cosiddetti Paesi sicuri. Meloni può pure urlare e fare la vittima, ma la realtà - conclude Magi - è che il suo governo va contro la Costituzione e contro la legge per perseguire politiche migratorie tanto macabre quanto inconcludenti e, a volte, persino un po’ ridicole”.
Roma, 16 dic. (Adnkronos) - "Andrea Orlando lascia il Parlamento per continuare la sua battaglia in Liguria. Una scelta per molti aspetti, anche pratici, difficile. Ma, a pensarci bene, giusta e naturale. Andrea ha, infatti, condotto una campagna elettorale per la presidenza della Regione coinvolgente, tenace, intelligente. Ha permesso alla coalizione e al Pd di recuperare moltissimi punti in percentuale. Si è caricato difficoltà e contraddizioni, anche nazionali, che non dipendevano da lui; aiutato, questo sì, dal sostegno di Elly Schlein, che non ha mai disertato il campo. Ha perduto di poco. Scoperchiando, tuttavia, un sistema di potere e di convenienze che ora combatteremo a viso aperto". Così Goffredo Bettini, dirigente nazionale del Pd, con un post su Facebook si esprime sulla scelta annunciata oggi da Andrea Orlando di dimettersi da deputato per rimanere nel consiglio regionale della Liguria.
"I militanti e gli elettori liguri hanno chiesto a Andrea di rimanere. E l'uomo che, senza conoscerlo, qualcuno ha definito come abituato a carriere di palazzo, ha detto di sì senza pensarci troppo. Perché è un figlio di quel popolo, che ama come la terra che lo ha generato, cresciuto e accompagnato nella vita. Perderà il seggio da parlamentare della Repubblica, ma neanche un grammo della sua autorevolezza nazionale. Destinata ad accrescersi. Oggi mi sento di rivolgergli i più cari auguri di buon lavoro, particolarmente orgoglioso di essergli amico", conclude Bettini.
Roma, 16 dic. (Adnkronos) - "Per voi il lavoro dei vostri ministri vale mille volte più di quello degli infermieri che si prendono cura degli italiani. Allora io voglio credere che invece ci sia ancora la possibilità di cambiare rotta sulla sanità pubblica, di votare insieme questo emendamento e di dare un segnale a tutta Italia". Lo dice Elly Schlein, segretaria del Partito Democratico, intervenendo in Commissione Bilancio sulla manovra.
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