Il pianista e compositore ha condiviso sui social le sue difficoltà e le sue emozioni quando sale sul palco nonostante la malattia che lo accompagna da due anni
“Fare un concerto al pianoforte con il busto non è semplice”. A scriverlo è il pianista ascolano Giovanni Allevi, che sui social ha confidato ai suoi fan le difficoltà e le emozioni che prova quando sale sul palco nonostante la malattia che da due anni lo accompagna. Al musicista, infatti, è stato diagnosticato, nel 2022, un mieloma multiplo, un tumore che colpisce un tipo particolare di cellule del midollo osseo, le plasmacellule.
Nonostante le possibili complicazioni legate al suo stato di salute, però, Allevi non ha mai smesso di dedicarsi completamente alla musica. Ed è infatti impegnato in questo momento in un tour dei teatri italiani (con una data d’eccezione a Vienna, in Austria), il Piano Solo Tour, che prevede ben 29 concerti tra novembre 2024 e febbraio 2025. Sarebbe maturata proprio durante una di queste date l’idea del pianista di condividere con i suoi fan le comprensibili difficoltà a cui va incontro suonando dal vivo: “Fare un concerto al pianoforte col busto non è semplice. La fascia lombare limita la respirazione diaframmatica e le spalline, molto strette, creano problemi di circolazione alle braccia, amplificando il formicolio alle dita. Ma è la mia armatura e quando in camerino lo indosso prima del concerto, ho la sensazione di affrontare con orgoglio il rito della vestizione del guerriero!“, ha scritto l’artista ascolano su Instagram.
Già dalla scoperta diagnosi, Allevi si è sempre impegnato a condividere con i fan i suoi progressi sulla malattia, ma anche le sue preoccupazioni, i suoi dubbi e il suo coraggio come nel caso di alcuni giorni fa, quando il pianista ha detto sui social: “Non voglio darla vinta al dolore. Per ora siamo pari!”, mentre si riprendeva in giro per le strade di Milano. Ancora più recenti le parole condivise in un secondo post pubblicato nella giornata di venerdì 13 dicembre: “Sono su un balcono del palazzo della Rai in via Teulada e sto per andare in trasmissione. L’ultima volta che sono stato qui risale a quasi tre anni fa. Anche allora mi misi a fare stretching su quella ringhiera per far fronte ad una insistente sofferenza alla schiena della quale non conoscevo la causa. Oggi il dolore del corpo c’è ancora, ma la mia anima ha voglia di rinascita, di amore, di meraviglia!“.