Un violento incendio poteva trasformare una festa per un diciottesimo in una tragedia. Il rogo è scoppiato nella tarda serata di sabato in un casale nella tenuta Castelletto, nel Vercellese, con le fiamme che sono divampate dalla canna fumaria del camino e hanno rapidamente avvolto il tetto facendolo crollare. L’incendio ha costretto i 50 presenti a evacuare il locale velocemente, ma fortunatamente risultano tutti illesi. Sul posto sono intervenuti i Vigili del Fuoco della Centrale di Vercelli con diverse squadre, supportati dai colleghi del distaccamento di Casale Monferrato (Alessandria) e da una squadra di Volontari di Santhià. Le operazioni di spegnimento sono durate diverse ore, fino al mattino.
Cronaca
Diciottesimo interrotto da un incendio nel Vercellese, crollato il tetto di una tenuta: 50 persone evacuate
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- 13:28 - Nautica, Salone di Genova ottiene certificazione Iso20121 per gestione sostenibile
Roma, 15 dic. (Adnkronos) - L’Assemblea dei Soci di Confindustria Nautica tenutasi lo scorso 12 dicembre a Roma è stata l’occasione ufficiale per la consegna da parte di Rina a I Saloni Nautici della certificazione ISO 20121 per la gestione sostenibile della 64esima edizione del Salone Nautico Internazionale di Genova. Il percorso che ha portato alla certificazione ha preso avvio nel 2020 e ha avuto il primo riscontro con il rilascio del certificato relativo alla fase di progettazione dell'evento, consegnato nell’ambito della manifestazione lo scorso 20 settembre.
Giorgio Gallo, Yachting Sector Senior Business Development Manager di Rina ha sottolineato che “Gestire un evento in modo sostenibile vuol dire promuovere azioni concrete in ambito sostenibilità, di conseguenza rappresenta un’opportunità per un’organizzazione che si impegna in tal senso. Il concetto di sostenibilità non è statico ma dinamico nel tempo e, in questo contesto, si caratterizza per la dimensione ambientale, sociale ed economica, creando valore per tutti gli stakeholder coinvolti: partecipanti, espositori, fornitori, partner, comunità locale”.
Come certificato da Rina, un evento è gestito in modo sostenibile se ideato, pianificato e realizzato per minimizzare gli impatti negativi nelle tre dimensioni citate e, contestualmente, se è in grado di lasciare un'eredità positiva alla comunità attraverso, ad esempio, meccanismi di compensazione degli impatti e/o avviando percorsi di miglioramento continuo, a iniziare dalla progettazione dell'evento successivo.
Andrea Razeto, presidente I Saloni Nautici ha sottolineato che “Il conseguimento della certificazione rappresenta un importante riconoscimento del nostro impegno dimostrando che la nautica da diporto italiana e il suo Salone di riferimento sono pronti a investire in un futuro sostenibile. Questo riconoscimento ci motiva a proseguire con rinnovato slancio nell'organizzazione della 65ª edizione del Salone Nautico Internazionale, a Genova dal 18 al 23 settembre prossimi. L'edizione 2025, grazie al completamento del Waterfront di Levante, vedrà la manifestazione disporre di una piattaforma espositiva di livello internazionale, appositamente progettata per soddisfare le esigenze del settore nautico”.
Marina Stella, Direttore Generale di Confindustria Nautica ha spiegato che “La certificazione ISO 20121 ottenuta dal Salone Nautico Internazionale di Genova è il risultato di un percorso concreto verso la sostenibilità avviato nel 2020. Non si tratta esclusivamente di un principio guida, ma di un piano strutturato che prevede azioni tangibili e misurabili che si riflettono in ogni aspetto dell'evento. Grazie all’attento lavoro di audit del Rina e alla collaborazione con la Società Ambiente e Salute, abbiamo trasformato un obiettivo ambizioso in una realtà. Un ringraziamento, infine, a Maurizio Grosso, direttore dell’Area tecnica e sostenibilità del Salone e a tutta la struttura che lo ha supportato”.
- 12:57 - Iran, Parastoo Ahmadi è libera dopo concerto senza velo
Teheran, 15 dic. (Adnkronos/Europa Press) - E' stata rilasciata la cantante iraniana Parastoo Ahmadi, il cui arresto era stato denunciato ieri in relazione al video di un'esibizione senza il velo e con un vestito scollato. Secondo l'avvocato della cantante, Milad Panahipur, Ahmadi è stata liberata insieme agli altri due componenti della sua band e - ha detto al giornale Shargh - per ora non sono state formalizzate accuse nei loro confronti.
Silenzio delle autorità iraniane sul caso. La Polizia di Mazandaran ha solo confermato che era stata convocata per essere ascoltata in relazione a un "video fuori dall'ordinario" e che - ha riportato l'agenzia Tasnim - aveva poi "lasciato gli uffici di Polizia accompagnata dalla famiglia".
L'arresto era stato denunciato ieri.
- 10:27 - Sport, Barbaro: "Anche gli sport non convenzionali migliorano il Paese"
Roma, 14 dic. - (Adnkronos) - “Il discorso degli sport non convenzionali è un discorso che inevitabilmente si lega a quello dello sport tradizionale, quello di espressione Coni. Noi stiamo cercando di far crescere la voglia di movimento, che è sempre attività sportiva, ma vogliamo farla diventare qualcosa che prescinda dalla competizione”. Questo è quanto ha dichiarato Claudio Barbaro, presidente Asi, a margine dell’XI^ Assemblea Nazionale dell’Associazioni sportive e sociali italiane, tenutasi in Roma, per la votazione presidenziale che lo ha rivisto vincente. Fondato nel 1994 e riconosciuto dal Coni, l’ente conta oggi oltre 1,4 milioni di tesserati, atleti, dirigenti, tecnici, arbitri e giudici di gara, e promuove sul territorio nazionale 652 discipline sportive. Il presidente ha poi proseguito: “Che questo movimento passi attraverso una forma organizzata, attraverso delle regole, o passi attraverso una semplice corsa su un tapis roulant, o, perché no, attraverso un giro del palazzo per la voglia di correre e di aumentare le proprie capacità fisiche, per noi è indifferente, perché crediamo nel movimento, nello sport, come qualcosa che sotto il profilo sociale non può che migliorare la crescita del Paese”.
- 10:26 - Sport, Abodi: "Asi è un'eccellenza dello sport italiano"
Roma, 14 dic. - (Adnkronos) - “Non ci sono mai stati distanze con Asi, le differenze di ruoli sono state esperienze anche esaltanti. Un lavoro quotidiano lungo 3 anni scandito dall'impegno di voi appassionati, competenti, umani, che ha consentito all'ente di affermarsi e di essere un'eccellenza dello sport italiano. Ed è bello anche immaginare che in trent'anni si associno poi al futuro, scandito a questo punto dalla famiglia elettiva che ogni quattro anni mette nella condizione questo ente di fare un po’ l'esame di coscienza per vedere come migliorarsi per il prossimo quadriennio”. Sono queste le parole di Andrea Abodi, ministro dello Sport, in occasione dell’XI Assemblea Nazionale dell’Associazioni sportive e sociali italiane, tenutasi a Roma, per la votazione presidenziale. Fondato nel 1994 e riconosciuto dal Coni, l’ente conta oggi oltre 1,4 milioni di tesserati, atleti, dirigenti, tecnici, arbitri e giudici di gara, e promuove sul territorio nazionale 652 discipline sportive.
“Un ringraziamento va ad ognuno di voi, partendo dal Presidente Barbaro, per quello che fate per la comunità. Prometto l'impegno da parte mia di non far mancare mai ogni possibile supporto, ogni doveroso ascolto, ogni utile e indispensabile dialogo per centrare gli obiettivi più nobili del nostro futuro”, conclude il ministro.
- 10:24 - Sport, Barbaro: "Riconferma come presidente Asi è grande gioia e responsabilità"
Roma, 14 dic. - (Adnkronos) - “Emozioni enormi, perché passare per lo scrutinio segreto è sempre una grande emozione. L'essere confermato con questa percentuale altissima, da un lato mi fa immensamente felice, e dall'altro raddoppia la responsabilità che mi è stata confermata. Per cui io dovrò lavorare ancora di più per soddisfare tutte le persone che ancora credono nella conduzione dell'ente da parte mia, ma soprattutto della squadra che mi sono portato appresso, e che comunque è sinonimo di collegialità, di condivisione delle scelte, che partono dal basso, dalla periferia, arrivano al centro attraverso i nostri organi collegiali e si trasformano in consenso, in attività sportiva, in attività sociale, e comunque si trasformano in un grande contributo per la crescita di tutto il mondo dello sport italiano”. Con queste dichiarazioni, Claudio Barbaro, presidente Asi, è intervenuto in occasione dell’XI^ Assemblea Nazionale dell’Associazioni sportive e sociali italiane, tenutasi in Roma, per la votazione presidenziale che lo ha rivisto vincente. Fondato nel 1994 e riconosciuto dal Coni, l’ente conta oggi oltre 1,4 milioni di tesserati, atleti, dirigenti, tecnici, arbitri e giudici di gara, e promuove sul territorio nazionale 652 discipline sportive.
“La promessa – annuncia il presidente - è quella di continuare nel percorso che è stato intrapreso a livello legislativo, perché parliamo di trasformazioni in atto nel mondo dello sport che devono inevitabilmente passare attraverso la promozione sportiva. Il mondo delle federazioni è un mondo consolidato, un mondo che, al netto di qualche trasformazione che dovrà esserci anche per il contesto, ha saputo sempre trasformare in eccellenza lo sport italiano, ha saputo sempre conquistare anche a livello internazionale successi importanti per il nostro paese. Ora dobbiamo, insieme anche alle federazioni, far diventare lo sport italiano un qualcosa che possa entrare nelle dinamiche di crescita di tutto il paese e nessuno escluso”.
- 10:22 - Asi, Claudio Barbaro confermato presidente
Roma, 14 dic. - (Adnkronos) - Oggi, alla Casa delle Armi del Foro Italico di Roma, si è svolta l’XI Assemblea nazionale elettiva di Asi, Associazioni Sportive e Sociali Italiane, l’Ente di promozione sportiva che quest’anno ha festeggiato il suo Trentennale. All’assemblea erano presenti 279 delegati in rappresentanza di 1694 associazioni. Claudio Barbaro è stato confermato alla presidenza dell’ente con il 98,02% delle preferenze. “Ringrazio i delegati che hanno rinnovato la fiducia. Proseguiremo nel cammino iniziato tanti anni fa, continuando a promuovere lo sport come perno centrale delle politiche per il benessere, la salute, la cultura, l’ambiente e come volano economico”, queste le prime parole di Barbaro.
Asi con quasi un milione e mezzo di tesserati su tutto il territorio nazionale è il primo Ente di Promozione Sportiva, un traguardo raggiunto grazie al capillare lavoro dei dirigenti territoriali e dei settori sportivi. Oggi Asi è anche una casa per 652 discipline, moltissime non ricomprese nel registro Coni. “Parliamo di due milioni di praticanti”, prosegue Barbaro. “Pari dignità assistenziale, fiscale, sanitaria, insomma gli stessi diritti di praticare sport in sicurezza degli altri è sicuramente una delle frontiere del nuovo quadriennio ed in questo gli Enti di Promozione Sportiva saranno protagonisti delle politiche governative sul tema. Dopo che lo sport è stato inserito nella nostra Carta Costituzionale - sottolineando l’importanza dell’attività fisica ‘in tutte le sue forme’ – è questa una strada da percorrere proprio insieme al Governo”.
“Un’altra sfida, quella che ci vedrà moderatori tra le esigenze delle associazioni sportive e i decisori politici, accompagnando la riforma generale dello sport, a tutela delle associazioni e dei gestori degli impianti sportivi in Italia, che vede impegnato il Governo nella promozione di politiche incentrate sul benessere della collettività legata allo sport. Un’importanza e una dignità che i ministri presenti Francesco Lollobrigida e Andrea Abodi hanno riconosciuto al nostro mondo. Proprio lo sport di base deve essere interprete principale del cambiamento”.
- 10:14 - Follini: "Il 'centro' va rispettato e su politica internazionale può fare differenza"
Roma, 15 dic. (Adnkronos) - "Occorrerebbe forse seguire le altalenanti vicissitudini del 'centro' e dei suoi inquieti inquilini con più rispetto e insieme però con più rigorosa severità. Infatti il centro è il luogo in cui la politica italiana ha prodotto -in passato- grandi risultati. E tuttavia è anche il luogo in cui, più di recente, ha dato l’idea di essersi perso una volta per tutte. Andrebbe detto allora che i meriti del passato non offrono una rendita sicura al giorno d’oggi.
Ma anche che gli errori, le ambiguità, i litigi, le false partenze di cui è costellata la cronaca più attuale non bastano a far calare il sipario sui suoi destini assecondando la retorica del perfetto bipolarismo a cui ora sembrano uniformarsi, concordi tra loro, gli uni e gli altri. Insomma i tentativi di ridare voce a quanti faticano a schierarsi inesorabilmente di qua o di là, alla ricerca di una ragionevole via di mezzo, meriterebbero almeno quel tanto di rispetto che è dovuto a quanti hanno passione e idee. Rispetto che la critica politica ha generosamente riservato via via a quanti venivano da destra, da sinistra o anche dalla luna. Salvo poi dedicare invece a quanti venivano dal centro, e da quelle parti pretendevano di piantare le loro tende, ogni forma di irrisione o di sufficienza.
In una parola, anche il centro ha il suo pieno diritto di cittadinanza e non merita certo di essere trattato come una stranezza o come un’anomalia da correggere. Tanto più che la sua lunga storia, dal conte di Cavour al notabilato risorgimentale e poi giolittiano fino alla lunga esperienza democristiana, ci ricorda come tanta parte della nostra politica -aggiungo: spesso la parte migliore- aveva piantato proprio da quelle parti le tende del suo accampamento. E però proprio quella corposa eredità politica, in gran parte poi dissipata, a cui i centristi di oggi e di domani possono ancora fare appello non è affatto così comoda e vantaggiosa come a volte la si racconta.
Al contrario, essa pretende che certi debiti vengano riconosciuti e perfino onorati. E invece fin troppe volte in questi ultimi tempi abbiamo assistito a esperimenti centristi che, volendo godere dei favori della moda, si sono lanciati all’inseguimento della modernità altrui. Partiti personali, parole in libertà, litigi a profusione, impazienze d’ogni tipo, esagerazioni senza misura, proclami fin troppo stentorei. Insomma, un modo di intendere la politica che magari può suggestionare quanti hanno trascorso almeno una parte della loro vita bordeggiando le estreme ma che per l’appunto non dovrebbe attrarre quanti si collocano invece preferibilmente nel bel mezzo della contesa. Verrebbe insomma da dire che il centro per meritarsi una maggiore attenzione dovrebbe prima di tutto essere se stesso e non illudersi di guadagnare troppo lustro nell’imitare gli altri. I quali infatti praticano la radicalizzazione dei conflitti come una corroborante dieta quotidiana. Mentre gli altri, i centristi per l’appunto, dovrebbero almeno evitare di trovarsi in conflitto con se stessi.
E infine, c’è un punto, ed è il punto cruciale, su cui gli interpreti politici del centrismo dovrebbero ora rendersi più visibili e magari mostrare un po’ di coraggio in più. Ed è la politica internazionale. E’ lì infatti che si stanno giocando i destini del paese. Ed è lì, proprio lì, che i centristi potrebbero cercare di fare la differenza. Il vero lato debole delle due coalizioni maggiori resta infatti la divisione che li attraversa su questi temi. Mentre è proprio su questi cruciali versanti -l’atlantismo, l’europeismo- che i centristi possono invece vantare le maggiori credenziali. Le loro e quelle dei loro antenati. Non si comprende perché su questi argomenti le figure che si sono stagliate più in evidenza anche in questi ultimi giorni siano apparse così discrete, perfino silenziose. Eppure è lì che si parrà la loro nobilitate". (di Marco Follini)