Infinita Sofia Goggia. La campionessa azzurra sorprende ancora tutti e a neanche ventiquattr’ore dal secondo posto nella discesa di Beaver Creek conquista la vittoria in Super G sul tracciato del Colorado. Un trionfo che arriva a 313 giorni dall’infortunio che l’ha tenuta lontana dalle piste per 10 mesi per la frattura a febbraio di tibia e malleolo. Goggia ha festeggiato liberandosi degli sci ed esibendosi in un balletto di samba, che ha richiamato quello di Lucas Pinheiro Braathen, l’ex slalomista norvegese che ora gareggia con i colori del Brasile.

Con il tempo di 1’03″90 l’azzurra ha preceduto la svizzera Lara Gut-Behrami (+0.48) e l’austriaca Ariane Raedler, a oltre mezzo secondo. Goggia ha sciato alla perfezione, sicura e solida come non mai in curva mostrandosi superiore su ogni tratto del percorso. Una vittoria indiscussa sulla pista Birds of Prey, dove mette in fila la concorrenza per tornare a gioire in Coppa del mondo.

“Ho messo in pista un misto fra cattiveria agonistica, tecnica e tanto istinto. Sono grata per essere tornata a fare Coppa del mondo, è stata una sfida dura nei mesi scorsi, adesso sono ancora qui e all’infortunio non penso. Stamattina mi sono alzata molto gioiosa e mi sono detta: ‘Se arrivo al traguardo con luce verde faccio un balletto alla Braathen’, il problema è che non sono brasiliana ma italiana e di Bergamo e l’unica cosa che mi viene bene è fare la polenta”, ha scherzato dopo il successo.

“Devo ringraziare i dottori che il 5 febbraio erano pronti ad aspettarmi in ospedale per ridurre la frattura, il mio percorso è stato come l’operazione, ho rimesso insieme curva dopo curva, pezzo dopo pezzo, alla fine però sei i pezzi vengono messi bene insieme, escono cose straordinarie. Torno in Italia a distanza di un mese perché ho bisogno di mangiare una bella amatriciana tra due giorni e poi testa a Sankt Moritz”, ha aggiunto l’atleta bergamasca.

Era dalla discesa di Altenmark dello corso 13 gennaio che la campionessa bergamasca non vinceva, stavolta lo ha fatto dimostrando ancora una volta di essere più volte della sfortuna che tante volte ne ha interrotto la carriera. Ora può festeggiare la 25sima vittoria sul circuito e il 56simo podio che mai come stavolta ha un valore inimmaginabile. Quinto posto per Federica Brignone, sesto per Marta Bassino e nono per Elena Curtoni.

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