Politica

Tutti gli attacchi di Meloni dal palco di Atreju a Landini, Schlein, Saviano e Prodi: “Da lui improperi isterici. Ho aperto il mio vino migliore”

Giorgia Meloni dal palco di Atreju, kermesse di Fratelli d’Italia, ha parlato per quasi un’ora senza lesinare attacchi alla sinistra e ai sindacati. Ha iniziato proprio da Maurizio Landini, criticato per il suo incitamento alla rivolta sociale. Poi è stata la volta di Elly Schlein e della sua timidezza nell’affrontare la questione Stellantis: “Le si inceppa la lingua”. A Roberto Saviano, battezzato ‘guru dell’antimafia’ ha contestato la distrazione sui successi di Caivano mentre a Romano Prodi ha dedicato una lunga parentesi al vetriolo: “Ipse dixit Romano Prodi: ‘L’estabilishment adora Meloni perché obbedisce’. Quando ho letto gli improperi isterici che Romano Prodi mi lancia da giorni ho aperto una bottiglia del mio vino migliore e ho brindato a me stessa, ogni patriota deve essere fiero perché siamo ancora dalla parte giusta della storia. Voglio dire a Prodi che diverse cose che ha fatto nella sua vita, dalla svendita del’Iri a come l’Italia entrò nell’euro, passando per il ruolo determinante nell’ingresso della Cina nel Wto, dimostrano che di obbedienza se ne intende parecchio. Da persone come lui abbiamo imparato che obbedire non porta bene né alla nazione né all’Europa, e abbiamo fatto una scelta diametralmente opposta”