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“Uno 007 cinese è diventato amico del principe Andrea ed è riuscito ad infiltrarsi a Corte, un pericolo per la sicurezza nazionale”: il nuovo scandalo travolge Re Carlo

In cambio, l’agente segreto avrebbe versato somme cospicue nelle casse sempre più vuote di un principe definito “disperato e pronto ad aggrapparsi a qualsiasi cosa”

di Antonella Zangaro
“Uno 007 cinese è diventato amico del principe Andrea ed è riuscito ad infiltrarsi a Corte, un pericolo per la sicurezza nazionale”: il nuovo scandalo travolge Re Carlo

H6 è il nome in codice della spia cinese che, approfittando del lasciapassare reale fornito dal principe Andrea, è riuscita ad accedere ai palazzi del potere della Corona e del governo britannico, indisturbata. Un questione delicata che solleva un tema molto serio in termini di sicurezza per l’intero paese dal momento che il cittadino cinese, il cui nome e volto sono rimasti ancora anonimi, è stato allontanato del Regno Unito in osservanza delle leggi anti terrorismo. L’uomo, nel tempo, almeno dieci anni, si era guadagnato prima la fiducia, poi i favori del fratello di re Carlo III che gli avrebbe permesso di accedere dove nessun altro avrebbe potuto, men che meno una spia del partito comunista cinese.

In cambio, l’agente segreto avrebbe versato somme cospicue nelle casse sempre più vuote di un principe definito “disperato e pronto ad aggrapparsi a qualsiasi cosa”. Su questo oggi indaga la polizia. Il metodo attuato da H6 sarebbe stato quello tipico dell’intelligence cinese: si avvicina un personaggio di spicco in cerca accreditamento presso le “elite”, si lavora al consolidamento della relazione, anche per anni, così da poter entrare in contatto con tutto il suo entourage che è fatto di politici e uomini d’affari potenti. Tutti incontrati in situazioni esclusive e attraverso questo canale privilegiato.
Oggi, i servizi di sicurezza britannici confermano che questo sarebbe il metodo messo in atto da Pechino per promuovere i suoi programmi e le relazioni con gli altri paesi e che, nel Regno Unito avrebbe trovato in Andrea il viatico ideale.

Nel 2001, infatti, il principe era stato nominato inviato speciale per conto del governo con l’incarico di occuparsi delle relazioni commerciali con l’estero, occasione che lo rese promotore della “Via della Seta”, ovvero la strategia cinese per intessere relazioni con i paesi occidentali.
In questo caso, “l’elite” aveva anche un titolo reale e, stando alle ricostruzioni diffuse dalla stampa, era addirittura “disperato”. Per diversi anni, infatti, H6 avrebbe versato nelle casse in deficit del principe Andrea, i soldi necessari a garantirgli uno stile di vita al quale Carlo III aveva inferto un taglio drastico.
A maggior ragione dopo lo scandalo che aveva legato il fratello minore del sovrano ad un’altra amicizia “pericolosa” come quella intrattenuta con il pedofilo americano Jeffrey Epstein. Come in quel caso, l’incapacità assoluta di Andrea di valutare chi si trovasse di fronte lo ha portato un’altra volta a stringere legami personali e di affari con un soggetto decisamente sbagliato.

La vicenda è emersa in questi giorni quando l’appello presentato dalla spia è stato rigettato dai giudici che hanno dato ragione alla richiesta di allontanamento dal territorio britannico avanzata nel marzo 2023 dall’allora ministro dell’Interno conservatore, Suella Bravermann. Il diretto interessato aveva negato di “essere un agente dello stato cinese” e quindi di rappresentare un “pericolo per la sicurezza nazionale”. L’uomo, nel 2021, venne fermato in aeroporto sotto un ordine del contro terrorismo e gli fu sequestrato il telefono. Lì erano contenute molte prove della stretta relazione costruita, negli anni, con Andrea.

La spia era stata invitata a Buckingham palace, al castello di Windsor e a St James Palace per il 60esimo compleanno del duca di York. Tom Tugendhat, ex ministro per la sicurezza , intervistato da GBnews avrebbe ammesso che Andrea “è stato un idiota per molti anni” e la polizia ora avrebbe tutti gli elementi per avviare una indagine e verificare se il principe abbia violato le leggi sulla sicurezza nazionale entrate in vigore lo scorso luglio, che vietano “ogni tipo di assistenza nei confronti di agenti di un potere straniero, compresa l’ospitalità”. Le maglie della legge oggi sono molto più strette, ha spiegato l’ex ministro aggiungendo che “affittare una casa o organizzare una cena per un russo, un cinese o un iraniano che siano ufficiali dell’intelligence dei loro paesi, rappresa un crimine”. La questione finirà anche sui banchi del parlamento la prossima settimana perchè, a macchia d’olio, ha interessato, ed imbarazzato, non solo la famiglia reale, ma anche il governo.

Grazie al lasciapassare di Andrea, infatti, la spia cinese avrebbe avuto accesso ad eventi esclusivi nel corso dei quali avrebbe incontrato due ex primi ministri, ovvero i conservatori David Cameron e Theresa May. I diretti interessati hanno negato di conoscere il cittadino cinese dichiarando di non ricordare nulla, ma a testimoniare l’accaduto ci sarebbero anche delle foto. In termini di opportunità politica, capita spesso che membri dell’esecutivo e del parlamento incontrino persone sconosciute in luoghi pubblici, sopratutto durante le campagne elettorali, e che a questi stringano la mano o si facciano fotografare pur non conoscendoli, ma qui, come sottolineato da molti analisti, si tratta di incontri avvenuti in luoghi che dovrebbero garantire sicurezza ed una attenta selezione degli ospiti all’ingresso.

Tutte misure che, ovviamente, franano se il pass e l’accreditamento sono forniti da un membro di punta della famiglia reale come il fratello del re.
A Buckingham Palace, intanto, pare certo che Andrea, sempre più reietto agli occhi del fratello maggiore, non si unirà al sovrano per la passeggiata di natale a Sandringham, quella verso la messa del 25 mattina e fonti sempre più accreditate lasciano intendere che sia assai probabile un suo trasferimento lontano dal regno e dagli imbarazzi di Carlo e William, plausibilmente negli Emirati Arabi.

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