Quella tra Milan e Genoa doveva essere una partita speciale. La festa dei 125 anni del club rossonero, tanti ospiti in tribuna, la maglia celebrativa. Ma la serata di San Siro è stata caratterizzata da assordanti fischi di tutto lo stadio. Ogni volta che Zlatan Ibrahimovic veniva inquadrato sul maxi schermo, il popolo rossonero non si risparmiava criticando aspramente il dirigente svedese con fischi e insulti di vario genere. La “festa” è stata poi macchiata dalla prestazione della squadra, con un pareggio per 0-0 che ha lasciato l’amaro in bocca un po’ a tutti.

“Noi non siamo americani” è stato uno dei cori più gettonati, ma non solo. “Cardinale devi vendere“, “Ci avete rotto il ca…”, e diverse grida di protesta che avevano un unico destinatario: il presidente Cardinale e la proprietà americana. Fuori dallo stadio, poi, la contestazione dei tifosi milanisti si è prolungata con l’esibizione di diversi striscioni che i supporter si erano già preparati, immaginandosi lo scenario peggiore. Quello di non battere il Genoa, finendo così a -14 dalla vetta della classifica e, comunque, a -8 dal quarto posto Champions. “Società Milan: vi abbiamo aspettato e sostenuto ad oltranza, della vostra mediocrità ne abbiamo abbastanza“, recitava uno striscione che riassume chiaramente il pensiero del popolo rossonero.

In serata, un post su Instagram ha aggiunto ulteriore benzina sul fuoco. L’autore è Paolo Maldini, iconico capitano rossonero licenziato un anno e mezzo fa dall’attuale proprietà di RedBird, dopo quattro anni da responsabile dell’area tecnica in cui aveva portato il Milan dalla mediocrità dei sesti e settimi posti a uno scudetto (nel 2022) e a una semifinale di Champions League (l’anno dopo). “Tanti auguri Ac Milan per i tuoi 125 anni! Nessuno potrà mai scalfire il tuo legame con la famiglia Maldini, la storia é memoria”, si legge nel post dell’ex difensore. Una frecciatina all’attuale proprietà del club che ha visto like e commenti “pesanti”, anche di calciatori che sono ancora in rossonero, e che evidentemente si sentono ancora legati a chi li ha portati al Milan: da Mike Maignan a Davide Calabria, da Theo Hernandez a Rafael Leao, da Yacine Adli (ora in prestito alla Fiorentina), fino a Sandro Tonali, venduto al Newcastle pochi giorni dopo il licenziamento di Maldini e Massara.

Proprio Calabria e Theo Hernandez, capitano e vicecapitano stanno attraversando il periodo più complicato da quando vestono la maglia del Diavolo: il primo ha perso il posto da titolare e probabilmente partirà a fine stagione, dopo che la società non ha voluto rinnovargli il contratto. Il secondo, escluso contro il Genoa, è finito nel mirino del suo allenatore per il suo presunto scarso impegno. Chissà che questi manifestazioni di supporto verso Maldini non possano inasprire ulteriormente i rapporti con la società.

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