Alla conduzione de “L’Eredità” aveva evitato battute politiche, nel rispetto dell’istituzionalità del game e della rete, ma su La7 per Flavio Insinna la musica è cambiata. Dal programma di Rai1 era stato escluso per far spazio a Pino Insegno, poi finito alla guida di “Reazione a Catena” dopo i bassi ascolti de “Il Mercante in Fiera“.
Insinna, dopo qualche dubbio iniziale, ha accettato nei mesi scorsi l’offerta di Urbano Cairo sbarcando nel preserale di La7 con “Famiglie d’Italia“, il game show in onda in una fascia oraria molto complicata ottiene circa il 2% di share. Nel quiz a tema sondaggi il conduttore si è concesso una stoccata contro il governo Meloni approfittando di una domanda: “Nel tuo bilancio familiare cosa è aumentato più di prezzo negli ultimi anni?”. “Il prezzo del carburante”, ha risposto il concorrente. Una risposta sbagliata che ha favorito il commento del padrone di casa: “No però siamo su La7, scusate è più forte di me ma non si era detto che levavate le accise?”.
Il grande @insinnaflavio vs. il governo #Meloni: “Ma non dovevate togliere le accise?” #famiglieditalia pic.twitter.com/q1GryIANfC
— Stevie Walker (@stevieansioso) December 13, 2024
Nel suo mirino a inizio ottobre era finito anche il vicepremier Matteo Salvini, un concorrente aveva svelato di essere un tiktoker (un creatore di contenuti sul social cinese) suscitando la presa in giro di Insinna: “Loro fanno dei lavori veri, tu, invece, Manuel, sei un tiktoker. Fai video su TikTok? E da grande vuoi fare il ministro? Avremo notizie, che poi vai in giro a fare i tiktok con i salami”, il chiaro riferimento alle apparizioni culinarie social del leader della Lega. Battute che a Viale Mazzini non avrebbero gradito.