Mentre rivendica la “proprietà” di Forza Italia, nuove grane piovono su Pier Silvio Berlusconi: oltre 500mila euro di arretrati non pagati, in una battaglia legale avviata nel 2020 e che approderà in Cassazione. Dall’altro lato della barricata, a sfidare in tribunale il figlio del Cavaliere, c’è Giacomo Canale: 47 anni, iscritto dal 1996 nel compartimento della gente di mare della capitaneria di porto di Viareggio.
Per oltre tredici anni Canale – come spiega La Nazione – ha lavorato al servizio della famiglia Berlusconi, sugli yacht privati e nella residenza del castello di Paraggi in provincia di Genova, dove Pier Silvio vive con la compagna Silvia Toffanin e i figli. Il marittimo viareggino ha rivendicato il pagamento delle somme arretrate, a partire dal 2010: “per le ore di lavoro straordinario, i notturni domenicali e festivi nonché le giornate di riposo compensativo non pagate nei periodi in cui lavorava sette giorni su sette”. Con incarichi, a detta di Canale, “che non contemplavano le sue effettive mansioni”.
Il legame tra il marittimo di Viareggio e i B. nel 1994 per puro caso: Canale, al tempo 17enne, fu chiamato a rimpiazzare un marinaio infortunato dell’imbarcazione “Principessa vai via” di Silvio Berlusconi. L’inizio di un ingaggio che durerà negli anni: fino alla vendita della barca all’amministratore di Banca Mediolanum Ennio Doris. A fine marzo del 2007 il nuovo incarico alla corte di Pier Silvio, sullo yacht Suegno. Il figlio del Cavaliere ha stima e fiducia del “marinaio” conosciuto a bordo dell’imbacazione paterna. Tanto che dal 2010 al 2018 lavora per lui e la sua famiglia, quasi esclusivamente, nel castello di Paraggi.
Tra i due, alla fine sono volati gli stracci con l’approdo in tribunale. Con l’amministrazione di Milano c’era una stata, con un contratto conciliatorio accettato da entrambi. Ma nei giorni scorsi il giudice della Corte d’Appello di Genova ha annullato il documento, firmato in una sede considerata dal giudice “non adeguata”. Dunque contratto nullo, può ripartire la guerra legale: ora Canale potrà proseguire la causa in Cassazione, assistito dall’avvocato Claudio Lalli. “Durante l’udienza – conferma l’avvocato Lalli – saranno chiamati a testimoniare numerosi collaboratori personali, compresa la scorta dell’amministratore di Mediaset”.
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La Redazione
Ankara, 16 dic. (Adnkronos) - La Turchia condanna la presenza di Israele sulle alture del Golan siriano, affermando che "indebolisce gli sforzi per portare stabilità nella regione". Lo ha scritto in una dichiarazione il ministero degli Esteri, condannando l'ingresso delle Idf sulle alture del Golan siriane. "Questo passo di Israele è fonte di grave preoccupazione, insieme all'ingresso nell'area di separazione in violazione dell'accordo di disimpegno del 1974, alla sua avanzata nelle aree adiacenti e agli attacchi aerei in Siria", si legge nella dichiarazione. "Le azioni in corso da parte di Israele compromettono seriamente gli sforzi per portare pace e stabilità in Siria e aumentano ulteriormente le tensioni nella regione".
Roma, 16 dic. (Adnkronos) - "Nei principi definiti dalla Costituzione, agli articoli 10 e 11" è compreso il "diritto di asilo per lo straniero cui venga impedito nel suo Paese l'esercito delle libertà democratiche". Lo ha ricordato il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, intervenendo alla Farnesina alla diciassettesima Conferenza delle ambasciatrici e degli ambasciatori.
Roma, 16 dic. (Adnkronos) - Il Movimento 5 stelle ha presentato anche un altro sub-emendamento alla legge di bilancio. Giuseppe Conte, riprendendo la proposta di legge a sua prima firma sul conflitto d'interessi, chiede che alla cosidetta 'norma anti-Renzi' vengano apportate delle modifiche.
In particolare, si legge nel testo, si deve "sostituire le parole da: 'non possono svolgere incarichi retribuiti' fino alla fine del comma, con le seguenti: 'non possono accettare, durante il proprio mandato e nell'anno successivo alla cessazione dello stesso, contributi, prestazioni, controprestazioni o altre utilità erogati, direttamente o indirettamente, da governi o da enti pubblici di Stati esteri o da persone fisiche o giuridiche aventi sede in uno Stato estero non assoggettati a obblighi fiscali in Italia, anche mediante interposizione di persona o di società o enti"; "al comma 4, sopprimere le parole seguenti: 'salva preventiva applicazione rilasciata dagli organi di appartenenza secondo le procedure stabilite dai rispettivi regolamenti'"; e infine "sopprimere i commi 6, 7, 8 e 9".
Nel testo si spiega poi che "con l'articolo 15 si intende introdurre un procedimento sanzionatorio fondato sulla considerazione del fatto che il bene giuridico tutelato – l'indipendenza dei rappresentanti delle istituzioni da influenze straniere, incompatibili con il principio enunziato dall'articolo 54, secondo comma, della Costituzione, con la funzione attribuita dall'articolo 67 della stessa Costituzione e con il giuramento prescritto dall'articolo 93 della medesima – risulta concretamente messo in pericolo non nel momento dell''esercizio delle (...) funzioni o dei (...) poteri' (come prevede l'articolo 318 del codice penale, applicato in un caso dal tribunale di Milano), ma nel momento stesso dell'accettazione di contributi, prestazioni o altre forme di sostegno per un valore superiore a 5.000 euro annui". "La condotta contraria ai doveri del titolare della carica è sanzionabile per le erogazioni accettate sia durante lo svolgimento dell'incarico sia nell'anno successivo alla cessazione dello stesso, per evitare il fenomeno cosiddetto delle 'porte girevoli'", concludono.
Roma, 16 dic. (Adnkronos Salute) - Medici e infermieri italiani tra i meno ricchi, in fatto di stipendi, rispetto ai colleghi degli altri Paesi Ocse. La conferma arriva dal III Rapporto sulla 'Salute e il sistema sanitario' - presentato questa mattina a Roma - frutto della collaborazione tra l'Eurispes e l'ente di previdenza dei medici, l'Enpam, all'interno dell'Osservatorio salute, legalità e previdenza. Dal confronto nell'area dell'Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico emerge, infatti, che il reddito annuale dei medici specialisti in Italia è quasi del 22% più basso della media, "con penalizzazioni molto forti rispetto a Svizzera, Olanda, Germania, Irlanda e rilevanti anche con Danimarca e Regno Unito", indica il report.
Anche per il reddito medio annuale degli infermieri ospedalieri l'Italia si colloca oltre il 22% al di sotto della media Ocse. In Italia, inoltre, "abbiamo 1,8 medici ogni mille abitanti, con un'età media di 50,5 anni, dove la classe di età compresa tra 60 e 64 anni è ancora la più numerosa. Per il personale infermieristico, invece, l'età media è pari a 46,9 anni, con un rapporto rispetto alla popolazione residente di 4,71 per mille, che sale al 5,04 se si considerano anche gli ospedali equiparati al pubblico".
Roma, 16 dic. (Adnkronos Salute) - Sempre meno operatori nel Servizio sanitario nazionale. Personale che negli anni ha visto peggiorare le proprie condizioni di lavoro. E che è diventato, oltre che più anziano, anche meno 'stabile' e più flessibile, con una riduzione dei contratti a tempo indeterminato e un deciso aumento di quelli 'a tempo'. Lo evidenzia il III Rapporto sulla 'Salute e il sistema sanitario' - presentato questa mattina a Roma - frutto della collaborazione tra l'Eurispes e l'ente di previdenza dei medici, l'Enpam, all'interno dell'Osservatorio salute, legalità e previdenza.
Dai dati emerge che la perdita di personale nel Ssn è graduale e costante: nel 2014 venivano assunti 80 dipendenti ogni 100 usciti, nel 2015 il rapporto è di 70 ogni 100, nel 2017 venivano sostituiti 98 dipendenti ogni 100. Inoltre, tra il 2014 e il 2017 l'incidenza della spesa per personale dipendente del Ssn sulla spesa sanitaria totale si è ridotta dal 31,4% al 30%. E una conseguenza dello scarso turnover del personale sanitario è stato l'aumento dell'età media dei dipendenti del Ssn. Alla diminuzione del personale stabile si contrappone l'incremento del lavoro flessibile: nel 2018, nel comparto sanità si concentrava il 45% dell'utilizzo per anno di operatori a tempo determinato di tutta la Pa (35.481 su 79.620).
Oltre alla riduzione degli occupati, si assiste ad un peggioramento delle condizioni di lavoro a parità di retribuzioni medie lorde. Cresce il precariato: tra il 2019 e il 2022 il ricorso al personale a tempo determinato è aumentato del 44,6% (Rapporto Fnomceo, 2024). Il personale - si ricorda nel report - è stato uno degli aspetti principali delle politiche di contenimento e riduzione della spesa pubblica destinata alla sanità. Ciò ha contribuito all'esplosione di problemi legati alla disaffezione dei dipendenti e soprattutto allo svuotamento di valore e di significato del lavoro nel e per il Servizio sanitario nazionale. Il blocco del turnover, e dunque la carenza cronica di personale all'interno delle strutture sanitarie, da decenni costringe gli operatori a sforzi prolungati, continui e ad alto coinvolgimento fisico e psicologico.
Roma, 16 dic. (Adnkronos) - “I dati economici sono inoppugnabili perché l'occupazione cresce, lo spread è sceso attorno quota 100, c’è stato un incremento forte della lotta all'evasione fiscale, recuperando circa 20 miliardi. Il numero di occupati ha superato i 24 milioni, mentre la disoccupazione scende attorno al 5%. Il Sud cresce più del Nord. Poi Landini può fare tutte le manifestazioni che vuole, ma questa è la realtà''. Così il presidente dei senatori di Forza Italia, Maurizio Gasparri, ad Agorà su Rai3, che ha proseguito: "L'iniziativa albanese costerà 150 milioni l'anno. Una cifra non esagerata se si pensa alle politiche disastrose di Letta e di Gentiloni che per far entrare i clandestini spesero 11 miliardi l'anno. Si possono dire tutte le bugie che si vogliono, ma alla fine i dati danno ragione al governo di centrodestra, con risultati non paragonabili a quelli dei governi giallorossi, a quelli guida grillina o a quelli guida Pd, che hanno creato solo disoccupazione e dati negativi sull'economia".
Roma, 16 dic. (Adnkronos) - "La guerra in Ucraina sta per entrare nel suo terzo anno. In oltre 1000 giorni di conflitto la Federazione Russa ha fatto continuo ricorso a strumenti di morte contro la popolazione ucraina e le infrastrutture civili del Paese. L’ingresso in campo di altri attori che forniscono truppe all’aggressione, allarga il conflitto, suscita allarme anche in aree più remote rispetto al teatro di guerra, alimentando i timori di una deriva fuori controllo". Lo ha affermato il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, intervenendo alla Farnesina alla diciassettesima Conferenza delle ambasciatrici e degli ambasciatori.
"L’Italia, continuerà a lavorare -ha ribadito il Capo dello Stato- affinché siano rispettati parametri essenziali, quali il rispetto del diritto internazionale; l’integrità territoriale ucraina; il principio della sicurezza nucleare; il rilascio dei prigionieri di guerra; la restituzione alle famiglie dei bambini ucraini rapiti e condotti in Russia; l’accesso sicuro ai porti del Mar Nero e del Mar d’Azov, anche a beneficio della sicurezza alimentare al livello globale".
"La pace richiede il contributo di tutti, in particolare delle potenze globali, perché globali sono le loro responsabilità e globali sono le conseguenze dell’aggressione alla legalità internazionale compiuto dalla Federazione Russa. Nel frattempo -ha concluso Mattarella- l’Ucraina potrà contare sul nostro convinto sostegno militare, economico, diplomatico e umanitario, oltre che sulle garanzie che sono state inserite nell’accordo bilaterale con Kiev. La prospettiva europea è quella che gli Ucraini hanno scelto e su di essa sanno di poter contare sul sostegno dell’Italia".
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