Cosa succede ora che il cancelliere Olaf Scholz è stato sfiduciato dal Parlamento tedesco? Il presidente della Repubblica Frank Walter Steinmeier avrà 21 giorni per decidere e valutare se non sia possibile un’altra maggioranza stabile nell’attuale Parlamento senza scioglierlo, ma nelle scorse settimane ha già detto che il suo obiettivo è costituire un governo stabile. Se ci fosse stata il Bundestag avrebbe proposto la sfiducia costruttiva indicando il nuovo cancelliere. Questo lascia capire che Steinmeier seguirà la richiesta di Scholz di sciogliere l’emiciclo. Si prenderà però tempo almeno fino al 25 dicembre, probabilmente il 27, perché non devono passare più di 60 giorni tra lo scioglimento del Bundestag e le nuove elezioni (come dice l’articolo 39 Costituzione). E la data del 23 febbraio – la più probabile per il voto anticipato -è stata determinata contemperando le esigenze di celerità con quelle organizzative indicate dall’Ufficio per le elezioni. Tra l’altro alle formazioni più piccole, che non sono già in un Parlamento, dev’essere dato modo di raccogliere 2mila firme per presentarsi.
Il ruolo della Corte costituzionale
Potrebbero ancora esserci dei ricorsi costituzionali di deputati che si vedessero svantaggiati dall’accorciamento della legislatura, come è accaduto nel 1982, con la caduta di Helmut Kohl e nel 2005 dopo Gerhard Schröder. I ricorsi sono però sempre stati respinti dai giudici. Nel 2005 la Corte ha infatti statuito che il capo dello Stato ha largo spazio di manovra nella valutazione della stabilità politica. Eventuali ricorsi non porrebbero poi necessariamente in pericolo la data del voto, potendo essere respinti o decisi prima. Al contrario se una causa avesse successo, le elezioni non potrebbero tenersi quando previsto.
Elezioni con una nuova legge elettorale
Scholz senza fiducia non perde subito il posto, Il suo governo ai sensi dell’articolo 69 della Costituzione resterà nelle sue funzioni per gli affari correnti sino all’elezione del nuovo Bundestag ed anche l’attività parlamentare potrà continuare, con nuove maggioranze in appoggio dei singoli provvedimenti. I due partiti centristi di ispirazione cristianodemocratica Cdu e Csu hanno però chiarito che non intendono votare nessuna iniziativa della maggioranza uscente che non sia urgente; si preparano anzi a cancellarne diverse leggi.
Oltre, dunque, che una scelta di direzione politica, le nuove elezioni rappresenteranno anche tecnicamente una vera sfida perché si applicherà la nuova legge elettorale che fissa in modo rigido il numero di deputati a 630 (adesso sono 733). Permane la possibilità per le forze che non raggiungono il 5 per cento ma conquistano almeno tre mandati diretti di inviare i propri deputati nel Bundestag, regola la cui eliminazione è stata cassata dalla Corte costituzionale. Ma per i candidati delle liste che supereranno il quorum, come prevedibilmente la Csu bavarese, diventerà determinante il secondo voto di preferenza, potrebbero infatti vincere nel proprio seggio ma per la percentuale raggiunta da tutto il partito esserne scippati.
I sondaggi, ad oggi
Le proiezioni più recenti diffuse dalla ZdF danno la Cdu di Friedrich Merz in netto vantaggio col 33% delle preferenze. Segue la AfD al 17% quindi Spd al 15% ed i Verdi al 14%. L’Alleanza Sarah Wagenknecht ce la farebbe appena col 5%. La FdP invece con solo il 4% ed i Linke col 3% rischierebbero di non entrare nel Bundestag, salvo approfittare di mandati diretti.
In questo scenario – e considerato che nessun partito vuole collaborare con la AfD – l’ipotesi di maggioranza più probabile sarebbe una nuova GroKo (Grosse Koalition) tra Cdu e Spd. Resterebbero aperte anche una coalizione tra Cdu e Verdi ed un tripartito Cdu-Spd-Verdi. Con fantasia pure una alleanza Cdu, Spd e Wagenknecht, ma Merz ha sempre dichiarato di non volersi alleare con una “comunista in Coco Chanel” come ha definito la leader fuoriuscita dalla Linke. Il leader della Csu Markus Söder (alleato storico della Cdu) si è poi sempre espresso contro una coalizione coi Verdi, anche se Merz ha via via mostrato aperture. Anche se per quel che riguarda le preferenze ai partiti i sondaggi consegnano una tendenza abbastanza chiara, le simpatie per i candidati alla cancelleria tra i primi tre in lizza (Merz, Scholz e il verde Robert Habeck) non lasciano intravvedere un grosso divario.
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Nella foto in alto | La stretta di mano tra il cancelliere dimissionario Scholz e il leader della Cdu Merz nel Bundestag
Mondo
La Germania e il governo di Scholz sfiduciato: cosa succede ora, il voto anticipato con la nuova legge elettorale, cosa dicono i sondaggi
La data più probabile per le elezioni è quella del 23 febbraio: il Parlamento sarà formato tramite un nuovo sistema che per la prima volta fissa in modo rigido il numero dei deputati a 630
Cosa succede ora che il cancelliere Olaf Scholz è stato sfiduciato dal Parlamento tedesco? Il presidente della Repubblica Frank Walter Steinmeier avrà 21 giorni per decidere e valutare se non sia possibile un’altra maggioranza stabile nell’attuale Parlamento senza scioglierlo, ma nelle scorse settimane ha già detto che il suo obiettivo è costituire un governo stabile. Se ci fosse stata il Bundestag avrebbe proposto la sfiducia costruttiva indicando il nuovo cancelliere. Questo lascia capire che Steinmeier seguirà la richiesta di Scholz di sciogliere l’emiciclo. Si prenderà però tempo almeno fino al 25 dicembre, probabilmente il 27, perché non devono passare più di 60 giorni tra lo scioglimento del Bundestag e le nuove elezioni (come dice l’articolo 39 Costituzione). E la data del 23 febbraio – la più probabile per il voto anticipato -è stata determinata contemperando le esigenze di celerità con quelle organizzative indicate dall’Ufficio per le elezioni. Tra l’altro alle formazioni più piccole, che non sono già in un Parlamento, dev’essere dato modo di raccogliere 2mila firme per presentarsi.
Il ruolo della Corte costituzionale
Potrebbero ancora esserci dei ricorsi costituzionali di deputati che si vedessero svantaggiati dall’accorciamento della legislatura, come è accaduto nel 1982, con la caduta di Helmut Kohl e nel 2005 dopo Gerhard Schröder. I ricorsi sono però sempre stati respinti dai giudici. Nel 2005 la Corte ha infatti statuito che il capo dello Stato ha largo spazio di manovra nella valutazione della stabilità politica. Eventuali ricorsi non porrebbero poi necessariamente in pericolo la data del voto, potendo essere respinti o decisi prima. Al contrario se una causa avesse successo, le elezioni non potrebbero tenersi quando previsto.
Elezioni con una nuova legge elettorale
Scholz senza fiducia non perde subito il posto, Il suo governo ai sensi dell’articolo 69 della Costituzione resterà nelle sue funzioni per gli affari correnti sino all’elezione del nuovo Bundestag ed anche l’attività parlamentare potrà continuare, con nuove maggioranze in appoggio dei singoli provvedimenti. I due partiti centristi di ispirazione cristianodemocratica Cdu e Csu hanno però chiarito che non intendono votare nessuna iniziativa della maggioranza uscente che non sia urgente; si preparano anzi a cancellarne diverse leggi.
Oltre, dunque, che una scelta di direzione politica, le nuove elezioni rappresenteranno anche tecnicamente una vera sfida perché si applicherà la nuova legge elettorale che fissa in modo rigido il numero di deputati a 630 (adesso sono 733). Permane la possibilità per le forze che non raggiungono il 5 per cento ma conquistano almeno tre mandati diretti di inviare i propri deputati nel Bundestag, regola la cui eliminazione è stata cassata dalla Corte costituzionale. Ma per i candidati delle liste che supereranno il quorum, come prevedibilmente la Csu bavarese, diventerà determinante il secondo voto di preferenza, potrebbero infatti vincere nel proprio seggio ma per la percentuale raggiunta da tutto il partito esserne scippati.
I sondaggi, ad oggi
Le proiezioni più recenti diffuse dalla ZdF danno la Cdu di Friedrich Merz in netto vantaggio col 33% delle preferenze. Segue la AfD al 17% quindi Spd al 15% ed i Verdi al 14%. L’Alleanza Sarah Wagenknecht ce la farebbe appena col 5%. La FdP invece con solo il 4% ed i Linke col 3% rischierebbero di non entrare nel Bundestag, salvo approfittare di mandati diretti.
In questo scenario – e considerato che nessun partito vuole collaborare con la AfD – l’ipotesi di maggioranza più probabile sarebbe una nuova GroKo (Grosse Koalition) tra Cdu e Spd. Resterebbero aperte anche una coalizione tra Cdu e Verdi ed un tripartito Cdu-Spd-Verdi. Con fantasia pure una alleanza Cdu, Spd e Wagenknecht, ma Merz ha sempre dichiarato di non volersi alleare con una “comunista in Coco Chanel” come ha definito la leader fuoriuscita dalla Linke. Il leader della Csu Markus Söder (alleato storico della Cdu) si è poi sempre espresso contro una coalizione coi Verdi, anche se Merz ha via via mostrato aperture. Anche se per quel che riguarda le preferenze ai partiti i sondaggi consegnano una tendenza abbastanza chiara, le simpatie per i candidati alla cancelleria tra i primi tre in lizza (Merz, Scholz e il verde Robert Habeck) non lasciano intravvedere un grosso divario.
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Nella foto in alto | La stretta di mano tra il cancelliere dimissionario Scholz e il leader della Cdu Merz nel Bundestag
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Tel Aviv, 30 gen. (Adnkronos) - Le Idf hanno reso noto di aver effettuato un attacco aereo la scorsa notte nel Libano meridionale, colpendo attrezzature ingegneristiche utilizzate da Hezbollah per ricostruire la sua “infrastruttura terroristica”.
L'esercito israeliano ha promesso di "continuare ad agire in conformità con gli accordi tra Israele e Libano nonostante i tentativi di Hezbollah di tornare nella regione del Libano meridionale, e agirà per rimuovere qualsiasi minaccia allo Stato di Israele e ai suoi cittadini".
Washington, 30 gen. (Adnkronos) - La sindaca di Washington Muriel Bowser ha confermato che sia l'aereo che l'elicottero "sono nelle acque" del fiume Potomac e che a bordo dell'aereo dell'American Airlines c'erano 64 persone, mentre 3 erano a bordo dell'elicottero militare. "L'obiettivo ora è salvare le persone, ed è quello su cui si concentra tutto il nostro personale", ha aggiunto la Bowser.
Washington, 30 gen. (Adnkronos) - Sono circa 300 i soccorritori impegnati nelle operazioni di ricerca e soccorso sul fiume Potomac. Lo ha reso noto il capo dei vigili del fuoco e del servizio di emergenza sanitaria di Washington, D.C., John A. Donnelly Sr., in una conferenza stampa presso l'aeroporto nazionale Reagan.
"Alle 8,58 pm, le prime unità sono arrivate sulla scena e hanno trovato un aereo in acqua e hanno iniziato le operazioni di soccorso. Un primo allarme è stato lanciato alle 8,48 pm", ha detto il capo dei vigili del fuoco, aggiungendo che le condizioni meteorologiche sono difficili a causa dell'oscurità, del freddo e del vento.
Palermo, 30 gen. (Adnkronos) - La Polizia di Stato di Catania ha arrestato otto persone per i reati di furto aggravato di autovetture e di estorsione attuata tramite il metodo del cosiddetto 'cavallo di ritorno'. L'attività di indagine ha tratto origine "dal diffuso e radicato fenomeno dei furti di autovetture correlato, pressoché in modo sistematico, alla richiesta di danaro, fatta pervenire ai proprietari del veicolo, al fine di ottenere la restituzione del mezzo". Le indagini hanno permesso di ricostruire numerosi episodi di furto di autovetture ed un tentativo di estorsione attuato con il metodo del “cavallo di ritorno”, nonché di individuare coloro che sarebbero stati coinvolti nell’azione predatoria e coloro che sarebbero intervenuti nella successiva fase estorsiva, sfruttando il momento di smarrimento in cui si trovano le parti offese nei momenti immediatamente successivi alla constatazione del furto.
Si è avuto modo di constatare, inoltre, come gli autori dei reati, abbiano operato, con una tecnica finalizzata a rendere complessa la loro identificazione, ovvero secondo uno schema basato sulla suddivisione dei compiti e sull’alternarsi degli autori nell’arco della medesima giornata, con nuclei di due o tre soggetti di volta in volta, in tutto o in parte diversi da quelli precedenti.
Ad esito dell’interrogatorio preventivo degli indagati, il Giudice per le indagini preliminari, su richiesta del Pubblico Ministero titolare del relativo fascicolo d’indagine, ha disposto l’applicazione della misura cautelare della custodia in carcere nei confronti di cinque indagati, per gli altri quella degli arresti domiciliari con applicazione del braccialetto elettronico.
Washington, 30 gen. (Adnkronos/Afp) - Sessanta passeggeri e quattro membri dell'equipaggio erano a bordo dell'aereo che si è schiantato nel fiume Potomac ieri sera dopo essersi scontrato con un elicottero militare a mezz'aria fuori Washington. Lo conferma American Airlines. "Il volo American Eagle 5342 in rotta da Wichita, Kansas (ICT), a Washington, DC (DCA) è stato coinvolto in un incidente al DCA", ha affermato la compagnia aerea in un comunicato. "A bordo dell'aereo c'erano 60 passeggeri e quattro membri dell'equipaggio." Tre i soldati che erano a bordo dell'elicottero Black Hawk ha detto un ufficiale dell'esercito americano, che non ha fornito dettagli sulla loro sorte.
(Adnkronos) - Sono tre gli ostaggi che saranno liberati oggi, giovedì 30 gennaio, da Hamas. Israele ha ricevuto la lista con i nomi di coloro che saranno rilasciati dalla Striscia di Gaza. Tra loro c'è anche la cittadina israelo-tedesca Arbel Yehud, 29 anni, in mano alla Jihad islamica palestinese.
La donna, apparsa in un video di propaganda due giorni fa, doveva essere rilasciata nel primo scambio tra ostaggi e prigionieri palestinesi, ma all'ultimo minuto era stata sostituita con la israelo-britannica Emily Damari.
Le autorità israeliane si aspettano che venga liberata oggi anche l'ultima soldatessa in mano a Hamas, la 20enne Agam Berger. Violinista, aveva iniziato il servizio militare il 5 ottobre del 2023, due giorni prima dell'assalto di Hamas, nella base vicino al confine con Gaza dove il gruppo ha ucciso 52 militari. Con lei erano state rapite le soldatesse Karina Ariev, Daniella Gilboa, Naama Levy e Liri Albag, liberate da Hamas sabato.
Il terzo ostaggio liberato dovrebbe essere Sarebbe l'80enne Gadi Moshe Mozes, ha riferito il Times of Israel. A sorpresa nel pomeriggio di ieri è arrivata la notizia che con Yehud e Berger sarebbero stati liberati anche cinque degli otto ostaggi thailandesi ancora trattenuti a Gaza insieme a un cittadino nepalese e uno tanzaniano. Due thailandesi così come il tanzaniano sono già stati dichiarati morti.
Saranno 11 gli ostaggi che Hamas rilascerà tra oggi e sabato nel quadro dell'accordo sul cessate il fuoco nella Striscia di Gaza, ha confermato l'ufficio del primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu. Altri tre uomini, tutti in vita, saranno liberati sabato.
Oggi non verrebbe liberato l'israelo-statunitense Keith Siegel, da giorni indicato da diversi media come il terzo ostaggio che sarebbe stato rilasciato.
L'accordo è stato di nuovo messo in discussione ieri da uno scambio di accuse tra Israele e Hamas. La fazione palestinese aveva accusato lo Stato ebraico di ritardare l'ingresso degli aiuti umanitari nella Striscia, avvertendo che ciò avrebbe potuto mettere a repentaglio il rilascio degli ostaggi. Le autorità israeliane hanno negato le accuse, definendole "fake news".
L'accordo per il cessate il fuoco, entrato in vigore il 19 gennaio, prevede il rilascio di 33 ostaggi - 25 dei quali sono ancora in vita - in cambio di circa 1.900 palestinesi detenuti da Israele durante una fase iniziale di sei settimane. Sono già state rilasciate sette donne israeliane, tra cui tre soldatesse, e centinaia di detenuti palestinesi.
Israele ha inoltre chiesto a Hamas, attraverso i mediatori, di avere informazioni definitive sulle sorti della famiglia Bibas, ha riferito una fonte israeliana. Shiri Bibas venne rapita il 7 ottobre dal kibbutz Nir Oz insieme al marito Yarden e ai figli Ariel di cinque anni e Kfir di due, i più giovani presi in ostaggio dalla fazione palestinese. Hamas aveva fatto sapere che la famiglia Bibas era stata uccisa in un raid aereo israeliano, ma non ha mai fornito prove nonostante l'insistenza di Tel Aviv.
Secondo l'ong il Club dei prigionieri palestinesi Israele dal canto suo libererà 110 prigionieri palestinesi, tra i quali 30 minorenni: dei 110, 32 erano stati condannati all'ergastolo.
Napoli , 29 gen. - (Adnkronos) - Agguato in serata a Napoli dove un pregiudicato è stato ucciso a colpi di pistola. La vittima è un 33enne, Antonio Esposito, già noto alle forze dell’ordine. L’uomo è arrivato al pronto soccorso, trasportato da conoscenti. Subito dopo il ricovero, è morto nel reparto di Rianimazione per le lesioni subite. Secondo quanto si apprende, è stato colpito da un proiettile al fianco sinistro.
L'agguato è avvenuto in via Carbonara, all'interno di un circolo ricreativo. Sul posto sono in corso i rilievi dei carabinieri che hanno avviato le indagini. Il 33enne è stato accompagnato da conoscenti in ospedale, dove però è morto poco dopo per le ferite riportate. Decine di familiari e conoscenti della vittima hanno raggiunto l'ospedale Pellegrini, tra urla di disperazione. Secondo quanto si apprende, non sono stati rilevati danneggiamenti né aggressioni.