Michelin si è fatta in tre per Alpine. Anzi: per la Alpine A290, la prima elettrica della casa di Dieppe. Le due aziende francesi che collaborano dal 2012 hanno lavorato ancora di più assieme per mettere a punto una gamma di pneumatici adatta alle necessità e alle prestazioni delle nuove auto elettriche, quelle del “Dream Garage” annunciato da Alpine.

La A290 disporrà così di un set di tre distinte gomme da 19”, due estive e una invernale tutte accomunate da dimensioni specifiche: 225-40-R19, vale a dire una larghezza del battistrada di 22,5 centimetri e con 4,5 centimetri di altezza del fianco. Si tratta di pneumatici su misura con scanalature esclusive. Le prime due sono le Michelin Pilot sport EV, sportive, ma vocate all’efficienza energetica, assicurata “ottimizzata”, e a garanzia di aderenza, durata e autonomia, e le Michelin Pilot Sport S5, che esaltano le prestazioni sia su superfici bagnate sia asciutte progettate per “sfruttare tutto il potenziale dell’A290 in termini di prestazioni”. Quelle invernali sono invece le Michelin Pilot Alpin 5 studiate per avere un alto livello di aderenza e non farsi impensierire da freddo, umido, bagnato o neve, presentate come il “perfetto equilibrio e specificità del veicolo elettrico”.

Il costruttore ha fatto guidare la vettura ai collaudatori in Svezia, nel circolo polare, dove le temperature scendono sotto i -30°. I test artici erano e sono importanti soprattutto perché si tratta di un veicolo elettrico, la cui sfida non riguarda solo il mercato, ma anche lo scetticismo che ancora accompagna le auto a batteria. I test su piste e strade aperte avevano come obiettivo quello di “garantire il massimo livello di eccellenza per tutte le prestazioni”.

Per massimizzare la resa, Alpine ha avviato una partnership esclusiva con Michelin, con la quale ha condiviso le conoscenze per ottimizzare il collegamento al suolo, lo sterzo e i sistemi di controllo del veicolo. L’elevato livello di fiducia reciproca ha condotto anche all’insolita decisione di concordare anche la scelta strategica sulle dimensioni, che generalmente vengono imposte dal costruttore.

Insomma: il passo dalla A110 termica alla A290 elettrica non è stato né breve né semplice. Il progetto per lo sviluppo è cominciato addirittura nel 2021, tre anni prima del debutto della macchina sul mercato. “Abbiamo dovuto reinterpretare i valori della Marca”, ha sintetizzato Philippe Mérimée, responsabile del reparto sviluppo dei collegamenti al suolo di Alpine. “È chiaro – ha aggiunto – che, quando si parla di auto elettriche, l’efficienza energetica è un forte indicatore che incide molto sulle nostre scelte”. Frédéric Brigaud, responsabile Michelin per il cliente tecnico, Alpine in questo caso, ha precisato che le dimensioni costituiscono “un fattore fondamentale per stabilire gli obiettivi di prestazioni in termini di dinamica, resistenza, massa, autonomia ed efficienza”.

Le aziende di Dieppe e Clermont-Ferrand hanno cominciato la messa a punto con una serie di joint-test per analizzare in pista – sul circuito di Ladoux, nei pressi del quartier generale di Michelin – e in varie configurazioni pneumatici differenti montati su “muletti”, ossia modelli sperimentali non ancora completi, eppure capaci di rappresentare in maniera verosimile le caratteristiche della A290.

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