Il giudice Franco Attinà, al termine dell’udienza predibattimentale, ha deciso che il processo per i tre tecnici accusati di aver spiato circa 70 donne, tra infermiere e dottoresse, nelle docce dell’ospedale San Giuseppe a Empoli (Firenze) va avanti. Attinà ha disposto l’apertura della fase istruttoria il 5 maggio 2025, accogliendo la richiesta della procura. Per i tre imputati l’accusa è interferenze illecite nella vita privata altrui aggravata da motivi abietti. Gli imputati, un 57enne fiorentino, un 37enne del Pisano e un 41enne della provincia di Firenze, tutti tecnici di un’azienda esterna all’ospedale, avrebbero installato una telecamera negli spogliatoi dell’ospedale di Empoli con cui poter spiare nelle docce le infermiere. Le indagini coordinate dal pm Sandro Cutrignelli, hanno escluso che le immagini siano state registrate diffuse in rete. Nel maggio 2023 fu un’infermiera, proprio mentre faceva la doccia, ad accorgersi della presenza della minuscola telecamera incastonata nel muro e partì la denuncia. Le indagini hanno poi svelato che i tre avrebbero piazzato la microtelecamera nelle docce dello spogliatoio, collegandola con un cavo a un monitor, collocato in una stanza attigua, magazzino che ospita le squadre di tecnici impegnati nella struttura. Dopo la diffusione della notizia, altre 70 denunce firmate da infermiere e operatrici sociosanitarie sono arrivate in procura. Al processo poi si sono costituite parte civile una cinquantina di sanitarie e la Asl Toscana Centro. Inoltre è stata citata responsabile civile la ditta esterna all’ospedale che dà lavoro agli imputati e in caso di condanna dovrà risarcire i danni in solido con i tre tecnici.
Cronaca
Accusati di avere spiato 70 infermiere e dottoresse nelle docce dell’ospedale: 3 tecnici a processo
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- 11:53 - Migranti, Amref accende riflettori su flussi interni dell'Africa, oltre 20 milioni ogni anno
Roma, 17 dic. (Adnkronos) - Ogni anno oltre 20 milioni di persone sono costrette a migrare all'interno dell’Africa a causa di conflitti, instabilità ed eventi climatici estremi. Lo afferma l'Unhcr, l'Agenzia delle Nazioni Unite che si occupa dei rifugiati. Nella Giornata Internazionale del Migrante che ricorre il 18 dicembre, promossa dalle Nazioni Unite dal 2003, ''il nostro compito, qui in Italia, è dare voce a storie come quella di Teresa per accendere i riflettori su un fenomeno spesso ignorato: la migrazione interna al continente africano'', ha affermato Guglielmo Micucci, direttore di Amref Italia. La storia citata da Micucci è quella di Teresa Ngongi, una madre sudsudanese che ha trovato rifugio in Uganda dopo un viaggio straziante. "Abbiamo camminato per una settimana intera, attraversando strade disseminate di corpi senza vita. Il rumore degli spari ci obbligava a nasconderci, a proteggere i nostri figli, sperando solo di arrivare vivi'', ha raccontato.
Il Sud Sudan, il più giovane Stato al mondo, è segnato da conflitti che dal 2013 hanno provocato centinaia di migliaia di morti e sfollato milioni di persone. La violenza etnica, le crisi politiche e l’instabilità economica hanno costretto milioni di persone a lasciare il Paese. Su una popolazione di 11 milioni di abitanti, 2,2 milioni si sono spostati all'interno del Paese per cercare migliori condizioni, altri 2,3 milioni hanno raggiunto gli Stati confinanti. L'Uganda è uno di questi. Ospita oltre 1,5 milioni di migranti ed è uno dei principali Paesi di accoglienza in Africa e nel mondo, ha adottato una politica inclusiva per i rifugiati.
Secondo il World Migration Report 2024 dell'Unhcr, più della metà di coloro che trovano riparo in Uganda proviene dal Sud Sudan, affrontando viaggi estremamente pericolosi e traumatici per raggiungere la sicurezza. Per il Global Trends Report 2023 dell'Unhcr, la migrazione interna al continente africano è un fenomeno che coinvolge 20 milioni di persone ogni anno e la crisi in Sud Sudan ne è un esempio emblematico. Tra coloro che cercano un futuro migliore, molti finiscono per stabilirsi nei campi per migranti in Uganda, dove la speranza si intreccia con la sfida della sopravvivenza quotidiana. Teresa Ngongi è una di queste persone.
Fuggita dal Sud Sudan con i suoi figli, ricorda la disperazione di quel viaggio: "I bambini piangevano, correvamo tra i cespugli per nasconderci. Arrivare in Uganda è stato un miracolo. Ora almeno possiamo accedere ai servizi sanitari di base, ma la strada è ancora lunga". Nel Rhino Camp, dove vive, Teresa è una delle tante donne che trovano speranza e cure grazie al centro sanitario Ofua 6, gestito da Amref nell’ambito del progetto Scorep+, finanziato dall’Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo (Aics). Un’altra storia di resilienza è quella di Nema Tabu, 35 anni, migrante sudsudanese e volontaria sanitaria presso il Rhino Camp. Arrivata in Uganda nel 2016, Nema è stata scelta dai leader della comunità come membro del Village Health Team, ruolo cruciale per garantire assistenza sanitaria sul territorio.
Grazie alla formazione ricevuta da Amref, Nema fornisce vaccini, supporto per le cure prenatali e monitora malattie come malaria e polmonite nei bambini sotto i cinque anni. "Quando siamo arrivati qui, ci hanno dato un pezzo di terra e alcune risorse per iniziare una nuova vita. Con il supporto di Amref, possiamo garantire alle mamme un parto assistito e sicuro - riducendo notevolmente il tasso di mortalità materna - e a ogni bambino possiamo garantire le cure necessarie," racconta Nema, che con il suo lavoro ha contribuito a ridurre drasticamente la necessità di viaggi lunghi e pericolosi verso le strutture sanitarie che si trovano a grande distanza dal Camp.
Amref Health Africa - la più grande ong sanitaria operante nel continente dal 1957 - con il progetto Scorep+ ha trasformato il centro sanitario 'Ofua 6' in un punto di riferimento per oltre 20.000 persone. I risultati sono tangibili: più di 5.000 pazienti hanno ricevuto cure nell’ultimo trimestre, 300 donne hanno beneficiato di cure prenatali, 200 bambini sono stati vaccinati, e 20 operatori sanitari comunitari sono stati formati, rafforzando l’assistenza sul territorio. Tuttavia, rimangono criticità come la mancanza di una sala parto completamente attrezzata.
''Quando si parla di migrazioni, il pensiero va spesso alle storie strazianti delle traversate del Mediterraneo verso l'Italia, come ciò che è accaduto alla bambina ritrovata sola in mezzo al mare circa una settimana fa. Tuttavia'', afferma Micucci. ''La maggior parte dei migranti rimane all’interno del continente africano, affrontando viaggi altrettanto disumani. La migrazione interna in Africa rivela una realtà complessa, fatta di sofferenza, resistenza e coraggio, che troppo spesso passa inosservata nel dibattito globale. Le storie come quelle di Teresa e Nema sono un esempio di speranza e determinazione, ma ci ricordano anche la necessità di garantire il diritto a una vita dignitosa, sia per chi desidera restare nella propria terra sia per chi cerca sicurezza e opportunità altrove'', aggiunge.
L’Uganda, pur accogliendo oltre un milione di migranti - moltissimi accolti nei distretti di Terego e Madi-Okolo - deve fare i conti con risorse limitate e infrastrutture precarie. In questa sfida, progetti come Scorep+ non solo garantiscono servizi essenziali, ma costruiscono un modello di solidarietà e cooperazione tra comunità migranti e ospitanti. Ogni storia raccontata in questa giornata ci ricorda che la migrazione non è solo un fenomeno, ma un intreccio di vite, sfide e aspirazioni. Guardando a questi volti e alle loro battaglie, emerge con forza l’urgenza di un impegno condiviso per garantire dignità, salute e futuro a chi è costretto a lasciare la propria terra.
- 11:48 - Farmaceutica, l'impegno di Otsuka per il benessere fisico e mentale dei dipendenti
Roma, 17 dic. (Adnkronos Salute) - I dipendenti Otsuka Italia che hanno partecipato al progetto 'Dreamland' hanno incrementato in media del 25% la qualità del loro sonno giornaliero in soli 8 mesi. Sono così aumentate anche la memoria (+24%), la concentrazione (+7%), la produttività (+12%) e più in generale è aumentato il livello di salute (+19%). Il 30% dei partecipanti ha migliorato la qualità e quantità del proprio sonno quotidiano. Sono questi i principali risultati dell'iniziativa con la quale l'azienda farmaceutica giapponese ha cercato, nel corso di tutto il 2024, di migliorare la qualità di vita dei suoi lavoratori. Otsuka è così la prima azienda in Italia a premiare, con giorni di ferie aggiuntivi, chi all'interno del proprio team dorme meglio.
"Dreamland - afferma Alessandro Lattuada, Managing Director di Otsuka Pharmaceutical Italy - è un progetto innovativo che rispecchia pienamente la filosofia di Otsuka e i suoi tre principi guida: 'Sozosei' (creatività), 'Jissho' (realizzazione) e 'Ryukangodo' (riconoscere la strada). Come azienda abbiamo riconosciuto l'importanza di un buon riposo quale componente fondamentale del benessere poiché, favorendo il recupero fisico e mentale, contribuisce a migliorare la qualità di vita. Il progetto sottolinea e attua il nostro impegno nel promuovere una cultura del lavoro che riconosca e sostenga pienamente la salute e il benessere dei suoi dipendenti".
A Dreamland - riporta una nota - ha aderito volontariamente più dell'80% dei dipendenti di Otsuka Italia e ha avuto una durata totale di 8 mesi. I partecipanti hanno misurato la propria quantità e qualità del sonno nei mesi di febbraio e marzo 2024. Tra aprile e settembre è stato avviato per loro un programma informativo basato su consigli e suggerimenti per migliorare il sonno nonché un webinar con Luigi Ferini Strambi, medico neurologo tra i massimi esperti della materia a livello internazionale. L'azienda ha inoltre regalato a tutti i propri dipendenti un libro sull'importanza vitale del sonno. Per registrare l'evoluzione del proprio sonno, sono stati effettuati rilevamenti attraverso un dispositivo indossabile, fornito dall'azienda, e questionari per valutare lo stato psico-fisico. Chi ha migliorato del 15% il parametro di qualità e/o quantità del sonno ha ricevuto in premio un giorno aggiuntivo di ferie nel 2025. Coloro che hanno ottenuto un incremento maggiore del 15% hanno invece avuto in regalo due giorni di ferie aggiuntivi.
"Otsuka è la prima azienda nella storia a premiare il riposo con più riposo - sottolinea Oscar Alcoberro, People Director di Otsuka Pharmaceutical Italy - L'iniziativa è nata per migliorare il benessere dei dipendenti e anche per sensibilizzare l'intera società sull'importanza del sonno e del riposo e del loro impatto sulla salute in generale e, in particolare, quella mentale. Posso quindi affermare che Otsuka è un'azienda di sognatori".
"Un sonno di qualità risulta fondamentale per mantenere una buona salute. Come e quanto dormiamo sono due aspetti da non sottovalutare - conclude Ferini Strambi, primario del Centro di Medicina del sonno dell'Irccs Ospedale San Raffaele di Milano - perché sono a loro volta strettamente collegati al rischio di malattie causate da una carenza di sonno. Obesità, diabete o patologie cardio-vascolari sono solo alcune tra le più diffuse e frequenti. Incentivare e migliorare il sonno di un lavoratore comporta anche una riduzione notevole dei livelli di stress e un perfezionamento delle funzioni cognitive. Tutto questo determina effetti positivi notevoli anche sulla produttività dei singoli lavoratori che si ritrovano inoltre a lavorare in un ambiente più riposato e sano".
- 11:45 - Sostenibilità, con Alperia il palazzo del Gruppo 24 Ore dimezza consumi di climatizzazione
Roma, 17 dic. (Adnkronos) - Il Gruppo 24 Ore si è avvalso della tecnologia di Alperia per rendere più efficiente, sostenibile ed economico il quartier generale della sua sede milanese grazie all’adozione del sistema Sybil Hvac, che ottimizza le temperature e garantisce risparmio energetico. Il Palazzo in viale Sarca a Milano, noto per la sua architettura all’avanguardia e già certificato Leed Gold, ha beneficiato di interventi mirati che hanno portato a una significativa riduzione dei consumi energetici. E' quanto fa sapere Alperia in una nota.
Il sistema è stato progettato per interfacciarsi con l’impianto esistente dell’edificio di 10 piani per 15mila metri quadrati, con l’obiettivo di efficientare le macchine (polivalenti) utilizzate per il riscaldamento e il raffrescamento degli ambienti e le caldaie utilizzate per la produzione di acqua calda sanitaria, per fornire acqua calda ai radiatori presenti nei bagni e alle unità di trattamento aria - spiega Alperia - Si è lavorato in primo luogo sulla rimodulazione del caldo e del freddo: è stato possibile ridurre di 5,7 gradi centigradi la temperatura media di mandata (ossia i gradi dell’acqua che circola nelle tubazioni di alimentazione di un impianto di riscaldamento), mantenendo lo stesso confort all’interno dello stabile.
Le ottimizzazioni operate da Alperia vanno dall’accensione e spegnimento della ventilazione dei piani in base alla qualità dell’aria misurata negli ambienti, alla stima della domanda termica futura negli ambienti grazie a un sistema predittivo che si basa sui dati storici e sulle previsioni meteo. In questo caso l’algoritmo continua ad aggiornarsi imparando dai dati storici e anticipando le condizioni. Nella prima fase del progetto, avviato a febbraio 2023, è stato registrato un risparmio di circa il 39% sui consumi di energia elettrica delle polivalenti e del 34% sul gas rispetto al mese precedente l’installazione di Alperia Sybil Hvac. Un ulteriore risparmio medio di energia elettrica dell’impianto Hvac pari al 35,8% è stato raggiunto nel periodo marzo - ottobre 2024 rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente, con un picco del 60,2% a marzo, grazie all’implementazione di logiche avanzate di ottimizzazione nella seconda fase, avviata a marzo 2024.
“Siamo entusiasti di collaborare con un gruppo multimediale come il Gruppo 24 Ore per dimostrare che l’efficienza e la transizione energetica sono un processo in evoluzione e una priorità essenziale per il futuro - ha dichiarato Giuseppe Apolloni, Ceo di Alperia Green Future - Alperia si conferma un attore chiave nel campo dell’efficienza energetica, promuovendo soluzioni innovative e sostenibili. L’attenzione al miglioramento delle performance energetiche non solo riduce i consumi, ma sostiene anche la transizione verso un futuro più verde”.
“Abbiamo iniziato la collaborazione con Alperia con la rendicontazione delle emissioni di gas serra per gli Scope 1 e 2 e la definizione di una strategia climatica, proseguendo poi con il calcolo delle emissioni indirette di Scope 3, prendendo in esame l’intera organizzazione, al fine di individuare i principali hotspot su cui intervenire per implementare ulteriori azioni di miglioramento e mitigazione”, ha spiegato Gianpaolo Sorgi, Responsabile Servizi Generali, Sicurezza e Ambiente del Gruppo 24 Ore.
- 11:44 - Sostenibilità, Alperia: il palazzo del Gruppo 24 Ore dimezza consumi di climatizzazione
Roma, 17 dic. (Adnkronos) - Il Gruppo 24 Ore si è avvalso della tecnologia di Alperia per rendere più efficiente, sostenibile ed economico il quartier generale della sua sede milanese grazie all’adozione del sistema Sybil Hvac, che ottimizza le temperature e garantisce risparmio energetico. Il Palazzo in viale Sarca a Milano, noto per la sua architettura all’avanguardia e già certificato Leed Gold, ha beneficiato di interventi mirati che hanno portato a una significativa riduzione dei consumi energetici. E' quanto fa sapere Alperia in una nota.
Il sistema è stato progettato per interfacciarsi con l’impianto esistente dell’edificio di 10 piani per 15mila metri quadrati, con l’obiettivo di efficientare le macchine (polivalenti) utilizzate per il riscaldamento e il raffrescamento degli ambienti e le caldaie utilizzate per la produzione di acqua calda sanitaria, per fornire acqua calda ai radiatori presenti nei bagni e alle unità di trattamento aria - spiega Alperia - Si è lavorato in primo luogo sulla rimodulazione del caldo e del freddo: è stato possibile ridurre di 5,7 gradi centigradi la temperatura media di mandata (ossia i gradi dell’acqua che circola nelle tubazioni di alimentazione di un impianto di riscaldamento), mantenendo lo stesso confort all’interno dello stabile.
Le ottimizzazioni operate da Alperia vanno dall’accensione e spegnimento della ventilazione dei piani in base alla qualità dell’aria misurata negli ambienti, alla stima della domanda termica futura negli ambienti grazie a un sistema predittivo che si basa sui dati storici e sulle previsioni meteo. In questo caso l’algoritmo continua ad aggiornarsi imparando dai dati storici e anticipando le condizioni. Nella prima fase del progetto, avviato a febbraio 2023, è stato registrato un risparmio di circa il 39% sui consumi di energia elettrica delle polivalenti e del 34% sul gas rispetto al mese precedente l’installazione di Alperia Sybil Hvac. Un ulteriore risparmio medio di energia elettrica dell’impianto Hvac pari al 35,8% è stato raggiunto nel periodo marzo - ottobre 2024 rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente, con un picco del 60,2% a marzo, grazie all’implementazione di logiche avanzate di ottimizzazione nella seconda fase, avviata a marzo 2024.
“Siamo entusiasti di collaborare con un gruppo multimediale come il Gruppo 24 Ore per dimostrare che l’efficienza e la transizione energetica sono un processo in evoluzione e una priorità essenziale per il futuro - ha dichiarato Giuseppe Apolloni, Ceo di Alperia Green Future - Alperia si conferma un attore chiave nel campo dell’efficienza energetica, promuovendo soluzioni innovative e sostenibili. L’attenzione al miglioramento delle performance energetiche non solo riduce i consumi, ma sostiene anche la transizione verso un futuro più verde”.
“Abbiamo iniziato la collaborazione con Alperia con la rendicontazione delle emissioni di gas serra per gli Scope 1 e 2 e la definizione di una strategia climatica, proseguendo poi con il calcolo delle emissioni indirette di Scope 3, prendendo in esame l’intera organizzazione, al fine di individuare i principali hotspot su cui intervenire per implementare ulteriori azioni di miglioramento e mitigazione”, ha spiegato Gianpaolo Sorgi, Responsabile Servizi Generali, Sicurezza e Ambiente del Gruppo 24 Ore.
- 11:43 - Sostenibilità, Alperia: il palazzo del Gruppo 24 Ore dimezza consumi di climatizzazione
Roma, 17 dic. (Adnkronos) - Il Gruppo 24 Ore si è avvalso della tecnologia di Alperia per rendere più efficiente, sostenibile ed economico il quartier generale della sua sede milanese grazie all’adozione del sistema Sybil Hvac, che ottimizza le temperature e garantisce risparmio energetico. Il Palazzo in viale Sarca a Milano, noto per la sua architettura all’avanguardia e già certificato Leed Gold, ha beneficiato di interventi mirati che hanno portato a una significativa riduzione dei consumi energetici. E' quanto fa sapere Alperia in una nota.
Il sistema è stato progettato per interfacciarsi con l’impianto esistente dell’edificio di 10 piani per 15mila metri quadrati, con l’obiettivo di efficientare le macchine (polivalenti) utilizzate per il riscaldamento e il raffrescamento degli ambienti e le caldaie utilizzate per la produzione di acqua calda sanitaria, per fornire acqua calda ai radiatori presenti nei bagni e alle unità di trattamento aria - spiega Alperia - Si è lavorato in primo luogo sulla rimodulazione del caldo e del freddo: è stato possibile ridurre di 5,7 gradi centigradi la temperatura media di mandata (ossia i gradi dell’acqua che circola nelle tubazioni di alimentazione di un impianto di riscaldamento), mantenendo lo stesso confort all’interno dello stabile.
Le ottimizzazioni operate da Alperia vanno dall’accensione e spegnimento della ventilazione dei piani in base alla qualità dell’aria misurata negli ambienti, alla stima della domanda termica futura negli ambienti grazie a un sistema predittivo che si basa sui dati storici e sulle previsioni meteo. In questo caso l’algoritmo continua ad aggiornarsi imparando dai dati storici e anticipando le condizioni. Nella prima fase del progetto, avviato a febbraio 2023, è stato registrato un risparmio di circa il 39% sui consumi di energia elettrica delle polivalenti e del 34% sul gas rispetto al mese precedente l’installazione di Alperia Sybil Hvac. Un ulteriore risparmio medio di energia elettrica dell’impianto Hvac pari al 35,8% è stato raggiunto nel periodo marzo - ottobre 2024 rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente, con un picco del 60,2% a marzo, grazie all’implementazione di logiche avanzate di ottimizzazione nella seconda fase, avviata a marzo 2024.
“Siamo entusiasti di collaborare con un gruppo multimediale come il Gruppo 24 Ore per dimostrare che l’efficienza e la transizione energetica sono un processo in evoluzione e una priorità essenziale per il futuro - ha dichiarato Giuseppe Apolloni, Ceo di Alperia Green Future - Alperia si conferma un attore chiave nel campo dell’efficienza energetica, promuovendo soluzioni innovative e sostenibili. L’attenzione al miglioramento delle performance energetiche non solo riduce i consumi, ma sostiene anche la transizione verso un futuro più verde”.
“Abbiamo iniziato la collaborazione con Alperia con la rendicontazione delle emissioni di gas serra per gli Scope 1 e 2 e la definizione di una strategia climatica, proseguendo poi con il calcolo delle emissioni indirette di Scope 3, prendendo in esame l’intera organizzazione, al fine di individuare i principali hotspot su cui intervenire per implementare ulteriori azioni di miglioramento e mitigazione”, ha spiegato Gianpaolo Sorgi, Responsabile Servizi Generali, Sicurezza e Ambiente del Gruppo 24 Ore.
- 11:41 - Venezuela: Sujù, 'premio Sacharov riconoscimento per tutti i venezuelani'
Roma, 17 dic. (Adnkronos) - "Sono grata per questo premio a Maria Corina Machado e a Edmundo González. È un riconoscimento che viene dato a loro ma che in realtà è un riconoscimento che viene dato a tutto il popolo del Venezuela". Lo ha detto Tamara Sujú, direttrice esecutiva del Casla - Centro de Estudios para América Latina, parlando in occasione della consegna del Premio Sacharov 2024 per la libertà di pensiero a María Corina Machado, leader delle forze democratiche in Venezuela, e al Presidente eletto Edmundo González Urrutia.
"Il premio mette in risalto la figura incredibile di una donna che nel corso della sua storia politica è stata sempre coerente con i principi e i valori democratici - ha aggiunto la Sujù - Questo premio celebra la libertà di pensiero, la democrazia, il diritto: libertà che viene incarnata da María Corina Machado, una donna speciale che ha lottato in modo incrollabile in questa direzione. E sappiamo che il suo coraggio, la sua integrità, la sua voglia di arrivare a raggiungere i suoi obiettivi a prescindere dal rischio di mettere a repentaglio la propria vita, la propria libertà, anche fisica, le è valso il soprannome di 'liberatrice'".
"Il premio viene conferito anche a Edmundo González Urrutia, che da candidato dell'opposizione democratica ha affrontato un regime criminale con lucidità e che ha dovuto lasciare il Paese per la propria sicurezza. Ne voglio ricordare l'importanza: sappiamo che candidarsi nella sua posizione non è stato facile, per questo voglio celebrare il suo coraggio, la sua lucidità, la sua integrità. Sappiamo che in Venezuela esercitare il proprio diritto al voto con libertà può significare essere uccisi o torturati. Grazie a tutti i rappresentanti del Parlamento europeo, grazie ai leader europei che hanno accompagnato i nostri leader e i nostri cittadini, grazie all'Italia per averci accompagnati nel far sentire la voce dei democratici e condannare i repressori, per perseguire la giustizia e supportare la Corte Penale internazionale".
- 11:27 - Malattie rare, approvato in Italia vamorolone per distrofia muscolare Duchenne
Roma, 17 dic. (Adnkronos Salute) - L'Agenzia italiana del farmaco (Aifa) ha recepito l'autorizzazione europea dell'Ema per vamorolone (Agamree*) per il trattamento di pazienti con distrofia muscolare di Duchenne (Dmd) di età pari o superiore a 4 anni. Il farmaco è classificato in classe Cnn (farmaci in attesa di negoziazione di prezzo e rimborsabilità). L'approvazione - si legge in una nota diffusa da Santhera Pharmaceuticals - segue la decisione del Comitato europeo dei medicinali per uso umano (Chmp) che ha riconosciuto il profilo positivo di beneficio/rischio di vamorolone in questa popolazione di pazienti, compresi alcuni vantaggi di sicurezza rispetto ai corticosteroidi, attualmente lo standard di cura.
La distrofia muscolare di Duchenne è una rara malattia ereditaria legata al cromosoma X, che colpisce quasi esclusivamente i maschi. E' caratterizzata da un'infiammazione presente alla nascita, o poco dopo, che porta alla fibrosi del muscolo, con una progressiva degenerazione e debolezza muscolare, perdita della deambulazione, della capacità di alimentarsi autonomamente, l'inizio della ventilazione assistita e lo sviluppo della cardiomiopatia. La Dmd riduce l'aspettativa di vita, che non supera i 30-40 anni. La prevalenza della malattia nella popolazione generale, in Italia, è di 1,7-3,4 casi su 100mila, mentre la prevalenza alla nascita è di 21,7-28,2 su 100mila nati maschi vivi. La qualità della vita dei pazienti e dei caregiver è inferiore a quella dei soggetti sani, e il carico per chi si prende cura di bambini con Dmd è superiore a quello dei caregiver di bambini con altri disturbi neuromuscolari.
"Siamo entusiasti di ricevere l'approvazione dell'Agenzia italiana del farmaco per portare vamorolone anche alle persone affette da distrofia muscolare di Duchenne in Italia, che sottolinea il profilo di sicurezza e tollerabilità favorevole rispetto ai corticosteroidi convenzionali, compresi i benefici per la salute e la crescita delle ossa - ha dichiarato Giovanni Galliano, direttore generale di Santhera Pharmaceuticals (Italy) Srl - Il nostro team è impegnato a garantire che Agamree sia reso disponibile alle persone affette da Duchenne, anche in Italia, il prima possibile".
Vamorolone è un nuovo farmaco con una modalità d'azione basata sul legame con lo stesso recettore dei glucocorticoidi, ma che ne modifica l'attività a valle. Inoltre, non è un substrato per gli enzimi 11-β-idrossisteroidi deidrogenasi (11β-HSD) che possono essere responsabili dell'amplificazione locale del farmaco e della tossicità associata ai corticosteroidi nei tessuti locali. Questo meccanismo ha dimostrato il potenziale di 'dissociare' l'efficacia dai problemi di sicurezza degli steroidi. Il farmaco si posiziona così come farmaco antinfiammatorio dissociativo e come alternativa ai corticosteroidi.
Nello studio controllato Vision-Dmd, vamorolone (6mg/kg/die) ha raggiunto l'endpoint primario di variazione dal basale alla settimana 24 della Ttstandv (time to stand velocity) rispetto al placebo (p=0,002), a 24 settimane di trattamento, evidenziando un buon profilo di sicurezza e tollerabilità. I dati attualmente disponibili dimostrano che il farmaco, a differenza dei corticosteroidi, non limita la crescita e non ha effetti negativi sul metabolismo osseo, come dimostrato dai normali marcatori sierici di formazione e riassorbimento osseo. Vamorolone è un medicinale orfano, approvato per l'uso negli Stati Uniti, nell'Unione europea e nel Regno Unito.