Non dipende dalle origini sudafricane del fondatore di Tesla e SpaceX, ma altri "precedenti" dell'uomo più ricco del mondo. Il primo riguarda il suo dichiarato utilizzo di sostanze stupefacenti (nel 2018 si collegò a un podcast mentre fumava marijuana e nel 2023 ha ammesso di assumere piccole quantità di ketamina sotto prescrizione medica per alleviare la depressione). Il secondo attiene ai contatti avuti in passato con potenze straniere, a cominciare dalla Russia di Putin
Collaboratore e regista della nuova amministrazione Trump ma fino ad un certo punto. Il ruolo, comunque atipico, di Elon Musk nel prossimo governo statunitense potrebbe essere soggetto a importanti limitazioni. Salvo interventi del presidente, non avrà infatti le credenziali per accedere e maneggiare i dossier di massima segretezza. Come spiega il Wall Street Journal, ciò […]
Collaboratore e regista della nuova amministrazione Trump ma fino ad un certo punto. Il ruolo, comunque atipico, di Elon Musk nel prossimo governo statunitense potrebbe essere soggetto a importanti limitazioni. Salvo interventi del presidente, non avrà infatti le credenziali per accedere e maneggiare i dossier di massima segretezza. Come spiega il Wall Street Journal, ciò non dipende dalle origini sudafricane del fondatore di Tesla e SpaceX, ma altri “precedenti” dell’uomo più ricco del mondo.
Il primo riguarda il suo dichiarato utilizzo di sostanze stupefacenti (nel 2018 si collegò a un podcast mentre fumava marijuana e nel 2023 ha ammesso di assumere piccole quantità di ketamina sotto prescrizione medica per alleviare la depressione). Il secondo attiene ai contatti avuti in passato con potenze straniere, a cominciare dalla Russia di Putin.