In Spagna obbligo di rettifica anche per chi ha 100mila follower: Sanchez tenta di arginare le bufale
Il ddl interessa utenti particolarmente seguiti online che proprio grazie alla pubblicazione di contenuti non veritieri hanno costruito una fama social, strumentalizzata anche in ambito politico
Non solo stampa, radio e tv: in Spagna anche i profili social seguiti da 100mila persone – o gli influencer che con tutti i loro account superano i 200mila utenti – dovranno rettificare in caso di pubblicazione di notizie false. Il via libera al disegno di legge è arrivato martedì durante il consiglio dei ministri, scrive El Pais. Ci sono infatti utenti particolarmente seguiti online che proprio grazie alla pubblicazione di contenuti non veritieri o bufale hanno costruito una fama social poi sfociata in altri ambiti. Ad esempio, politico: è il caso di Alvise Pérez, eurodeputato eletto col suo partito Se acabò la fiesta, che “ha ottenuto 800mila voti alle elezioni europee grazie, tra l’altro, alla diffusione dei suoi messaggi su un canale Telegram“, scrive El Pais. Il tema delle bufale online e della loro strumentalizzazione a scopo elettorale, oltre che essere sentito in tutta Europa, è al centro dell’annullamento delle elezioni in Romania, dove la Corte costituzionale di Bucarest ha recentemente invalidato il primo turno vinto dall’ultranazionalista filo-russo Calin Georgescu-Roe dopo la scoperta di “una campagna di “attacchi ibridi russi”, avvenuta soprattutto tramite la piattaforma TikTok.
Il ddl del governo Sanchez, ha spiegato il ministro della Giustizia Félix Bolanos, riguarda “quegli utenti che diffondono informazioni e altri contenuti attraverso queste piattaforme e che, per il numero di follower che hanno, godono di una portata e di un impatto paragonabili a quelli dei media tradizionali, configurandosi come autentici manipolatori della comunicazione e dell’opinione pubblica; e che, pertanto, devono essere soggetti alla possibilità di rettifica del loro contenuto”, si legge nella relazione. I social dunque devono mettere a disposizione “un meccanismo facilmente visibile e accessibile che consenta al richiedente, utente o meno della piattaforma in questione, di disporre di uno strumento che garantisca la presentazione diretta e immediata della rettifica, nonché la registrazione delle di accoglienza e monitoraggio del processo”.
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La Redazione
Roma, 17 dic. (Adnkronos) - Il "senso del dovere che richiede a tutti coloro che operano in ogni istituzione, di rispettare i limiti del proprio ruolo. Senza invasioni di campo, senza sovrapposizioni, senza contrapposizioni. La Repubblica vive di questo ordine. Ha bisogno della fiducia delle persone che devono poter vedere, nei comportamenti e negli atti di chi ha responsabilità, armonia tra le istituzioni". Lo ha affermato il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, nel tradizionale incontro di fine anno con i rappresentanti delle Istituzioni, delle forze politiche e della società civile.
"Anche per poter rimuovere -ha aggiunto il Capo dello Stato- il disorientamento e il senso di incertezza per il futuro che affiora sovente e che riguarda numerosi aspetti della vita, dal lavoro, alle cure per la salute, alle prospettive per i giovani, alla situazione internazionale. Sentimenti che verrebbero ampliati da un clima di costante ricerca di contrapposizioni".
"L’augurio che voglio fare a tutti noi -che qui rappresentiamo le diverse articolazioni che compongono la nostra Italia- è di poter essere all’altezza delle nostre responsabilità. Di riuscire a farvi fronte -ha concluso Mattarella- con lo stesso impegno e la stessa fiduciosa determinazione con la quale tantissimi nostri concittadini, affrontando difficoltà, mandano avanti, ogni giorno, le loro famiglie e le nostre comunità".
Roma, 17 dic. (Adnkronos) - "Va sempre rammentato un punto fondamentale: il rispetto delle Istituzioni nei confronti di chi ne ricopre il ruolo. Così come coloro che rivestono responsabilità istituzionali, a cominciare dal Presidente della Repubblica, sono tenuti a esercitarle sapendo che le istituzioni sono di tutti. Che il servizio che si svolge è a garanzia della dignità di ognuno, a prescindere dall’appartenenza politica". Lo ha affermato il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, nel tradizionale incontro di fine anno con i rappresentanti delle Istituzioni, delle forze politiche e della società civile.
"Abbiamo, a tutti i livelli, esempi efficaci, quotidiani, di come questo sia non solo possibile, ma praticato. L’ho visto, ad esempio, di recente, nella passione dei tanti sindaci che ho incontrato all’assemblea dell’Anci. Le diverse appartenenze politiche, le legittime e preziose differenze delle identità culturali -che sono l’essenza della dialettica democratica- non impediscono -ha ricordato il Capo dello Stato- di ricercare e trovare convergenze e unità su alcuni grandi temi. Nell’interesse dei cittadini".
"Questa attitudine, questa miniera di valori e di sentimenti è più diffusa di quel che si pensa e ho avuto modo, anche nel corso di quest’anno, di constatarlo personalmente in numerose occasioni. Anima tante nostre comunità. Anima tante espressioni della società civile, del mondo associativo delle professioni, dell’economia, del mondo del lavoro: canali di partecipazione e costruzione del bene comune, con cui è prezioso il dialogo. Lo possiamo chiamare, senza eccessi retorici, spirito di servizio. Passione civile. Senso del dovere".
Roma, 17 dic. (Adnkronos) - "Vi sono interessi nazionali che richiedono la massima convergenza. Ad esempio il rispetto dei trattati e delle alleanze internazionali, la difesa e la sicurezza dei nostri concittadini e delle infrastrutture strategiche, la salvaguardia dell’ambiente e la messa in sicurezza dei nostri territori. Non possiamo dividerci su questi obiettivi, che sono inevitabilmente di lungo periodo e vanno dunque perseguiti con un impegno che va oltre le maggioranze e le opposizioni di turno". Lo ha affermato il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, nel tradizionale incontro di fine anno con i rappresentanti delle Istituzioni, delle forze politiche e della società civile.
Roma, 17 dic. (Adnkronos) - "Sovente parliamo della stabilità come di un fattore determinante del patrimonio di credibilità e di buona reputazione di un Paese. E come si è detto la stabilità è alimentata da istituzioni efficienti. Da istituzioni in grado di assumere decisioni tempestive. Dal consenso dei cittadini. Da una società civile che sa impegnarsi e crescere, perché sa che la coesione si nutre di lavoro ed è incoraggiante registrare segnali positivi nell’andamento dell’occupazione". Lo ha affermato il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, nel tradizionale incontro di fine anno con i rappresentanti delle Istituzioni, delle forze politiche e della società civile.
"Ma ci sono, prima ancora, fattori -ha sottolineato il Capo dello Stato- che non dobbiamo sottovalutare: valori comuni e condivisi, cultura, sentimenti popolari che ci fanno riconoscere come un unico popolo, legato da un comune destino. Questo patrimonio 'immateriale' è prezioso per quella unità morale che è presupposto per una convivenza ordinata, per una Repubblica forte, per un Paese stabile e di prestigio nel mondo".
"Queste doti sono emerse in tante circostanze. Di fronte alle emergenze. In occasione di catastrofi che feriscono il Paese. O negli anni bui del terrorismo. O, recentemente, quando abbiamo dato prova di straordinaria solidarietà nel combattere la pandemia. Come un fiume carsico -ha concluso Mattarella- questo patrimonio, costituito dalla nostra unità morale, si manifesta nei momenti più difficili. È avvenuto più volte nella nostra storia. Non è soltanto memoria".
Roma, 17 dic. (Adnkronos) - "Quel che sta cambiando attorno a noi presenta un grande fascino. Le possibilità offerte dalle tecnologie digitali, l’intelligenza artificiale, l’idea di una 'connessione' permanente che ci fanno sentire al centro del mondo. Tutto questo apre potenzialità straordinarie, positive, di grande valore, a condizione che non perdiamo la misura della nostra umanità. E la nostra umanità si esprime anzitutto in relazione. Nel vivere insieme agli altri. Nel condividere. Nel fare comunità. Le nostre democrazie hanno bisogno di questa umanità, di queste relazioni, di rinnovata partecipazione che torni ad animare e a dare valore allo spazio pubblico, alla dimensione comunitaria". Lo ha affermato il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, nel tradizionale incontro di fine anno con i rappresentanti delle Istituzioni, delle forze politiche e della società civile.
"È questa -ha aggiunto il Capo dello Stato- l’unica, impegnativa e concreta alternativa alle lacerazioni delle nostre società, allo svuotamento di senso, alla disaffezione, alle mille solitudini che abitano le nostre città. Leggo con queste lenti il crescente e preoccupante fenomeno dell’astensionismo, registrato nelle tornate elettorali da diversi anni a questa parte. Una democrazia senza popolo sarebbe una democrazia di fantasmi. Una democrazia debole".
"È necessario operare per recuperare fiducia, adoperandosi prima di tutto, per ricostruire il rapporto tra persone e istituzioni. Perché le istituzioni vivono della partecipazione e dell’impegno personale. La democrazia non si esaurisce nelle sue procedure: è impegno, passione, senso della comunità, richiede che si contribuisca alle scelte, a ogni livello. Anche per questo è necessario sostenere il pluralismo, nelle articolazioni sociali come nell’informazione, non affidando soltanto alle logiche di mercato quel che è prezioso per la qualità della convivenza e per una piena cittadinanza".
Roma, 17 dic. (Adnkronos) - "Le democrazie occidentali hanno assicurato, soprattutto a partire dal dopoguerra, uno sviluppo capace di tenere assieme diritti individuali e interessi collettivi in un quadro di coesione sociale, libertà, crescita civile, solidarietà, anche internazionale. Come è storicamente dimostrato dall’integrazione del nostro Continente, dall’Unione europea. Si insinua nelle nostre opinioni pubbliche il dubbio che il potere democratico sia debole, inefficiente, lento, inadeguato a governare realtà in veloce evoluzione. O addirittura sia un fattore penalizzante nella competizione con sistemi non democratici. È singolare e contro la realtà che si trascuri come nelle democrazie le decisioni assunte, sulla base del consenso liberamente espresso dai cittadini, siano ben più salde e affidabili". Lo ha affermato il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, nel tradizionale incontro di fine anno con i rappresentanti delle Istituzioni, delle forze politiche e della società civile.
"Bisogna amare la democrazia -ha esortato il Capo dello Stato- Bisogna prendersene cura. È garanzia di libertà, promuove benessere e sviluppo, costante ricerca della pace. Obiettivi, questi, negati dai regimi autoritari, incapaci di dare risposte alle speranze delle persone e, in realtà, assai meno saldi e forti di quanto vorrebbero far credere. Evitando che conflitti e radicalizzazioni, artificialmente alimentate da chi pensa in tal modo di ottenere spazio e visibilità, riescano a produrre una desertificazione del tessuto civile che lascerebbe campo libero ad avventure di ogni tipo".
Roma, 17 dic (Adnkronos) - "Sta andando in scena uno spettacolo indecoroso, con i relatori che si contraddicono e non si comprende nulla. I conti sono fuori controllo. Vogliamo proprio vedere come la Ragioneria dello Stato potrà quantificare gli interventi che stanno entrando nella manovra senza alcuna relazione esplicativa". Lo dice il capogruppo democratico in commissione Bilancio della Camera Ubaldo Pagano, che aggiunge: "Più che in Commissione, sembra di stare in un suk, che rende un’immagine deleteria del Paese".
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