Calcio

“Non c’è nulla da festeggiare”: i tifosi del Milan protestano anche durante la serata per festeggiare i 125 anni di storia del club

La contestazione dei tifosi all'esterno del locale in cui si è svolta la festa per la fondazione del club: "Cardinale devi vendere"

Non sembra avere fine la contestazione dei tifosi del Milan contro la società e la squadra. Dopo il pareggio di San Siro per 0-0 contro il Genoa di Patrick Vieira, i rossoneri sono scivolati all’ottavo posto in classifica. La partita, che doveva essere un’occasione di festa per i 125 anni di storia del club, è […]

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Non sembra avere fine la contestazione dei tifosi del Milan contro la società e la squadra. Dopo il pareggio di San Siro per 0-0 contro il Genoa di Patrick Vieira, i rossoneri sono scivolati all’ottavo posto in classifica. La partita, che doveva essere un’occasione di festa per i 125 anni di storia del club, è stata caratterizzata da fischi, cori e striscioni di sdegno soprattutto contro la proprietà di RedBird. Le contestazioni dei supporter del Diavolo sono proseguite anche ieri sera, all’esterno della location dove si stava svolgendo la festa per i 125 anni dalla fondazione del club con una cena di gala per dipendenti e partner.

Fuori dal locale sono stati esposti due striscioni: “Dirigenti incapaci, società senza ambizione. Non siete all’altezza della nostra storia”, e “Giocatori senza voglia e dignità, siete lo specchio di questa proprietà”. Ma non è tutto. All’arrivo di calciatori e dirigenti sono poi stati intonati cori di protesta: “Cardinale devi vendere“, “Tirate fuori i c***ni”, e ancora “C’avete rotto il c***o”, esclamavano i circa 250 presenti, secondo la Gazzetta dello Sport. In un post pubblicato sulla pagina Instagram dagli ultras del Milan si esplicita il pensiero di tutto il popolo rossonero: “Non c’è nulla da festeggiare”.

Tra i pochi a salvarsi dalle varie accuse, il più giovane dei componenti della squadra di Fonseca: “Noi vogliamo 11 Camarda“, hanno affermato i tifosi all’arrivo del giovane centravanti. La dirigenza invece, giunta al locale, ha optato per prendere l’ingresso secondario evitando così un confronto diretto con i presenti.