Non tutti sanno che le palline colorate, se rotte, vanno nell'indifferenziata, così come le statuine del presepe. Per ogni dubbio, esiste l'app Junker
Passate le feste, ci sarà un Natale tutto da smaltire. Non solo nel senso, classico, del dimagrimento dopo le abbuffate. Ma anche dello sbarazzarsi di rifiuti di ogni tipo, che spesso non si ha idea di dove gettare. Con errori e conseguenze per l’ambiente. A darci una mano è l’app Junker, che aiuta famiglie e […]
Passate le feste, ci sarà un Natale tutto da smaltire. Non solo nel senso, classico, del dimagrimento dopo le abbuffate. Ma anche dello sbarazzarsi di rifiuti di ogni tipo, che spesso non si ha idea di dove gettare. Con errori e conseguenze per l’ambiente.
A darci una mano è l’app Junker, che aiuta famiglie e amministrazioni comunali a capire come differenziare i rifiuti. Il primo suggerimento che l’applicazione dà è quello di ricordarci che, nel caso ci si sposti per le vacanze, le regole per la differenziata possono variare da Comune a Comune.
Panettone e pandoro, occhio ai dettagli
Cominciamo da ciò che sembra facile da gettare e invece non lo è poi così tanto: panettone e pandoro. “Entrambi i dolci hanno un packaging decisamente variegato”, spiegano da Junker. “La scatola va gettata nella carta, la piccola maniglia nel secco residuo, il sacchetto interno nella plastica. Il panettone ha inoltre una base che va conferita nel secco residuo, mentre il pandoro ha al suo interno il sacchetto contenente lo zucchero a velo, da conferire nella maggior parte dei casi nella carta”. Anche la bottiglia della spumante richiede attenzione: la bottiglia nel vetro, la gabbietta e la capsula sul tappo nei metalli, il tappo, essendo biodegradabile, va nell’organico.
Può apparire molto più semplice disfarsi invece dei rifiuti delle tavole, come i tovaglioli, ma anche su questo fronte è bene ricordare che i tovaglioli colorati vanno nel secco residuo, né carta, né organico, così come le candele. E se si rompono piatti, bicchieri o pirofile? Mai nel vetro, nel secco residuo.
Petardi e fuochi d’artificio: se inesplosi vanno restituiti
Capitolo delicato, invece, quello del fuochi di artificio e petardi. Se sono completamente esplosi e spenti, specifica la app, vanno conferiti nei rifiuti non riciclabili. Occorre controllare che siano completamente spenti o raffreddati: eventualmente vanno bagnati con acqua o ricoperti di sabbia o terra nel sacco. Se inesplosi, inutilizzabili o scaduti invece, cosa poco nota, vanno consegnati agli esercenti, che sono tenuti a ritirarli gratuitamente e smaltirli. Gli imballaggi dei fuochi, invece, se di plastica o carta, e se non contaminati da polvere da sparo o sostanze chimiche, possono andare nelle relative raccolte.
Altro fronte poco chiaro: le lucine elettriche. La cosa migliore, ovviamente, è riusarle di anno. Se rotte, vanno sempre portate al centro di raccolta, sezione RAEE, togliendo sempre prime le eventuali batterie. Lo stesso vale per tutte le decorazioni che funzionano a batteria o elettricità.
Smaltire gli alberi: mai nell’indifferenziato
Quanto agli alberi di Natale. Se veri possono essere: ripiantati (mai in aree pubbliche); portati nei centri di raccolta post festività; usati per fare compost. Se finti o sintetici: “Non possono essere gettati né nella plastica, né nel metallo, nemmeno quando le due frazioni siano raccolte nello stesso cassonetto”, spiega la giornalista esperta di economia circolare Letizia Palmisano. Ma neanche nell’indifferenziato, a meno che non si tratti di un albero di pochi centimetri. La soluzione giusta è il centro di raccolta più vicino casa. “Se l’albero ha un impianto di illuminazione incorporato invece, sottolinea l’esperta, va nella categoria RAEE”, spiega sempre Palmisano. Ma anche se l’albero è in legno va portato negli ecocentri o centri di raccolta, se di cartone invece nella raccolta carta, riducendolo di volume.
Palline rotte, decorazioni, statuine del presepe: dove vanno
Quanto agli addobbi rotti, come le palline spezzate in vetro o in ceramica, non vanno mai nel vetro, ma nell’indifferenziata. Se sono di legno, carta e cartone, seguono il materiale, ma non se sono colorate di vernice (in quel caso: indifferenziato). Se invece le decorazioni sono di stoffa, possono andare nella raccolta indifferenziata del tessile, ma non se sporchi o colorati di vernice o neve finta, o anche incollati sulla plastica. E le statuine del presepe rotta? Spiega sempre l’esperta: se in terracotta o ceramica nella frazione indifferenziata, ma lo stesso vale se sono fatti di materiali misti. Se invece hanno luci o batterie incorporate, sono RAEE e come tali vanno conferiti. Per gli sfondi dei presepi valgono le stesse regole: seguono il materiale se sono puliti, altrimenti nell’indifferenziata. Insomma, le regole sono poche e chiare. E differenziare il Natale e il Capodanno, con le montagne di rifiuti che portano con sé, è un gesto che conta molto più di quanto non possa apparire.