L'argentino ha un ingaggio pesante e finora non ha reso da leader: potrebbe partire già a gennaio, ma nessuno vuole fare la prima mossa
Dopo poco più di quattro mesi (era inizio agosto) a Roma si riapre il caso Paulo Dybala. Niente polemiche, sia chiaro: l’ambiente giallorosso, già di per sé dilaniato dai recenti insuccessi sportivi, non ha alcuna intenzione di vivere anche un tormentone di mercato. Per di più se riguarda uno dei giocatori al momento più amati […]
Dopo poco più di quattro mesi (era inizio agosto) a Roma si riapre il caso Paulo Dybala. Niente polemiche, sia chiaro: l’ambiente giallorosso, già di per sé dilaniato dai recenti insuccessi sportivi, non ha alcuna intenzione di vivere anche un tormentone di mercato. Per di più se riguarda uno dei giocatori al momento più amati dalla piazza. Ma poi ci sono da fare i conti con il bilancio (e un ingaggio da oltre 7 milioni di euro netti pesa: a breve scatterà il rinnovo automatico per raggiungimento delle presenze) e con un rendimento che finora vede all’attivo solo 2 gol su 18 partite complessive giocate tra campionato ed Europa League. Troppo poco per chi è chiamato a essere leader ma che non sempre riesce a incidere, un po’ come altri suoi compagni. È normale che qualcosa possa succedere. E infatti un interesse forte nei confronti dell’attaccante è arrivato.
Si tratta del Galatasaray, che già da due anni prova a tentare l’argentino affinché accetti un trasferimento in Superlig turca. Per ora i contatti sono andati a vuoto, ma negli ultimi giorni qualcosa si è mosso. L’agente del giocatore, Carlos Novel, è stato infatti a Istanbul, dove ha assistito anche alla partita vinta per 4-3 dal Gala contro il Trabzonspor. I momenti prima e dopo il match sono stati particolarmente utili per incontrare i dirigenti del club, parlare di giovani argentini ma capire anche le intenzioni di Dybala. Sul piatto, un’offerta da circa 10 milioni di euro al giocatore, in linea con quello di altri big del club tra cui Osimhen.
Alla Roma, come era già successo questa estate nella trattativa con l’Al-Qadsiah, andrebbe un indennizzo minimo, cosa che in linea teorica potrebbe anche andare bene a fronte dell’ingaggio risparmiato. L’intenzione dell’attaccante è però chiara: a gennaio preferirebbe rimanere in Serie A, per valutare poi ulteriori possibilità al termine della stagione, a meno che non sia la società stessa a metterlo pubblicamente in vendita. “Se il ragazzo ha altre priorità e si trova una soluzione vicendevole è giusto accontentarlo”, ha detto Claudio Ranieri alla vigilia della partita di Coppa Italia contro la Sampdoria. “Voglio giocatori felici in rosa, ma non ho percepito alcun disagio da parte di Paulo”. Come a dire: non ti sto mettendo alla porta, ma tu cosa vuoi fare davvero?
Sembra quasi un gioco delle parti. Della serie: chi si espone per primo? Ma che il futuro rappresenti un enorme interrogativo è fuori di dubbio, come lo è il fatto che la Roma un ingaggio così preferirebbe non pagarlo più: lo dimostra il fatto che, al momento, non sono stati avviati colloqui con l’entourage del giocatore per rivedere le cifre e magari prolungare per più tempo.