Coperture a Messina Denaro, perquisizioni negli ospedali Villa Sofia e Civico di Palermo: indagini su un oculista
Proseguono le indagini sulle coperture che hanno agevolato la latitanza del boss Matteo Messina Denaro. Il capomafia di Castevetrano è morto in carcere nel settembre scorso, ucciso da un tumore. Era stato arrestato nel gennaio del 2023 dopo quasi trent’anni trascorsi da intoccabile. Un periodo durante il quale Messina Denaro aveva avuto accesso alle cure del Sistema sanitario nazionale. Ed è proprio indagando sul percorso medico del boss che stamani gli investigatori hanno perquisito gli ospedali Villa Sofia e Civico di Palermo. L’attività investigativa è coordinata dalla Dda di Palermo guidata dal procuratore Maurizio De Lucia.
Nell’inchiesta risulta indagato per favoreggiamento aggravato il medico oculista Antonino Pioppo, 69 anni, primario prima a Villa Sofia, ora al Civico. Nell’ultimo covo di Messina Denaro a Campobello di Mazara gli investigatori, coordinati dal pm Paolo Guido, hanno trovato due ricette mediche firmate da Pioppo tra il 2016 e il 2020 e intestate ad Andrea Bonafede, l’alias a lungo usato dal padrino, e a un altro paziente. Gli inquirenti stanno cercando di capire se il medico, già interrogato, fosse a conoscenza della vera identità del paziente visitato e se questi sia stato operato agli occhi in uno dei due ospedali. Messina Denaro era affetto da una grave forma di strabismo per cui si sarebbe fatto visitare in passato anche in Spagna. Oltre ai due ospedali sono in corso perquisizioni anche nello studio privato del medico.
Un altro camice bianco, Alfonso Tumbarello, è già sotto processo per concorso esterno in associazione mafiosa e falso in atti pubblici per avere redatto numerosi certificati per consentire all’allora boss latitante di potersi curare sotto falso nome. I pm avevano già ricostruito una parte del percorso sanitario del padrino: il 3 novembre del 2020, a Marsala, il boss era sottoposto a colonscopia, esame che aveva rivelato il tumore in fase avanzata. Tumbarello (arrestato il 7 febbraio del 2023, meno di un mese dopo il boss) aveva prescritto le visite. Il 6 novembre, con il nome Andrea Bonafede, Messina Denaro era stato visitato all’ospedale di Mazara del Vallo, mentre il 9 novembre successivo era stato ricoverato nella struttura pubblica. Il padrino era stato sottoposto a Tac e poi operato, si era sottoposto a una ulteriore visita all’ospedale S. Antonio Abate di Trapani. Lì l’oncologo decide di prescrivere altri accertamenti presso la clinica La Maddalena dove poi era stato arrestato.